Lady Soul & The King. Due icone della musica scomparse lo stesso giorno, il 16 agosto

Nel 1977 moriva Elvis Presley e nello stesso giorno del 2018 ci lasciava Aretha Franklin

Elvis e Aretha, due punte di diamante della musica mondiale di tutti i tempi: Rock ‘n’ Roll e Soul. Icone che restano ancora oggi intoccabili nella storia della musica e non solo. Due voci diverse tra loro ma entrambe coinvolgenti e rivoluzionarie. Voci in grado di toccare l’anima di diverse generazioni e riuscire a farle scatenare sulla pista da ballo.

The King

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Foto della collezione privata Superstar 33 giri degli anni ’80 di Gianni Gallo

Elvis the pelvis in the Memphis, il cantante che trascinava milioni di fan in delirio grazie alla sua pettinatura rivoluzionaria, gli abiti pieni di brillantini e la voce profonda, ma soprattutto per il movimento di bacino (the pelvis) che lo portò ad essere considerato un vero e proprio scandalo negli anni ’50 e ’60.  Un giovanotto di Tupelo, città nel Mississippi, nato nel 1935 e cresciuto in una famiglia piena di affetto anche se con problemi economici, trasferitosi a Memphis mostrò da subito il suo look fuori dagli schemi e contro ogni tendenza del periodo. Solo dopo aver inciso una canzone per la madre ”My Happiness”, il suo talento non restò inosservato.

Elvis iniziò a fare la differenze tra la folla di cantanti di quegli anni, non solo per il personaggio innovativo e unico che era, ma anche perché riusciva ad avere delle vocalità tipiche di cantanti afroamericani nelle canzoni Blues. La mimica provocatoria e il movimento ancheggiante del bacino fecero salire la sua popolarità alle stelle. Tra le sue innumerevoli doti c’è anche la capacità interpretativa che venne consolidata nei 33 film in cui recitò. Le sue canzoni iniziarono a riempire le sale da ballo e le radio di tutto il mondo, trasmettendo canzoni come jailhouse rocka little less conversation, blue suede shoes o la famosa I Love Rock N Roll tornata in voga grazie alla cover di Joan Jett degli anni ’80. Succesi che lo proclameranno The King per sempre.

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foto della collezione privata Superstar di 33 giri degli anni ’80 di Gianni Gallo

La sua vita privata è sempre stata al centro degli scoop giornalistici, soprattutto dopo il ritorno dal servizio militare e la sua storia con Priscilla, da cui ebbe la figlia Lisa Marie, conosciuta in seguito come la moglie del grande Michael Jackson.

La carriera di Elvis  inizia però a prendere una brutta piega e gli alti e bassi lo porteranno ad assumere farmaci di cui ne diventerà dipendente. Da qui una serie di eventi lo cambieranno il suo aspetto, alla fine degli anni ’70, pieno di antidepressivi ed eccesso di cibo spazzatura consumati soprattutto dopo il divorzio con Priscilla, e con un aspetto totalmente diverso: gonfio, fuori forma e sottotono nei concerti in cui non smetteva di esibirsi.

Le leggende sulla sua morte

Nel Giugno del 1977, dopo un periodo di riposo mentale e fisico a Memphis, ingerì una forte dose di barbiturici, un forte sedativo che se preso in quantità elevate può portare alla morte, fu trovato agonizzante dalla compagna la mattina seguente.  Venne dichiarato deceduto per arresto cardiaco all’età di 42 anni, anche se le circostanze restano tutt’ora poco chiare.

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Foto della collezione privata Superstar 33 giri degli anni ’80 di Gianni Gallo

I tanti dubbi sulla sua morte hanno infatti alimentato le teorie più disparate. Una di queste vede il Re del Rock ‘n Roll ancora vivo, nascosto in un luogo ignoto nel mondo perché, inscenando la sua morte, ha deciso di sparire dagli schermi; teoria alimentata dalle tante apparizioni subito dopo la sua prematura morte. Teoria questa che si incrocia con quella che definisce il re solo un uomo mandato dal Governo che ha inscenato la sua morte per scomparire definitivamente e tornare alla sua vita militare. Ma di teorie del complotto c’è ne sono tantissime altre, incrementate soprattutto dal best-seller del 1988 The Most Incredible Elvis Presley Story Ever Told” di Gail Brewer-Giorgio che mette insieme le varie teorie creando una sorta di connessione tra Elvis e la religione parlando di una vera e propria resurrezione del cantante.

Lady Soul

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Aretha Franklin, donna forte e combattiva dall’animo delicato. Voce iconica della Soul music che ha scosso socialmente ed economicamente tutto ciò a cui rivolgeva lo sguardo. Lady Soul nasce a Memphis nel 1942, ma si trasferisce a Detroit dopo la separazione dei suoi genitori e diventa ben presto una voce gospel imponente, insieme alle sorelle. Voce delicata come in una sua primissima cover di ”Over the raimbow”  ma allo stesso tempo potente ed elettrica come in uno dei suoi più grandi successi: ”Respect”brano che trasmette la sua grinta così nella vita anche nella passione che aveva per la musica, un brano che è diventato un’icona per i movimenti sociali e la libertà di pensiero. Aretha divenne quindi simbolo delle minoranze di colore americane. La sua carriera fu una vera e propria impennata grazie al suo talento e alla sua versatilità canora.

La sua fama subì però il contracolpo della musica della fine degli anni ’70: la Disco Music, che la videro non più come protagonista assoluta ma come personaggio comune della scena musicale. Nonostante le varie correnti artistiche che si sono susseguite in ambito musicale però il suo nome e la sua voce sono rimasti come capi saldi della musica Pop e Soul. Nella sua carriera è possibile inoltre trovare la collaborazione nella commedia musicale The Blues Brothers del 1980 con la coppia più scoppiettante del Blues: Dan Aykroyd e l’indimenticabile John Belushi.

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Foto del sito web www.cinematographe.it

Successivamente la Regina del Soul continua a far parlare di sé anche per altre collaborazioni come: “Sisters Are Doing for Themselves” con gli Eurythmics e “I Knew You Were Waiting for (For Me)” con George Michael.      Negli ultimi anni della sua carriera ha mostrato quella grinta che da sempre l’ha contraddistinta fino agli ultimi mesi in cui, a causa di un cancro al pancreas, ha improvvisamente lasciato un vuoto incolmabile nel cuore delle persone all’età di 76 anni.

Sono ancora vivi?

Aretha ed Elvis sono stati indubbiamente dei pilastri nella storia della musica, senza i quali, probabilmente, non ci sarebbero state le rivoluzioni e i cambiamenti musicali e sociali conosciuti oggi. Due cantanti poliedrici ed accattivanti che con la loro voce hanno ammaliato e accompagnato le vite di milioni di persone. Aretha con le sue tonalità profonde e graffianti, Elvis con la sua voce seducente e scatenata hanno sicuramente lasciato un segno indelebile in questa terra.

di Simona Gallo

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