“McCartney 3, 2, 1”: un viaggio nella musica e nella creatività dei Fab Four di Liverpool

L'ex-componente dei Beatles ripercorre la sua carriera in un imperdibile documentario disponibile su Disney Plus.

Foto: Paul McCartney / Facebook

“McCartney 3, 2, 1” è una miniserie di documentari distribuita da Hulu e diretta da Zachary Heinzerling, approdata sulla versione europea di Disney+ il 25 agosto. Il programma, che vede come protagonisti il cantautore e storico membro dei Beatles Paul McCartney e il produttore musicale Rick Rubin, racconta in una chiacchierata di sei episodi la carriera di Paul negli indimenticati Fab Four di Liverpool, oltre a rivelare particolari aspetti della dimensione pubblica, ma anche quella più privata e poco conosciuta dell’artista.

Una carriera raccontata in sei episodi

Ognuna delle sei puntate si concentra su diversi momenti della carriera di Sir Paul McCartney, in un alternarsi di racconti inediti. Ma non solo: ognuna delle puntate è dedicata anche alla composizione delle canzoni e all’ispirazione che lo ha guidato, agli aneddoti sui concerti e ai numerosi viaggi in giro per il mondo.
Importante anche l’aspetto delle fonti: l’uso di racconti, immagini d’epoca e spezzoni di alcune delle più celebri canzoni dei Fab Four permette a Paul McCartney e Rick Rubin di ripercorrere la storia del mitico quartetto di Liverpool, oltre che a narrare alcuni momenti dedicati al “dietro le quinte” della registrazione in studio delle loro canzoni, rivelandone gli aspetti tecnici e innovativi.

Perché seguire “McCartney 3, 2, 1”?

Uscita precedentemente negli Stati Uniti e successivamente in Europa, questa miniserie vuole rievocare la storia di una band che ha lasciato il segno nella musica internazionale, diventata successivamente d’ispirazione per molti gruppi e cantanti che successivamente si sono susseguiti nella storia.
Puntata dopo puntata, il duo McCartney&Rubin dà vita a un racconto appassionato e particolare, a metà strada tra un’intervista e una raccolta di memorie, che convincerà lo spettatore anche meno esperto di musica.

di Rebecca Alessi

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