Alieno nelle campagne parmigiane: dormiva, ma nessun principe l’ha svegliato

Scoperta clamorosa a Parma: proprio ieri notte è stato ritrovato un vero alieno che dormiva indisturbato. Come reagirebbe la stampa estera a questa “big” (fake) news targata Italia?

Editoriale, fake news, Media, Social Media, Giornalismo

Un sensazionale evento è accaduto nella giornata di ieri a Parma, è stato colpevolmente taciuto dai quotidiani nazionali. Erano circa le ore 22 quando un giovane residente della zona si stava recando a casa di corsa per evitare la multa per il coprifuoco. A un tratto ha notato qualcosa di molto strano che lo ha immediatamente messo in allarme.

Lo studente universitario si è ritrovato di fronte a quello che ha definito “un alieno disteso a terra”: l’extraterrestre si sarebbe trovato in un apparente stato di sonno profondo. Inizialmente il giovane parmigiano credeva potesse trattarsi di uno scherzo, ma avvicinandosi non ha potuto che constatare la veridicità di quello che aveva davanti. Il 24enne ha quindi chiamato subito le forze dell’ordine che, giunti sul posto, hanno allertato una squadra speciale composta da anatomopatologi, astronomi e ingegneri aerospaziali che, dopo alcune analisi preliminari, ha immediatamente trasportato il corpo alieno in un luogo tutt’ora sconosciuto.

La testimonianza del ragazzo coinvolto rimane significativa quanto fondamentale per approfondire l’accaduto, ma molti dubbi rimangono in sospeso. Il governo sta nascondendo la presenza aliena nel nostro Paese? I Marziani ci stanno invadendo e questo ritrovamento è la prova di un probabile primo passo verso una ‘fase coloniale’ extraterrestre? Sono già in mezzo a noi?

Per chi è arrivato a leggere fin qui e non si è fermato al titolo: è giusto che sappiate che questa, naturalmente,  è una fake news.

Una delle tante, che potrebbe facilmente perdersi tra le migliaia sfornate ogni giorno. Ma quali sarebbero le possibili conseguenze se questa notizia ricevesse una diffusione così ampia da essere ripresa anche dalle testate giornalistiche estere? Potrebbe farci riflettere in questo senso la “questione Biancaneve”, esplosa sui giornali italiani negli ultimi tempi. Il ‘caso’ è quello riguardante la presunta censura che dovrebbe subire la nuova attrazione del parco di Disneyland di Anaheim, in California, chiamata Snow White’s Scary Adventure, presentata al pubblico durante la riapertura del parco dopo il lockdown.

Tutto nasce da un articolo pubblicato dal sito SFGATE, San Francisco Gate, testata locale online di discreta importanza, che ha affidato a due columnist, Katie Dowd e Julie Tremaine, un articolo d’opinione sulla nuova attrazione. Le due giornaliste hanno scritto: “Le dà il ‘bacio del vero amore’ per liberarla dall’incantesimo, ma è un bacio che le dà senza il suo consenso mentre lei dorme…non può essere vero amore”.

Hanno proseguito poi nell’analisi dicendo: “Non siamo già d’accordo sul fatto che insegnare ai bambini a baciarsi quando non è stato stabilito se entrambe le parti sono disposte a impegnarsi, non va bene? È difficile capire perché la Disneyland del 2021 scelga di aggiungere una scena con idee così antiquate su ciò che un uomo è autorizzato a fare a una donna, soprattutto considerando l’attuale enfasi dell’azienda sulla rimozione di scene problematiche da giostre come Jungle Cruise e Splash Mountain. Perché non re-immaginare un finale in linea con lo spirito del film e il posto di Biancaneve nel canone Disney?”.

Il parere – legittimo – di due giornaliste, nulla di più e nulla di meno. Soprattutto nessuna censura da parte di Disney, che non ha nemmeno commentato la vicenda.  Ben altro spazio ha trovato invece la notizia sui quotidiani italiani, dove molte testate giornalistiche – dalle più note alle più piccole – hanno dato vita a un’ enorme polemica basata sul nulla e hanno costruito, attorno ad una notizia che notizia non era, una narrazione nevrotica e allarmista.

Se la notizia fosse stata italiana i media statunitensi avrebbe fatto lo stesso, accendendo dibattiti per giorni? Probabilmente, in questo caso specifico, la notizia di un alieno che dorme indisturbato nelle campagne parmensi avrebbe destato l’interesse di un notevole numero di persone, attratte dal clamore e dalla grandezza di uno scoop del genere. Negli USA è molto in voga questo tipo di informazione basata sulle teorie complottistiche: esistono infatti canali mediatici interamente dedicati alla divulgazione di storie sugli alieni e i loro presunti tentativi di entrare in contatto con gli esseri umani.

Un esempio di questa passione smisurata per il fantascientifico degli americani è la ormai fallita invasione dell’Area 51, organizzata per il 20 settembre 2019 con un’enorme campagna social arrivata anche al di fuori dei confini statunitensi. Dopo la ricezione della nostra news da parte di tutti gli invasati e appassionati di questi “incontri ravvicinati del terzo tipo”, Parma sarebbe diventata istantaneamente una sorta di terra promessa del paranormale, con un’onda mediatica pari a quella dell’incidente di Roswell nel 1947. Per giorni interi non si sarebbe parlato d’altro che dell’alieno in terra italiana, destando nuovamente feroci polemiche contro le istituzioni e le super-potenze politiche, colpevoli di nascondere a noi persone normali la verità dei fatti.

Con l’assurdità di questa notizia, creata chiaramente per essere una provocazione, ci si vuole focalizzare sul fatto che spesso non è la sostanza della notizia a interessare, ma le reazioni che essa provoca. E’ sconfortante come la maggior parte dei mezzi di informazione diano in pasto al proprio pubblico alcune notizie senza curarsi delle conseguenze che queste hanno sull’inasprimento del dibattito pubblico. Il confronto sulla cancel culture avrà molte difficoltà ad arrivare a una sintesi produttiva, basato il più delle volte su una percezione della realtà “dopata” da notizie gonfiate o alterate.

I lettori dovrebbero sforzarsi di capire che più una notizia indigna o scatena reazioni esagerate, più non è una notizia bensì una narrazione particolare e parziale della realtà volta a ottenere il preciso obiettivo di vendere o acquisire visibilità il più possibile . L’impegno che l’Italia dovrebbe assumersi è quello di non alimentare ulteriormente questa pandemia di disinformazione, perché  non ci sarà nessun principe a risvegliarci dal sonno della ragione.

di Matteo Guerra

Scrivi un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*