AOT, Community Art Gallery: in Oltrettorrente spazio agli artisti emergenti e omaggio a Maurizio Catellani

Per volontà dei figli dello scultore Cattellani, lo spazio diventa un luogo collaborativo secondo una logica di "welfare culturale"

ArteOltreTorrente

Il progetto AOT – Community Art Gallery è nato ufficialmente il 10 aprile di quest’anno e inaugurato il 5 giugno, coinvolgendo insieme cittadini del quartiere Oltretorrente e commercianti, i figli dell’artista Maurizio Catellani e il Comune di Parma per creare uno spazio straordinario di rigenerazione culturale. 

AOT, spazio di rigenerazione urbana sociale

Come si legge sul profilo Facebook della Galleria, ArteOltreTorrente (AOT – Community Art Gallery) nasce dall’idea dei figli dello scultore Maurizio Catellani, per esprimere la gratitudine, onorare e valorizzare il talento dell’artista conosciuto anche a livello internazionale. Lo spazio di Strada Nino Bixio a Parma è stato trovato dopo un anno di ricerche: nonostante lo stop per la pandemia e con gli spazi pubblici tutti occupati, si è scelto di trovare un negozio sfitto e grazie anche ai proprietari, si è creata una grande galleria comunitaria. Come descrive Alessandro, uno dei figli di Catellani: “L’intero locale è stato sistemato, pulito, tinteggiato: ora il primo piano è interamente dedicato al papà, mentre il piano di sotto è stato messo a disposizione per i giovani artisti”. AOT  diventa perciò una vetrina per le realtà emergenti con mostre temporanee dalla durata di 15 giorni .

A ottobre, per esempio, sono state ospitate due pittrici, Claudia Setaro e Silvia Araldi, e l’attività culturale S-Chiusi, ideata per reinserire nel circuito commerciale i locali sfitti e far rivivere le vecchie botteghe. La zona espositiva principale con le opere di Catellani, offre anche la possibilità di realizzare piccoli laboratori ed incontri per studenti, utile per tenere sempre aperto lo spazio.

Alessandro, figlio di Maurizio Catellani

“Lo spazio diventa un luogo collaborativo, secondo una logica di welfare culturale” spiega il figlio dello scultore, raccontando che questa Galleria è un luogo che accoglie, ed è una risorsa per la comunità. Alessandro rivela una importante peculiarità: “Per continuare a tenere aperto lo spazio, i giovani artisti non pagano nulla, e allo stesso tempo si crea una contaminazione del pubblico”; un aspetto di grande impatto, utile a conoscere tutte le forme di espressione artistica e portare un pubblico più ampio.

Il progetto di questa galleria espositiva è un esempio di un luogo di condivisione, di rigenerazione e di comunità: grazie alle esposizioni di artisti diversi che portano pubblici differenti, la cultura diventa inclusiva. Il figlio di Catellani conclude dichiarando che “senza chiedere risorse pubbliche, è stato creato uno spazio innovativo in cui competenze artistiche e beni strumentali sono l’esperienza per un rapporto di piena fiducia e di rinnovamento”. E grazie al Distretto Collaborativo di cui Alessandro è presidente, varie associazioni si alterneranno nella gestione della galleria il cui focus è quello di promuovere la cultura, la collaborazione e la condivisione.

Maurizio Catellani, scultore parmense d’adozione

Maurizio Catellani, artista bellunese di nascita (1943), ma residente a Noceto (Parma) realizza da sempre opere in vari materiali (legno, pietra, metallo), abilmente assemblati per creare forme primordiali e senza tempo: le sculture di cariche di suggestione, sono il connubio tra uomo e natura. Catellani produce opere cercando di scoprire “intime sostanza nelle vite intrappolate”. Come riporta exibart, Catellani ha iniziato il suo percorso dal 1993, esponendo al MIART a Milano (1994, 1995), poi alle diverse successive edizioni di ETRURIARTE a Venturina (Livorno), nel Centro Culturale S. Andrea di Parma, all’Atelier Branceschi a Piacenza, al Palazzo delle Orsoline a Fidenza (Pr), alla Rocca di Noceto, alla Rocca di Sala Baganza e quelle inserite nel contesto d’importanti manifestazioni come “Telethon”,“Habitalia ‘96”, “Nel segno del Giglio” alla Reggia di Colorno, “Naturalia” all’interno del Mercante in Fiera di Parma e nello stand di “Le due Torri” nel 2008, alla Fiera Antiquaria Internazionale “Gotha” di Parma.

Le Ciel En un Clic

L’ultimo artista emergente ospitato negli spazi di Aot è il fotografo parmense, Giacomo Faccini, che dedica la mostra  “Le Ciel En un Clic” alle donne. Il progetto è inserito nell’ambito di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21.

Faccini ha esposto diciassette opere fotografiche che accompagnano il visitatore a ritrovare la dolcezza e la bellezza dei corpi femminili. Un viaggio che il fotografo ha iniziato con lo scatto che ritrae Carlotta, sorella dell’artista.

La figura femminile e la sensibilità che si celano nel corpo sono state determinanti e fonte di ispirazione per Faccini. Ogni fotografia è nata dal bisogno di percepire le emozioni, l’anima, la verità: il fotografo cerca di svelare il soggetto, la personalità e le sensazioni, abbinando a ogni fotografia, una canzone scaricabile attraverso il QR code, che che amplifica e rende sonora l’emozione. “Le Ciel En un Clic” descrive quindi l’emozione dell’anima vera; ogni scatto in bianco e nero, mette in risalto la luce nascosta delle persone. Qui la fotografia racconta l’universo femminile e tutte le sue sfaccettature, andando a volte oltre la materia ma cercando sempre l’essenza, la sensibilità e la musica.

Informazioni utili

Dal 7 giugno 2021 al 13 gennaio 2022 aperto tutti i giorni: 10:00-12:00 e 16:00-18:00

Info: aotcommunityartgallery@gmail.com
ArteOltreTorrente
Strada Nino Bixio, 5 Parma

di Jacopo Agnesini

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