I diritti Disney su Mickey Mouse stanno per scadere: cosa succede dal 2024?

La scadenza del copyright su Steamboat Willie non sembra preoccupare la Disney che, su Mickey Mouse, ha saputo creare un mercato che va ben oltre il personaggio

A 94 anni dall’uscita di Steamboat Willie, cortometraggio senza dialoghi che vede protagonista per la prima volta Mickey Mouse, la Walt Disney potrebbe perdere i diritti su Topolino. Eppure l’azienda non sembra essere preoccupata. A inizio 2024, infatti, il film non sarà coperto da copyright, ma nonostante questo sembra che nessuno potrà utilizzare il topo più famoso del mondo in piena libertà.

L’intuizione di Walt Disney e la nascita di Topolino

Nel 1927, Walt Disney inventò un personaggio per bambini, un coniglietto dalle orecchie grandi, un po’ rotondetto, chiamato Oswald, the lucky rabbit. All’epoca quando si parlava di Walt Disney non si faceva riferimento alla grandissima casa di produzione che tutti oggi conosciamo, ma ad un noto artista che si faceva strada nel campo dell’animazione. I diritti del coniglio Oswald erano in possesso della Universal Studios, azienda con cui Walt Disney collaborava, diritti che l’azienda mantenne anche in seguito ad alcuni disguidi e alle successive dimissioni del suo creatore.

Non avendo alcun potere nell’acquisire i diritti del suo personaggio e frustrato dall’episodio, durante tragitto che lo portava da New York a casa – in California – Walt Disney decise di dare vita ad un nuovo personaggio, molto simile a Oswald ma con le orecchie più piccole: lo chiamò Mickey Mouse. Da quel giorno, i diritti di Mickey Mouse non sono stati ceduti mai a nessuno.

Mickey Mouse

Per evitare di perdere anche questa invenzione, sia Walt che suo fratello Roy, dopo aver fondato la Walt Disney Company 1923, con i loro risparmi diedero vita al primo film con Mickey Mouse protagonista, Steamboat Willie.

La pensata pionieristica dei fratelli Disney era incentrata sulla produzione di film i cui protagonisti erano tutti personaggi disegnati. Al contrario dei veri attori, i personaggi Disney non potevano pretendere aumenti per le prestazioni, non potevano scioperare e soprattutto non avrebbero mai messo in cattiva luce le azioni della compagnia. Inoltre, un personaggio animato, oltre ad essere protagonista di un film, poteva essere facilmente disegnato e sfruttato per il merchandising comparendo su poster, magliette e tutto ciò che si poteva offrire.

Walt Disney e Mickey Mouse
Una statua di Walt Disney con il suo personaggio più famoso, Mickey Mouse

Con circa 190 mila dipendenti e 67,4 miliardi di dollari come fatturato annuale, la Walt Disney, nata proprio qualche anno prima dell’uscita di Steamboat Willie, risulta essere una delle più grandi aziende nel mondo. Nonostante le dimensioni dell’azienda, la Walt Disney non fa sconti a nessuno sulla riproduzione senza permesso delle sue creazioni e, ad oggi infatti, sono pochissime le opere in cui Topolino compare senza autorizzazione: la più nota è Mickey au camp du Gurs, che vede Topolino prigioniero di un campo nazista in Francia. L’autore, Horst Rosenthal, sul frontespizio scrisse chiaramente che il testo veniva pubblicato senza l’autorizzazione di Walt Disney.

Differenza tra diritto d’autore e diritto di sul marchio

In una intervista per il quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung, riportato sull’Internazionale di fine Marzo, il professor Robert Brauneis, docente di diritto d’autore alle George Washington University Law School, ha spiegato che il 1 gennaio 2024 decadranno i diritti del primo film e che, quindi, chiunque potrà proiettarlo senza autorizzazioni. Utilizzare Mickey Mouse per qualsiasi altro motivo, però, sarà molto più complicato.

Nella sua storia, la Walt Disney infatti ha fatto di tutto per prolungare il più possibile la tutela del copyright di Topolino. Quando uscì il primo film con Mickey Mouse, nel 1928, la durata massima del copyright era di 56 anni, ma nei decenni successivi alcuni personaggi divennero così importanti che gli Stati Uniti furono costretti ad approvare diverse leggi che prorogavano di molti anni la tutela del copyright. Nel 1998, a 5 anni dalla nuova scadenza, fu lo stesso Clinton ad approvare il Copyright term extension act, garantendo una tutela di ulteriori 20 anni. Quest’ultima legge venne definita “Legge Topolino” proprio perché avvantaggiava i prodotti Disney.

Mickey Mouse
Il marchio Mickey Mouse

Secondo molti esperti nel 2023 non ci sarà nessuna proroga, a causa del fortissimo cambiamento che la società ha subito con lo sviluppo dell’era web che ha accompagnato questi ultimi due decenni. Ma la Walt Disney non ha alcuna preoccupazione in merito: la prima versione di Topolino è completamente diversa dalla famosissima sagoma che tutti conosciamo quindi, quando il Mickey Mouse di Steamboat Willie sarà libero da copyright, questo non implica che lo saranno anche tutte le sue successive trasformazioni. Il Topolino di Steamboat Willie non ha i guanti bianchi, non ha il contorno bianco degli occhi e soprattutto non parla.

Oltre al diritto d’autore poi la Walt Disney possiede anche i diritti sul marchio, applicati sulla vendita di qualsiasi cosa riproduca l’immagine originale e, al contrario dei diritti d’autore, questi non hanno alcuna scadenza. Secondo Brauneis, quindi, anche dal 2024 sarà difficilissimo muoversi senza l’autorizzazione Disney.

Molti altri invece credono che la Walt Disney Company farà di tutto per tutelare l’importanza del suo personaggio principale, proprio per evitare che la possibilità di riprodurre la figura di Mickey Mouse così liberamente vada in qualche modo a rovinare la reputazione del personaggio stesso. Mickey Mouse infatti, senza il copyright, sarebbe un’occasione ghiotta per chiunque: potrebbe trasformarsi in un criminale, potrebbe uccidere qualcuno, compiere furti, o addirittura comparire in un video animato pornografico. La versione originale del topo perfetto, gentile, senza lati oscuri, cambierebbe totalmente.

L’elenco delle battaglie sul copyright combattute dalla Disney nel passato è infinito. Una volta una scuola fu costretta a pagare 250 dollari di multa per aver proiettato senza autorizzazione Il Re Leone ad un evento di beneficenza. Un’altra battaglia degna di nota fu quella contro il dj Deadmau5 che, secondo la Disney, nei suoi spettacoli non avrebbe potuto utilizzare una maschera da topo con grandi orecchie nere identiche a quelle di Topolino.

Ovviamente la Disney non ha rilasciato fino ad oggi nessuna dichiarazione in merito, quindi per sapere davvero cosa accadrà dal 2024 in poi, bisognerà attendere ancora qualche mese.

di Mattia D’Annucci

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