Essere Charlie Hebdo

TERRORISMO PRET A PORTER

COPERTINA.CHARLIE (1)Per fortuna che c’è internet che fa di me un terrorista fai da te stando comodo comodo a casa, sulla mia poltrona e il portatile comprato a rate. In effetti è vero, gli infedeli vivono col capitalismo fino al collo ma grazie a questo si possono godere beni che al mio paese col cazzo!
A fanculo quelli integrati nella società. E’ tutta una messinscena! i miei amici che ho trovato su internet mi rincuorano quando le giornata qua vanno storte, mi spingono a rifugiarmi nella parola sacra del Corano che indica l’unica via, il martirio.
Mi hanno trovato un ruolo nel mondo. La mia missione è combattere contro gli infedeli occidentali.
La loro missione è quella di combattere contro gli infedeli, anche se sono anch’essi musulmani, non credono in ciò che gli si dice di credere. Fiero di essere un lupo solitario.
7 Gennaio 2015. Parigi, Europa.
Dietro ogni tragedia c‘è il partito delle dietrologie: c’è nelle comari dei piccoli paesi, c’è in ogni tragedia di potenza immane.
Stavolta si parla di un complotto di Nato e servizi segreti europei che cosi facendo avrebbero mandato un segnale alla Francia che dubitava sul suo posto nella Nato. Fantascienza.
C’è chi addirittura scandaglia minuziosamente ogni fotografia per rivelare incongruenze; dov’è il sangue che sgorga dalla testa del poliziotto visto che un proiettile gliel’ha appena perforata??
Sframmentare le pupille alla ricerca del pixel che rivelerà la vera verità al mondo.
Perché tutta la stampa è merda servilista dei grandi poteri.
Io no .Il giornalismo fai da te è più bello.
A furia d’ accanirsi su ciò che è “dietro” si annienta ciò che è cosi visibile agli occhi e che compone i fatti. I fatti i dicono che un’intera redazione è stata massacrata in nome di un Dio che molte volte avevano ritratto in maniera satirica, come il Dio degli ebrei, come il Dio dei cattolici.
Se Marx fosse ancora vivo e scrivesse nel prologo del suo manifesto “terroristi di tutto il mondo unitevi”
scoprirebbe con disgusto che tra quelli si troverebbero persone che attentano contro le loro stesse città.
Le marce di solidarietà sono solo un’enorme pantomima nata sull’emozione del momento.
Il terrorismo purtroppo non vince con le bombe, ma inculcando il pensiero retroattivo che non è finita e che potrebbe riaccadere di nuovo, ovunque, sempre servendosi pure dei tuoi vicini di casa che avresti giurato essere persone semplici.
Il terrorismo vince inculcandoci l’odio e da vittime ci fa diventare carnefici giustificati e cosi via, in un escalation senza fine di odio e violenza.
Avete visto Hollande che per dare un messaggio forte il giorno dell’attentato contro Charlie Hebdo percorre a piedi la strada che c’è tra l’Eliseo e il ministero degli interni?
Il passo incerto, sorriso forzato, gli occhietti piccoli che guardano scattosamente in ogni direzione, assomiglia ad un cane impaurito che cammina con la coda tra le gambe e non vede l’ora di essere al sicuro.
La sua ansia di essere al centro di qualche follia omicida e la sua paura trasudava dallo schermo.
Terrorismo 1- Occidente 0.
Assomigliava al King of the Bongo cantato da Manu Chao: “Sono un re senza corona e sto perdendo una grande città ma io sono il re del Bongo Baby”.
Il terrorismo sta prendendo le pieghe di un tutorial di trucco che possiamo trovare su youtube se interessati, con video su come creare ordigni esplosivi, o pulire e caricare un’arma da fuoco.Al milionesimo visitatore regalano un’arsenale gratis.
I lupi solitari, come vengon chiamati questi terroristi fai da te, non dimentichino mai che da quando esiste il mondo, nelle fiabe, il lupo ha sempre perso.

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