“I Segni dell’Uomo”: omaggio all’arte e al genio di Franco Maria Ricci a Palazzo Pigorini

Parma Capitale della cultura italiana ricorda a un anno dalla scomparsa un uomo che ha firmato progetti grafici memorabili, cultore della bellezza e maestro di stile, che ha contribuito alla diffusione della “civiltà parmigiana”

In occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2021, il Labirinto della Masone ricorda, con una mostra dedicata, Franco Maria Ricci, a un anno dalla sua scomparsa. “Franco Maria Ricci: I segni dell’uomo” sarà visitabile a Palazzi Pigorini, a Parma, fino al 30 gennaio 2022.

La mostra è organizzata in stretta collaborazione con il Comune di Parma, con il sostegno del Mic – Ministero della Cultura, e curata da Giorgio Antei e Maddalena Casalis per rendere omaggio a un cittadino e artista illustre, ripercorrendo la sua intensa e poliedrica attività di intellettuale, editore, grafico e designer.

Attraverso l’esposizione, che è disposta su due piani del palazzo, la città ha l’occasione di conoscere meglio Ricci, che nel corso della sua vita artistica ha avuto modo di lasciarci progetti grafici memorabili, dando vita ad uno dei marchi più ricercati nel mondo dell’editoria moderna; ricordato inoltre per aver realizzato il famoso labirinto a Fontanellato, nel quale si può trovare anche una sua ampia collezione d’arte.

Il curatore Giorgio Antei, la moglie di Franco Maria Ricci Laura Casalis, il prefetto Antonio Lucio Garufi e l’assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra inaugurano la mostra

Michele Guerra, assessore alla cultura del comune di Parma, durante l’inaugurazione spiega l’origine della mostra: “Il suo progetto era già presente nel dossier del 2017 di Parma Capitale della cultura italiana, ed era presente anche Franco Maria Ricci. Oggi la mostra arriva in un momento in cui Franco non c’è più, e diventa quindi una grande occasione per riflettere sul lascito che un’artista universale come lui ha donato alla nostra città. E’ stato editore, grafico, designer, collezionista: insomma un artista totale rispetto al mondo della cultura, capace di attraversare le discipline, di confrontarsi con le culture più diverse, capace di eccedere continuamente i confini di questo territorio che però lo ha sempre aspettato e accolto; dove lui alla fine ha posto quell’opera finale mirabile, che è il labirinto della Masone”.

“Ogni elemento presente nell’esposizione ci ricorda lui. – spiega il curatore della mostra Giorgio Antei  Un percorso di vita che l’ha portato, attraverso varie tappe, a diventare un mito dell’editoria, grande ideatore di progetti, ma soprattutto creatore, con semplicità e spontaneità. Il suo lavoro non era incentrato sul fattore economico, ma basato su divertimento personale e soddisfazione estetico, avendo ricercato sempre la bellezza ovunque”.

L’esempio di Ricci può essere una lezione per tutti noi, – aggiunge il curatore – era un geologo che a un certo punto si innamorò del disegno grafico, diventando chi è diventato senza una formazione accademica. Non sempre il percorso universitario porta al successo come invece può capitare a una persona come Ricci che risponde ad un impulso personale molto forte. Non bisogna mai smettere di giocare, perché nel gioco esiste la creatività, la curiosità, tutto ciò di cui abbiamo bisogno è metaforicamente all’interno del gioco”.

“Il senso della mostra è quindi quello di indagare come funziona il meccanismo mentale che porta al progetto, tutto quello che può sembrare casuale, in realtà è uno studio accusatore di ogni singolo elemento” conclude il curatore.

La mostra Franco Maria Ricci: I segni dell’Uomo

Il percorso espositivo attraverso immagini, suggestioni, brevi commenti e grafiche degli anni Sessanta e Settanta permettono al visitatore di comprendere i meccanismi di una delle più suggestive esperienze estetiche della nostra epoca. Tra le varie grafiche, si trovano i loghi per Poste Italiane e Cariparma, usate fino a poco tempo fa, ma anche campagne pubblicitarie ideate per cucine e mobili SCIC, con i particolari disegni di Piero Crida.

Tra le opere in mostra si possono osservare anche le copertine di celebri collane quali ‘I Segni dell’Uomo’, rilegate in seta con incisioni in oro, ma anche ‘La Biblioteca di Babele’, con i ritratti degli scrittori disegnati da Tullio Pericoli, e la rivista FMR. Quest’ultima  si pone l’obiettivo di rinascere con la pubblicazione di nuovi numeri che manterranno inalterate le copertine iconiche, la cura e precisione delle immagini, la fluidità dei testi e “l’invenzione del nero”: tutti elementi che hanno da sempre caratterizzato l’identità del brand FMR, che l’ha portata al successo.

L’allestimento è arricchito dalla originale proiezione del documentario ‘Ephèmére-La bellezza inevitabile‘ realizzato da Simone Marcelli, Barbara Ainis e Fabio Ferri vincitore del Best Documentary Award al Salento Film Festival, in cui viene presentata la figura di Ricci anche attraverso le voci dei suoi cari amici come Bernardo Bertolucci, Inge Feltrinelli, Vittorio Sgarbi e altri.

Il percorso espositivo si conclude con una sala dedicata al Labirinto della Masone, luogo prima immaginato, poi disegnato e poi realizzato, sogno e metafora di una vita intera. Un progetto che la moglie Laura Casalis ha ricordato con affetto, perchè rappresenta quello che era Ricci in vita: un uomo caparbio e risoluto, “che se si metteva in testa una cosa la faceva!”, che non guardava al guadagno, ma più alla sua soddisfazione estetica e artistica in ogni progetto in cui si impegnava.

mostra franco maria ricci parma

Il visitatore ha quindi l’opportunità immergersi nel suggestivo e affascinante mondo di Franco Maria Ricci. Realizzata in collaborazione con gli sponsor tecnici 3DArcheoLab,Macrocoop, la mostra è quindi una full immersion nel mondo di Franco Maria Ricci, uno dei personaggi che più hanno contribuito alla diffusione della “civiltà parmigiana”, sapendo rinnovarne le secolari tradizioni culturali e riproponendole con sapienza e originalità allattenzione mondiale.

 

Laura Casalis, il curatore Giorgio Antei e lassessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra

Informazioni utili

La mostra si trova a Palazzo Pigorini, in strada Repubblica 29/A ed è aperta dal mercoledì alla domenica con i seguenti orari: Mercoledì, giovedì e venerdì dalle 10,30 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,30; Sabato e domenica orario continuato dalle 10,30 alle 18,30.

L’accesso è gratuito, per informazioni e per prenotare una visita guidata è necessario scrivere all’indirizzo pigorini@francomariaricci.com con almeno una settimana d’anticipo concordando giorno e ora.

Per informazioni: 0521218967

www.labirintodifrancomariaricci.it

 

di Deborah Nisi e Simone Puccio

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