In Olanda, sì alle coppie gay fra gli eredi al trono

Il premier olandese Mark Rutte , durante una interrogazione parlamentare , chiarisce che gli eredi al trono non dovranno più abdicare nel caso volessero sposare una persona appartenente allo stesso sesso

Olanda dice sì alle coppie gay fra eredi al trono

Aveva suscitato molto scalpore il libro pubblicato dal politico laburista Peter Rehwinkel, dove veniva sottolineato che: nel caso in cui la principessa Amalia d’Olanda avesse deciso di sposarsi con una donna, avrebbe dovuto abdicare in favore delle sue sorelle.

Secondo la legge olandese infatti , l’erede al trono doveva non solo sottoporre il proprio matrimonio all’approvazione del parlamento , ma anche trovare un partner esclusivamente appartenente al sesso opposto. Questa legge entrava in contrasto con la liberalizzazione dei matrimoni gay , che avvenne per la prima volta nel mondo nel 2001, proprio nel paese in questione.

A seguito della pubblicazione del libro da parte di Rehwinkel, l’opinione pubblica olandese si era subito dichiarata a favore dell’abrogazione di questa legge. Proprio per questo motivo, durante una interrogazione parlamentare, il premier Mark Rutte ha affermato: “Il governo crede che l’erede al trono possa anche sposare una persona dello stesso sesso ” e poi ” Non si ritiene quindi che un erede al trono o un re debba abdicare per sposare una persona dello stesso sesso”.

Il primo passo in avanti in Europa

La corona olandese è dunque la prima a riconoscere i  matrimoni gay anche tra gli eredi e sembra che questa decisione possa far scaturire una vera e propria reazione a catena. La Svezia ha infatti annunciato che anche i reali svedesi potranno sposare persone dello stesso sesso senza dover abdicare.

Per quanto riguarda le altre monarchie europee, invece, la situazione è sicuramente migliorata rispetto al passato. Molti sovrani hanno infatti espresso il proprio sostegno nei confronti della comunità LGBT+. Tuttavia, il passo che è stato compiuto dall’Olanda e dalla Svezia, potrebbe non essere seguito da tutti gli stati europei, almeno per ora.

I matrimoni con persone dello stesso sesso sono infatti un problema per la successione al trono, proprio perché nella maggior parte dei casi l’erede deve essere legittimo, dunque non può essere adottato da un’altra famiglia. Proprio questo aspetto ha messo in discussione la possibilità di aprire ai matrimoni gay . Per il ministro Mark Rutte però, questi sono problemi che dovrebbero essere risolti solo nel caso in cui dovessero sorgere.

Oggi chi è l’erede al trono olandese ?

 

La principessa Amalia (17 anni) nel frattempo non ha mai lasciato trapelare notizie sulla sua vita privata, né  si è mai espressa sul tema in questione.  Quel che è sicuro è che il prossimo 7 Dicembre compierà i suoi 18 anni e potrà finalmente rivestire incarichi di maggior peso.

Intanto però la principessa ha mostrato una invidiabile maturità quando qualche mese fa ha rinunciato all’appannaggio reale (1,6 milioni di euro ) dicendo: “Non ho fatto  nulla per meritarmelo“, suscitando l’ammirazione di tutti coloro che da tempo criticavano la concessione dell’ingente somma di denaro a tutti i membri della famiglia reale.

Dunque mentre in Italia il progetto del DDL Zan viene affossato con applausi fragorosi, alcune nazioni europee mostrano ancora una volta il loro primato nella difesa dei diritti di tutte le minoranze, compresa la comunità LGBTQI+.

 

di Gabriele Scarcia 

 

 

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