“Un Pacco per Sorridere” anche a Pasqua: continua l’iniziativa di alcuni studenti UniPr

Giancarlo Caola e i suoi amici tornano con una iniziativa solidale a favore della comunità di Parma che va oltre i confini regionali

Le avversità del momento legate e accresciute dalla pandemia non fermano Giancarlo Caola, studente dell’Università di Parma e fondatore di Un Pacco per Sorridere, che continua nel suo operato per far sentire un po’ più ‘amati’ coloro che si trovano in difficoltà nella comunità parmense. Giancarlo non è solo, al suo fianco operano gli amici o compagni di università Annarita Paglia, Paolo Di Noia, Amedeo Falcone e Giancarlo Centonze.

A Natale l’obiettivo era quello di aiutare le famiglie in ristrettezze economiche, donando scatole contenenti generi alimentari ma anche prodotti per l’igiene personale. Ora che ci stiamo avvicinando a Pasqua, Un Pacco per Sorridere vuole portare un po’ di felicità nel reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Maggiore di Parma.

Una raccolta benefica per i bambini dell’Oncoematologia Pediatrica di Parma

“Questa iniziativa parte da me. – racconta Giancarlo – Nelle vicende personali della mia vita sono stato costretto a passare molte festività in ospedale affianco a chi aveva bisogno di me, e da qui nasce l’idea di agire per le festività. Nasce come ricordo personale. La Pasqua è qualcosa di strettamente legato ai bambini, le uova di Pasqua mi ricordano loro”.

Giancarlo racconta anche che a causa del periodo che stiamo vivendo, in difficoltà a causa della pandemia, non è stato facile organizzare la logistica dell’iniziativa, l’ospedale è una struttura pubblica e ci sono diversi ostacoli da superare. Tuttavia l’iniziativa è stata accolta con favore e la raccolta inizierà il primo marzo e terminerà il 28 marzo. Includerà ovviamente uova di Pasqua ma anche giocattoli mai usati, per rispettare le norme igieniche. Si sono organizzati anche per portare un pacco per infermieri e medici per ringraziarli della collaborazione con la promessa che “appena tutto questo finirà faremo una festa in reparto!”. Inoltre, bisogna sottolineare che non si tratta di un’associazione, quindi non possono accettare donazioni economiche. Tuttavia è possibile fare una donazione in denaro a favore dell’Azienda Ospedaliero -Universitaria di Parma, che verrà destinata al reparto per l’acquisto di ciò che è necessario.

Dopo la consegna in ospedale a cui, per ovvie ragioni sanitarie, non potranno assistere in diretta, i ragazzi di Un Pacco per Sorridere si preparano per tornare il 29 marzo a Gaiano, alla struttura Casa della Carità dove festeggeranno la Pasqua in compagnia degli ospiti preparando per loro un pranzo da consumare in compagnia.

Solidarietà oltre regione

Ma l’operato di Un Pacco per Sorridere non si ferma al territorio regionale: Giancarlo è originario di Lavello, in provincia di Potenza, dove può contare su un team che opera sul territorio costituito dagli amici Domenico Carnevale, Savino Buldo e Fabrizio Di Noia. Qui ha organizzato una raccolta destinata sempre al periodo pasquale. In base alle ultime disposizioni del Governo, la Basilicata diventerà zona rossa dal primo marzo, ma Giancarlo e i suoi collaboratori non si arrendono e chiedono il sostegno della comunità di Lavello per raggiungere il loro obiettivo. Questa raccolta partirà il primo marzo e terminerà il 6 aprile e fissa il punto di raccolta presso la sede ANPAS-Lavello, incaricata successivamente della distribuzione. Inoltre, l’iniziativa è sostenuta dalla disponibilità dell’Associazione Volontari Pubblica Assistenza Lavello, che ha offerto la propria collaborazione per il bene della cittadinanza. Sulla pagina Facebook dell’iniziativa si possono seguire gli aggiornamenti organizzativi in vista di un possibile cambio di colore per le norme anti Covid-19.

Che si tratti di Parma o di Lavello comunque l’ingrediente base per la ricetta delle iniziative di Giancarlo e chi decide di seguirlo è la trasparenza: “Il contorno è molto diffidente. La gente fa questo ragionamento: porto il pacco di pasta ma dove va? A loro o nella scatola? Io sono molto trasparente e rispettoso, nella prima edizione ho fatto diversi video e timelapse quando abbiamo chiuso e sigillato le scatole che dovevano essere 12 ma alla fine sono state 13”.

Il fondatore di Un Pacco per Sorridere ci tiene a sottolineare un ulteriore aspetto che lo ha reso molto orgoglioso delle sue iniziative. Oltre al fatto che ha notato un buon coinvolgimento da parte degli studenti e dei giovani in generale, finalmente non si parla più di Nord e Sud: “Io sono un ragazzo del Sud e il team che ho a Parma è composto soprattutto da ragazzi del Sud e stiamo aiutando il Nord. Inoltre a Lavello si stanno raccogliendo dei giocattoli per essere consegnati qui a Parma, e quando arriveranno faremo avere al corriere un pacco di prodotti alimentari che riporterà a Lavello. Per rimanere in tema ne abbiamo un po’ le scatole piene di Nord vs Sud”.

Come ogni iniziativa, anche Un Pacco per Sorridere cerca di farsi conoscere, e come sappiamo i principali mezzi a disposizione sono i social network, il cui uso è imprescindibile soprattutto per chi opera nel sociale. Ma questo non basta: bisogna diffondere l’idea di aiuto reciproco e solidarietà partendo anche dall’educazione e quindi dalle scuole. A tal proposito, il 5 marzo Giancarlo terrà un incontro nella scuola media dei salesiani Don Bosco San Benedetto per spiegare l’iniziativa a cui i ragazzi stessi parteciperanno: realizzeranno infatti dei disegni destinati proprio al reparto di Oncoematologia Pediatrica.  “Quello che voglio davvero far capire ai ragazzi quando parlerò saranno i miei pensieri personali, vorrei far riflettere sulla vita, se potete fare qualcosa fatela e inseguite i vostri sogni, anche perché questa iniziativa nasce proprio da un sogno”.

Ed è proprio sul tema dei sogni che si conclude la nostra chiacchierata con Giancarlo, che oltre al messaggio di solidarietà e attenzione per il sociale lancia un altro messaggio, altrettanto forte: “Non arrendersi mai di fronte ai sogni. Se uno vuole fare qualcosa che la faccia, senza troppi pensieri e senza troppi problemi, la vita è una. Magari uno ha paura di fallire, chissà come andrà mi chiedo sempre. Alla fine potrà andare bene o male, ma almeno c’è stato un tentativo. Per me provare è riuscirci, bisogna trovare mille modi per raggiungere l’obiettivo e arrivare sempre più in alto, in modo da avere sempre voglia di andare avanti.”

Per chi vuole partecipare e donare alla raccolta di Pasqua di Un pacco per sorridere può contattare il team attraverso l’omonima pagina Facebook e Instagram.

di Camilla Ardissone

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