Achille Lauro per San Marino all’ESC 2022, gli italiani insorgono

Scoppia ancora la polemica: secondo molti "fan" italiani, San Marino non ha mai dato punti alle canzoni italiane in gara all'Eurovision. Ma è la verità?

Il 20 Febbraio si è tenuta la prima edizione di Una voce per San Marino, concorso canoro finalizzato a individuare il rappresentante del Titano all’Eurovision. Tra i tanti partecipanti, non c’erano solo cantanti emergenti provenienti da San Marino e da altri paesi europei, ma anche volti noti del panorama italiano: Achille Lauro, Ivana Spagna, Valerio Scanu, Matteo Faustini e persino Francesco Monte. A vincere la serata, però, è stato proprio Achille Lauro, che ha convinto giurie e televoto con il suo inedito Stripper.

Già dall’annuncio della sua partecipazione all’evento si erano scatenate le reazioni più disparate, tra chi lo accusava di tradimento e arrivismo e chi invece aspettava euforico la sua performance sul palco di Torino. Nelle settimane scorse, altri cantanti sanremesi si erano detti (ironicamente) interessati a rappresentare San Marino all’Eurovision, come La rappresentante di lista e Tananai, proponendolo quasi come rimedio alla delusione dovuta al posizionamento nella classifica di Sanremo.

La polemica nata su Twitter

Dopo la vittoria di Achille Lauro è riemersa l’antica faida eurovisiva che coinvolge l’Italia e la piccola Repubblica, una polemica che si estende su diversi piani.

Secondo molti utenti di Twitter, San Marino dal 2011 – anno del ritorno in gara dell’Italia – non ha mai attribuito punti alle nostre canzoni. Per questo motivo, ogni anno vengono pubblicati un’infinità di tweet provocatori e offensivi contro il piccolo stato e perfino la sua pagina di Wikipedia viene spesso vandalizzata, con l’inserimento di minacce alla sua integrità territoriale e battute sulle sue dimensioni.

Saverio Raimondo, commentatore dell’evento nel 2018, arrivò a leggere alcuni dei tweet in diretta, tra i quali uno che definiva i sammarinesi “infami” perché la loro giuria non aveva assegnato 12 punti (il massimo) a Francesco Gabbani l’anno precedente. Quell’anno, come anche nel 2017, gli utenti incolparono San Marino per la clamorosa sconfitta dell’Italia. In realtà però, anche con i 12 punti sammarinesi, l’Italia non avrebbe comunque vinto il contest.

In questi due casi quindi, la polemica sembrava essere più una forma di scaricamento delle responsabilità su qualcun altro. In questo modo, i ‘fan’ italiani potevano giustificare i risultati deludenti dando la colpa all’innocente vicino di casa. Un eccesso di orgoglio che accredita ancora una volta il solito stereotipo dell’italiano medio, che molto spesso parla senza conoscere l’argomento in questione.

Analisi di voto dal 2011 in poi

Per spiegare meglio l’infondatezza di queste polemiche, analizziamo insieme i punti assegnati dalla giuria sammarinesi dall’edizione 2011 al 2021.

Prima di iniziare, però, è importante ricordare che l’Eurovision è composto da due semifinali in cui gareggiano quasi tutti gli stati europei. Restano esclusi Italia, Spagna, UK, Germania, Francia e il paese ospitane: questi sei paesi infatti passano di diritto alla Grande Finale. La classifica è composta da televoto e giurie nazionali.

Le giurie nazionali votano compilando una graduatoria delle 10 canzoni che hanno preferito: ciascuna riceverà da un massimo di 12 punti – la prima – a un minimo di 1, la decima. Sommando tutte le classifiche delle giurie nazionali, si determinerà la classifica globale delle giurie. Successivamente alla classifica determinata dalle giurie di ciascun Paese verranno sommati i voti del televoto europeo, che segue lo stesso processo di assegnazione dei punti.

Nelle finale del 2011, San Marino diede 12 punti a Raphael Gualazzi, che si classificò secondo, dietro l’Azerbaijan.

Nel 2012, la giuria sammarinese regalò 7 punti a Nina Zilli, che arrivò nona.

Nel 2013, vennero invece conferiti 4 punti a Marco Mengoni, che arrivò solo settimo con la sua “L’essenziale”.

Nel 2014 Emma Marrone arrivò al ventunesimo posto e non ricevette nemmeno un punto da San Marino. C’è da dire però che rispetto alle sue bellissime esibizioni, la performance di Emma all’Eurovision non fu tra le migliori e non venne premiata da nessun paese in gara.

Nel 2015 il Volo ricevette 10 punti da San Marino e si classificò terzo.

Per quanto riguarda il 2016, Francesca Michelin si classificò sedicesima ma la giuria sammarinese la premiò con 10 punti.

Fu il 2017 il vero anno dell’insurrezione, perché Gabbani – dato per favorito – finì invece sesto. In quel caso San Marino gli diede 3 punti, ma l’Italia, che aveva 331 punti, non avrebbe lo stesso superato il Portogallo, che aveva ricevuto 758 punti. Eppure molti haters attaccarono San Marino e diedero alla sua giuria la colpa del brutto piazzamento.

Nel 2018 vennero dati 4 punti alla coppia Moro-Meta, che si classificò ancora una volta sesta.

Nel 2019 invece, la giuria premiò Mahmood, che arrivò secondo nonostante i 12 punti di San Marino.

Nel 2021 i Maneskin hanno vinto e hanno ricevuto 10 punti da San Marino, che ha preferito dare 12 punti alla Francia, arrivata seconda.

Come si può vedere, San Marino ha dato 0 punti all’Italia solo nel 2014, anno in cui abbiamo raggiunto il nostro peggior piazzamento. Inoltre, l’Italia è anche il paese più votato in assoluto dalla Repubblica del Titano, con 110 punti assegnati in 10 anni. Questo significa che tutte le accuse rivolte a San Marino sono effettivamente infondate e probabilmente frutto della bassissima conoscenza che si ha dell’Eurovision nel nostro paese, vista la bassa promozione dell’evento.

L’ESC (acronimo utilizzato molto spesso dagli eurofan) è in grado di radunare duecento milioni di telespettatori ogni anno e unisce i paesi europei con la musica, dimenticando per una notte le rivalità e gli antichi dissapori. Il più grande contest musicale al mondo, che meriterebbe di essere citato più spesso sulla televisione di stato, come avviene in altre nazioni.

Un altro elemento molto interessante è che San Marino è riuscito a qualificarsi per la finale solo tre volte dal 2011 e in queste tre occasioni l’Italia ha sempre dato 0 punti al piccolo paese. Non che le canzoni proposte da San Marino siano sempre state all’altezza di un evento così importante, ma seguendo il ragionamento degli italiani, se San Marino ha l’obbligo di dare punti all’Italia in quanto paese confinante, lo stesso dovrebbe valere per l’Italia nei confronti di San Marino.

Un altro lato della polemica riguarda il fatto che per gli spettatori italiani i punti che vanno da 10 a 1 non avrebbero un valore e che solo i 12 punti siano accettabili. In questo modo però, San Marino andrebbe ad unirsi alla lista dei paesi che puntualmente ogni anno si scambiano il massimo dei punti reciprocamente in quanto vicini: come accade per Romania e Moldavia o Grecia e Cipro. Il problema sta proprio nel fatto che gli stessi italiani si sono sempre schierati contro questi gruppi di paesi, chiedendo che il voto si basasse su parametri musicali e non geografici. Obbligare San Marino a dare ogni anno i propri 12 punti al nostro paese, significa fare lo stesso gioco di altri paesi e quindi mostra ancora una volta l’incoerenza alla base della polemica.

Un Eurovision tutto italiano

Intanto continuano i preparativi per l‘ESC 2022 che si terrà a Torino il 10,12 e 14 Maggio. Mahmood e Blanco ci rappresenteranno con Brividi, ma ci sono altri italiani in gara: ovviamente Achille Lauro con Stripper ed Emma Muscat per Malta, uscita da Amici di Maria De Filippi. Si sono anche diffuse voci su una possibile partecipazione di Tananai per la Svizzera, dopo che l’ambasciatrice svizzera in Italia ha postato un tweet in cui lo invitava per un’audizione

Inoltre, a seguito dei terribili eventi che stanno coinvolgendo l‘Ucraina, l’EBU (European Broadcasting Union) ha deciso di squalificare la Russia dall’edizione di quest’anno, seguendo la scia di quello che è avvenuto l’anno scorso con la Bielorussia, squalificata per la repressione delle proteste pacifiche contro il regime.

Non possiamo prevedere quello che accadrà a Maggio, ma nel caso in cui Brividi non dovesse vincere, prepariamoci a vederne delle belle!

di Gabriele Scarcia

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