Raffaella Carrà: icona intramontabile di energia, stile e professionalità

La diva della televisione italiana ci ha lasciati all'età di 78 anni lasciando un profondo vuoto nella televisione italiana

 

Si è spenta all’età di 78 anni la Regina della televisione italiana. Una donna dalle mille sfaccettature sempre elegante e mai volgare, che con la sua ironia e vitalità è entrata nei cuori degli italiani e non solo. Un’icona col caschetto biondo che ha rivoluzionato la televisione, il cinema e la musica italiana.

Raffaella è stata e sarà sempre uno dei pilastri della televisione e della canzone italiana. Con la sua allegria, positività e vivacità ha portato una boccata d’aria fresca a quelli che erano gli schemi del secolo scorso. Ha fatto ballare e divertire milioni di persone, senza mai essere volgare, ma professionale e all’avanguardia sotto ogni aspetto.

Una donna prima della diva, sensibile ed educata che con il suo carattere solare e la sua risata contagiosa è arrivata al cuore  degli italiani. Un’artista a tutto tondo, apprezzata dalla vecchia e nuova generazione. Capace di mettersi in gioco e restare giovane nell’animo, perché alla fine, come diceva spesso Raffaella, ”il coraggio della paura è importante, tutti abbiamo paura ma devi farti coraggio e superarla, vada come vada”.

Un personaggio poliedrico e spumeggiante, che non poteva passare di certo inosservato, enfatizzato dai colori brillanti di vestiti e tutine. Il suo look, sempre perfetto,  l’ha contraddistinta, rendendola l’icona fuori dagli schemi che tutto il mondo conosce. Una donna brillante ed eterna, sul palcoscenico ma anche nella vita.

Da diva del cinema a showgirl televisiva

Raffaella Maria Roberta Pelloni nasce a Bologna il 18 giugno 1943 da padre bolognese e madre siciliana. La sua carriera inizia negli anni ’50 e ’60, dove emerge nel mondo cinematografico con film come Il colonnello Von Ryan del 1965 dove incontrò il grande Frank Sinatra, il quale restò colpito dal suo forte carisma e positività. Nella metà di quegli anni le fu dato lo pseudonimo di Carrà, consigliato dal regista Dante Guardamagna che, appassionato di pittura disse che il nome di Raffaella gli ricordava il grande Raffaello Sanzio, al quale decise di aggiungere il cognome del pittore Carlo Carrà. Da quel momento nacque Raffaella Carrà che alla fine degli anni ’60 si spostò sul piccolo schermo dove condusse lo speciale intitolato Tempo di Samba e proseguì con sceneggiati RAI come Processo di Famiglia e Il sorriso della Gioconda. Il suo percorso artistico aumenta di anno in anno fino a quando agli inizi degli anni ’70 divenne una vera e propria showgirl televisiva, a tal punto che decide di lasciare la recitazione per concentrarsi sulla televisione nelle vesti di presentatrice, soubrette e cantante, ruolo che incrementerà la sua popolarità a livello internazionale.

Cantante rivoluzionaria

La nuova figura di showgirl moderna e scattante la vede in quegli anni al fianco del grande presentatore Corrado nel programma del 1970 Canzonissima dove, durante la sigla di apertura Ma che musica Maestro!, per la prima volta  mostrò l’ombelico in televisione, facendo scandalo a livello nazionale. Canzone che per altro scalò le classifiche vendendo 200 mila copie. L’anno successivo, nello stesso programma, il celebre Tuca Tuca che, con il suo balletto, resterà iconico nella storia della musica italiana. Ma solo dopo averlo ballato con il grande Alberto Sordi riuscì a superare le censure e le varie polemiche create.

Donna iconica che si prestò anche a duettare con l’iconico pupazzo per bambini Topo Gigio con la canzone Strapazzami di Coccole. Da quel momento in poi si susseguiranno una serie di successi musicali tra cui il brano Rumore che ottenne anche il Disco di Platino. Il suo successo è inarrestabile, a tal punto che la sua fama arrivò anche in Spagna, una vera rivoluzione. Negli anni a seguire infatti, negli anni ’80, si affermò come la showgirl che riusciva a far ballare milioni di persone non solo sul territorio nazionale e che riusciva a cantare anche in spagnolo. Una vera e propria novità in quegli anni.

Ma la sua forza continua e incide vari brani, uno più incisivo dell’altro. Infatti il brano A far l’amore comincia tu verrà cantato anche in inglese, inserendola per diritto tra le icone mondiali degli anni ’80. Per non parlare di brani diventati veri e propri simboli della musica italiana nel mondo come Fiesta, Tanti Auguri, Ma che sera, Pedro.  Dopo un periodo in Mediaset, negli anni ’88 e ’89, in cui le venne affidato il ruolo di conduttrice nei programmi Carrà Show e Il principe Azzurro per canale 5 torna in Rai.

Gli anni ’90

In RAI si ritrova a condurre lo show dedicato a lei intitolato ”Raffaella Venerdì, Sabato e Domenica.. E saranno famosi”. Il programma è stato trasmesso in prima serata ed ebbe un seguito, chiamato ”Ricomincio da due” in onda all’ora di pranzo del fine settimana. Condusse anche una delle edizioni dei Telegatti con Corrado e il programma Cuando Calienta el sol, affiancata dal grande Gigi Sabani, trasmesso in Italia e in Spagna. A metà degli anni ’90 sorprende il pubblico con Carramba che sorpresa!, programma iconico in cui rendeva partecipe il pubblico in studio con sorprese e ospiti, riuscendo a far rincontrare amici, parenti che non si vedevano da molto tempo o si erano persi di vista.

Raffaella 2000

Negli anni del nuovo secolo Raffaella Carrà è riuscita a mantenere vivo il suo personaggio, amata da tutti e proprio per questo celebrata nel remix del Dj di fama mondiale Bob Sinclar con la canzone ”A far l’amore comincia tu”. A lei è dedicata una canzone dell’amico Tiziano Ferro, intitolata ”E Raffaella è mia” dall’album Nessuno è solo del 2007. Presenti anche collaborazioni televisive, come la partecipazione in qualità di giudice/coach a The Voice of Italy del 2016 in cui ha mostrato tutta la sua professionalità e la delicatezza di chi si è fatta strada nel mondo dello spettacolo nazionale e internazionale restando quella ragazzina spensierata e amante della vita.

Raffaella-Carrà

di Simona Gallo

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