Lia Quartapelle è il volto della politica che sa raccontarsi ai giovani

L'intervista alla deputata PD, che utilizza il potere dei social per raccontare la politica ai suoi follower

dal profilo Facebook di Lia Quartapelle

Membro dell’Assemblea nazionale del Partito Democratico dal 2009, deputata della XVII legislatura della Repubblica Italiana dal 2013 nella circoscrizione III Lombardia per il partito Democratico e membro della Commissione Esteri dal 2018, Lia Quartapelle Procopio può essere considerata uno dei personaggi politici più attivi sulla scena politica italiana. Il suo profilo Instagram, seguito da oltre 40 mila persone è considerato una vera e propria vetrina con cui Lia offre sempre, ai suoi followers, spunti di riflessione.

Pillole di vita

Nata il 15 Agosto del 1982, vive a Milano nel quartiere di Porta Venezia fino all’età di 17 anni quando, grazie a una borsa di studio, ha la possibilità di studiare in un collegio in Galles: esperienza che, secondo la Quartapelle, le cambia la vita e la rende consapevole di non essere sola al mondo. Dopo il periodo in Galles,  inizia a studiare storia dell’Africa ed economia, esperienza che le permette di lavorare con l’ISPI – Istituto per gli studi di politica internazionale – come ricercatrice del programma Africa e, infine, di insegnare Politiche per lo sviluppo presso l’Università di Pavia.

Inizia ad interessarsi alla politica nel 2006 quando decide di aiutare un suo amico, Pierfrancesco Maran – candidato a Milano per il consiglio comunale. Nel 2007, invece, fonda il circolo del partito Democratico, una vetrina su strada, per stare vicino alle persone nel quartiere dove era cresciuta.

Alle elezioni politiche del 2013 viene eletta in Parlamento e rieletta nel 2018. Alla Camera si occupa di politica estera ed Europa come capogruppo dei deputati del partito democratico in commissione Esteri. Per lei la politica è riuscire insieme in imprese altrimenti impossibili, combattere per quello che si reputa giusto ed essere a fianco di chi fa fatica ricordandosi sempre che la politica, prima di tutto, è costituita dalle persone.

L’impegno coi giovani

dal profilo Facebook di Marcona 101

“Io credo che la politica riguardi tutti, sono scelte politiche anche ciò che riteniamo non esserle come la scelta riguardante il nostro modo di spostarci in città, la scelta se fare o meno la raccolta differenziata, la carriera universitaria o lavorativa da intraprendere, tutte quelle scelte che riguardano la soddisfazione di sé, il modo in cui si sta al mondo e con cui si partecipa alla società sono delle scelte politiche; credo che i giovani non vadano introdotti alla politica ma alla consapevolezza della presenza di quest’ultima in tanti ambiti della propria vita, anche perché se non ti occupi tu di chi verrà eletto o se non vai a votare qualcuno prenderà la decisione per te

Non a caso, sono molti i giovani che, grazie al suo esempio, hanno iniziato ad interessarsi alla politica come Margherita Scalfi, giovane studentessa di Scienze Politiche che, in seguito a una cogestione nel proprio liceo, conosce Lia che le fa scoprire la realtà dei partiti e la convince, dopo aver preso la tessera del Partito Democratico nel 2017, a votare alle primarie del PD. È proprio Margherita a raccontare l’impegno attivo di Lia coi giovani:

“Presi parte a un circolo denominato Idee in circolo e in quello stesso anno aiutai Lia nel coordinamento della propria campagna elettorale; a seguito di questa esperienza mi si aprirono gli occhi su come la politica sia un rapporto diretto col cittadino, lo stare nel territorio e arrivare a più fasce possibili della popolazione. Dopo la vittoria di Lia, io e gli altri giovani che l’avevano sostenuta, decidemmo di continuare l’esperienza fatta insieme fondando, insieme a Lia, il circolo politico Marcona 101, presso la sede dove era ubicato il comitato elettorale, ossia nella circoscrizione di Lia.”

Il circolo non si basa propriamente su valori, ma su progetti che perseguiti con tenacia sotto la supervisione della Quartapelle: “Ci occupiamo sia di tematiche trasversali – come l’arte nel mondo o il lavoro tra i giovani – che di tematiche territoriali cercando di prestare il nostro aiuto ai bisognosi presenti sul nostro territorio. Lia ci ha sempre lasciato abbastanza liberi. Lei è la nostro parlamentare di riferimento, riporta quella che è la nostra dimensione territoriale alla sua dimensione nazionale, un binomio che non è mai mancato e che lei ha rafforzato dandoci fiducia.”

Un modello di politica attiva… e ‘social’

da africarivista.it

La deputata si è dimostrata essere, da sempre, molto attiva sui social, soprattutto, su Instagram in cui è sfrutta la potenzialità delle ‘stories’ per informare in tempo reale i followers circa le sue iniziative e le novità parlamentari, come ci ha confermato lei stessa: “Credo sia responsabilità di ciascuno di noi far conoscere l’attività che facciamo: io credo molto nella politica in presenza, è importante questa dimensione però servono, ed è giusto utilizzare, gli strumenti tecnologici; io sono cresciuta su Instagram perché, probabilmente, le persone cercavano quello che io raccontavo, non è stata solo una mia scelta consapevole ma una domanda che veniva dagli utenti. Secondo me dovremmo ragionare su come si presenta quello che si fa. Sono stata segretaria di un circolo che ha aperto la prima vetrina su strada – reputando tale ruolo come mia prima azione politica – e su Instagram cerco di riproporre la stessa idea, quella di una politica utile, vicina e che si fa trovare”.

Uno sguardo al presente: qual è la situazione attuale?

Recentemente, l’attenzione della deputata è stata rivolta alla gestione dei fondi del Recovery Fund e, in particolare, all’importanza di destinare una parte considerevole di quei finanziamenti a programmi per la parità di genere; rientra in tal senso l’iniziativa giustomezzo, promossa dalla Quartapelle.

Ma non solo: “Sono stati proposti vari progetti riguardanti l’investimento per la digitalizzazione e l’edilizia delle strutture scolastiche, in particolare modo si parla di investire per la riqualificazione dei centri di impiego; un compito importante sarà quello di impiegare una buona parte delle risorse per migliorare ed aggiornare quelle aziende che daranno lavoro ai giovani”.

Per quel che riguarda l’Università, verrà dato aiuto ai giovani mediante le borse di studio e gli alloggi al fine di ridimensionare quelli che sono i problemi relativi alla carriera universitaria: “In Italia c’è un problema relativo alla scarsezza di iscrizioni universitarie e gli studenti che intraprendono un percorso di studi non lo completano. I problemi sono quindi legati a come si affronta il percorso universitario, all’importanza attribuita all’iter scolastico in sé e alla sostenibilità della scelta.  Il Recovery aiuta, soprattutto, per le residenze universitarie: si sceglie di andare a studiare presso l’Università lontana da casa perché magari quella vicina a quest’ultima non è la migliore per quel che vuoi fare tu o magari non ha la facoltà che vuoi e può capitare che si interrompa il percorso per qualsivoglia motivo; col Recovery si mira, dunque, a minimizzare i problemi di tipo economico e a rendere più indipendente lo studente”.

E per gli studenti universitari che, da un anno a questa parte, sono stati appena accennati nei decreti governativi cosa spetta? Nonostante la scarsa considerazione di cui ha goduto l’università nell’ultimo anno c’è stato un aumento delle iscrizioni del 7%: un dato che potrebbe costituire uno stimolo per fare di più: “Senza alcun dubbio bisognerà riaprire le università, aiutare i ragazzi che hanno perso tempo e ore di attività laboratoriali anche perché i professori sono stati vaccinati quindi perché non utilizzarli?”

In merito alla questione degli affitti sostenuti dagli studenti fuorisere lo scorso anno: “Il numero di poveri è aumentato di 1 milione, le persone che perderanno il lavoro centinaia di migliaia, quello che si cercherà di fare non sarà compensare solo chi ha perso soldi per gli affitti ma aiutare chi, in generale, si trova in difficoltà”

l’Italia in Europa e nel mondo

da ilfoglio.it

Da non dimenticare il fatto che la Quartapelle, oltre ad essere una deputata del Partito Democratico, è membro della Commissione Esteri e, in virtù di questo, ha voluto pronunciarsi sulla posizione dell’Italia in Europa sotto la guida di Mario Draghi: “L’autorevolezza che dà Mario Draghi rispetto alla nostra presenza in Europa è straordinaria e i risultati si vedono; l’Italia penso abbia bisogno di un leader per guidare le decisioni che verrano prese in futuro e quel leader è Mario Draghi”.

La deputata è, infine, membro della Commissione d’Inchiesta sulla morte di Giulio Regeni. A riguardo, aggiunge:”L’Egitto è un paese difficile, bisogna cercare di sistemare una serie di questioni. In questa situazione si tratterebbe di bilanciare questioni di principio, questioni di interesse nazionale con questioni di realismo politico e penso che l’Italia possa fare di meglio”.

Parole di incoraggiamento quelle della Quartapelle che, anche di fronte al lungo percorso intrapreso, non guarda agli ostacoli, ma al sostegno ricevuto negli anni.

“Si vede questa voglia di cambiamento con il disegno di legge ZAN che, tuttavia, ci fa capire quanto sia difficile modificare le cose in un paese conservatore e sfiduciato come l’Italia, e, proprio per questo, c’è ancora bisogno di tanto supporto”.

 

di Carmen Stagnitti

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