ARCANE: League of Legends

Oltre il gioco e la serie: una storia di dolore e di perdita

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Arcane: League of Legends (fonte: serialminds.com)

Quanto è difficile lottare per la propria sopravvivenza in un mondo in cui è il più forte a vincere? Quanto costa vivere con la consapevolezza che al di là di mura fatiscenti si erge una città bella, opulenta, pulita, ma che vive della miseria della gente che muore di fame? Come si può vivere in un mondo del genere? 

Arcane: League of Legends è la storia di due città: Zaun e Piltover. Due facce della stessa medaglia, che corrispondono a un’unica realtà. Due metà che si odiano e si amano a vicenda, interdipendenti a tal punto da non poter sopravvivere l’una senza l’altra. 

Ricchezza e povertà, dominio e sottomissione, opulenza e indigenza, progresso e regresso: queste le realtà che si scontrano nella nuova serie basata sul gioco della Riot Games, League of Legends

Tuttavia, l’intreccio è ancora più complesso e il dualismo che lo rappresenta è il centro di tutta la storia. Infatti, oltre alle due città, due sono gli amici che si fanno la guerra (Vander e Silco) e due sono le sorelle protagoniste ed eredi di questo diverbio (Vi e Jinx), che combatteranno per ottenere ciò che non è stato ottenuto in passato: la rivendicazione della libertà di Zaun rispetto a Piltover. 

Zaun e Piltover (fonte: cinematographe.it)

All’interno dello scontro tra le due città e le due sorelle, si incastra un terzo elemento che rappresenta un ulteriore pericolo per entrambe le esistenze: la magia, l’arcane

Quest’ultima, nel mondo in cui tutta la storia prende piede, rappresenta allo stesso tempo la gloria e la condanna della realtà umana. Già sperimentata in passato, infatti, essa porta con sé la duplice responsabilità di agevolare le vite umane e, al contempo, di distruggerle.

Quando Jayce e il suo collega Viktor scoprono la possibilità di ricreare l’arcane, non si rendono subito conto dell’ingente potenziale che la magia porta con sé. Entrambi, in buona fede, vorrebbero che fosse usata a scopi scientifici per poter migliorare le vite sia di Piltover che (e soprattutto) di Zaun. Tuttavia, che cosa accadrebbe se l’arcane cadesse nelle mani sbagliate?

Il destino di due sorelle, Vi e Jinx

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Jinx e Vi (fonte: eurogamers.com)

Il nucleo centrale di tutta la vicenda ruota attorno al rapporto tra due sorelle: Vi e Jinx. Orfane a seguito del primo scontro tra Zaun e Piltover, sono cresciute da Vander, capo indiscusso dei bassifondi della città sotterranea. Estremamente diverse, nell’arco della prima stagione vanno incontro ad una separazione dolorosa dovuta alla perdita di fiducia dell’una nell’altra. 

Vi, la maggiore, cerca in ogni modo di difendere in ogni modo la più piccola, spesso e volentieri lasciandola indietro, proprio per tutelarne la vita. Jinx, per contro, vede in questo non un aiuto, ma una sorta di rifiuto e cerca a più riprese di dimostrare il suo potenziale, peggiorando la situazione.

Il rapporto è tormentato, difficile, soprattutto a causa della responsabilità che è caduta sulle spalle della maggiore all’inizio della storia. 

Il personaggio di Vi è costruito molto bene e permette una riflessione ad ampio respiro sul ruolo dei fratelli maggiori. La preoccupazione e le responsabilità sono fardelli che si accettano volentieri, ma che, a lungo andare, diventano sempre più difficili da tollerare. Spesso essere i primi, rappresenta un privilegio, ma non lo è mai veramente e il personaggio di Vi ne è la prova. Apparentemente forte e imbattibile, presenta un mutamento notevole nell’arco della vicenda e, dopo la separazione dalla sorella, diviene consapevole della perdita cui è andata incontro e lotterà con tutte le proprie forze per poter riconquistarne la fiducia e l’amicizia.

Vi (fonte: freepress)

A dispetto di quanto possa apparire, Jinx rappresenta in tutto e per tutto il vero nucleo e la vera protagonista della storia: nonostante nei primi episodi sia un personaggio alquanto marginale e lasciato in disparte, sia da Vi che dagli altri amici, essa diviene in poco tempo il nemico numero uno della sorella e, con essa dell’intera città. Il dolore delle perdite cui va incontro è indicibile e, come spesso accade, questo sentimento lancinante cambia radicalmente la sua psicologia ed il suo modo d’essere. 

Il cambiamento di Jinx è spettacolare e, un po’ come il Joker, ritrova l’equilibrio lì dove i comuni mortali trovano il caos. È un personaggio complesso che combatte contro il proprio passato che continua a tormentarla, inducendola a una follia che diviene sua compagna. 

Il suo personaggio, a dispetto della sorella, ci impone delle domande più profonde: quanto il dolore può scavare nella nostra mente? E, dopo che si è insinuato, quanto ci cambia? 

Jinx (fonte: fumettologica.it)

Perché guardare Arcane: League of Legends

La bellezza della serie che, a detta della Riot Games, proseguirà con una seconda stagione, è soprattutto data dalla grafica e dagli effetti speciali che la caratterizzano. Ogni personaggio è identificato da un particolare segno o colore e la psicologia di ciascuno è profonda, intrigante e appassionante. I colori, le atmosfere e le ambientazioni permettono allo spettatore di entrare veramente nel vivo della storia e di poter conoscere i personaggi secondo un nuovo punto di vista. La colonna sonora, che trova fama soprattutto grazie alla canzone Enemy degli Imagine Dragons, aumenta l’adrenalina e permette, ancora una volta, un’immersione a 360 gradi nel mondo della League of Legends

Se siete amanti di serie animate e di effetti speciali innovativi, se siete alla ricerca di una serie d’azione in cui amicizia, magia e destino fanno da protagonisti, Arcane: League of Legends fa proprio per voi! 

di Erika V. Lanthaler 

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