“Destini femminili”: una rassegna di film in costume al Cinema Astra

Un viaggio ottocentesco tutto al femminile attraverso trasposizioni cinematografiche

Sito del Comune di Parma

A inizio dicembre si è tenuta al Cinema Astra la Quinta edizione della rassegna di Cinema in Costume, organizzata dall’Assessorato del Comune di Parma in collaborazione con l’Accademia Nazionale delle Belle Arti di Parma, il Cinema Astra, la Delegazione FAI di Parma e l’Associazione culturale Il Cavaliere Blu, caratterizzata da tre proiezioni: La fiera della vanità (Mira Nair, 2004); Via dalla pazza folla (Thomas Vinterberg, 2015) e Chéri (Stephen Frears, 2009). Il filo conduttore? Tre figure femminili protagoniste che si fanno strada all’interno della società ottocentesca, comportando una riflessione sul ruolo della donna all’epoca.

La fiera della vanità, dove tutti sono vincitori e sconfitti

Rebecca Becky Sharp, la protagonista della storia, è una giovane fanciulla di umili origini che, dopo aver passato l’infanzia in un orfanotrofio, trova impiego come istitutrice presso una famiglia di nobili decaduti e, con questo, il suo biglietto verso la libertà e l’ingresso in società. 

Immersa nella nuova realtà, Becky inizierà la sua scalata sociale, tra amicizie, amori e seduzioni: come si destreggerà nel nuovo mondo? Quali difficoltà e quali gioie troverà Rebecca nell’alta società?

La fiera della vanità (fonte: mymovies.com)

L’affresco che viene proposto in questa pellicola è variegato, sublime e ricco di vitalità. L’Inghilterra qui presentata è un impero la cui principale colonia è rappresentata dall’India che, con i suoi colori, musiche e vestiti si fa largo e trova ampio respiro in tutto il film. 

Oltre allo sfondo di musiche e colori lussureggianti, la storia è un inno alla vanità umana: non solo protagonista dell’epoca in cui la vicenda è ambientata, ma tuttora della società odierna. Infatti, l’apparenza, i soldi, lo sfarzo rappresentano il perno su cui tutti i protagonisti danzano e si dilettano. I sentimenti passano in secondo piano e ciò che conta veramente è il denaro. Tuttavia chi è il vero vincitore? Nessuno, perché tutti sono perdenti, perché è la vanità che regna, sovrana, e che esplode in tutta la sua grandezza sullo schermo e arriva all’ignaro spettatore.

Via dalla pazza folla, quando l’orgoglio e l’ingenuità non lasciano spazio ai veri sentimenti

Bathsheba Everden è una giovane orfana indipendente, che vive con la zia nelle campagne inglesi. Divenuta improvvisamente l’ereditiera di un ricco zio, si trasferisce nella tenuta di quest’ultimo. Qui cambierà la propria vita, pur mantenendo una certa riservatezza negli affari di cuore. Ciononostante, tuttavia, diventerà oggetto del desiderio di tre uomini: il gentile Gabriel Oak, il ricco William Boldwood e l’affascinante sergente Frank Troy. Che cosa farà Bathsheba? Cederà alle tentazioni del dio Amore o rimarrà fedele alla sua anima indipendente?

Via dalla pazza folla (fonte: cinematografo.it)

La pellicola porta alla luce i sentimenti di una donna troppo indipendente per poter prendere marito, ma che, proprio per questo, dovrà fare i conti con il proprio cuore e rendersi conto dell’importanza di essere innamorati e di come questo sentimento porti le persone a cambiare e a essere influenzate dalle proprie emozioni. Lo spirito di Bathsheba si troverà presto a lottare con i propri sentimenti che, anche se soppressi, troveranno una via per emergere in tutta la loro forza.

Chéri, l’amore difficile

Lea de Lonval, una ricca e famosa cortigiana della Parigi della Belle Époque, si è da poco ritirata dalla vita mondana e vive di rendita nella sua villa nel centro della città. Tuttavia, la sua amica Madame Charlotte Peloux le chiede di prendersi cura del figlio Fred Peloux, detto Chéri. Tra quest’ultimo e Lea, inizierà una relazione che durerà sei anni e che avrà fine quando la madre del giovane combinerà un matrimonio con la giovane Edmeé. Che cosa accadrà alla coppia? Riusciranno Chéri e Lea a separarsi?

Chéri (fonte: wikipedia.org)

Ciò che viene portato sullo schermo è il doloroso racconto di un amore che non può sbocciare in tutta la sua forza, perché è la società o la famiglia a decidere per i due amanti: una relazione difficile, che avrebbe potuto avere un lieto fine solo nel caso in cui uno dei due fosse nato prima o dopo. Tuttavia, esiste veramente un tempo preciso per una storia d’amore? 

Ciò che è stato portato sullo schermo in questa importante rassegna è la forza della donna che, in un’epoca molto particolare e difficile, trova ampio respiro e particolare importanza. Tre figure femminili che, da sole, lottano per la propria indipendenza in un mondo maschilista e che le vede ostili e fuori posto nel loro ruolo. Le tre storie colpiscono lo spettatore, sia per carisma che per potenza: Becky, Bathsheba e Lea conquistano facilmente i cuori e rimangono impresse nella mente del pubblico, sia per il loro vissuto che per le loro scelte. Sono tre pellicole e tre opere letterarie assolutamente da recuperare, soprattutto per la forza di cui sono portatrici.

di Erika V. Lanthaler 

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