Morbius, il vampiro della Marvel

É approdato nelle sale l'ultimo film del MCU con protagonista Jared Leto: storia di un "vecchio" villain o di un nuovo eroe?

Finalmente è arrivato in sala Morbius, la storia del vampiro della Marvel, apparso per la prima volta nel 1971 e creato da Roy Thomas (testi) e Gil Kane (disegni), che ha appassionato milioni di lettori. L’hype è stato alto, ma fino a che punto la storia ha avuto successo? 

Morbius (fonte: badtaste.it)

La storia del dottor Morbius, in breve 

Il dottor Michael Morbius, affetto da una rara malattia del sangue, conduce degli esperimenti per poter salvare vite e migliorare l’esistenza umana. É un genio della scienza e ha già dimostrato la sua bravura in campo sperimentale, attraverso la creazione del sangue sintetico, importante per trasfusioni e operazioni. 

Tuttavia, il desiderio di poter migliorare la vita umana in modo definitivo perseguita il dottore e, infatti, egli continua le sue ricerche in campo sperimentale, studiando e facendo esperimenti con i pipistrelli vampiro. É proprio in questo frangente che riesce a creare un siero che pone fine alle sue difficoltà motorie e che può divenire la nuova cura alle malattie umane. Tuttavia, è davvero così?

Le conseguenze di questa scoperta non tardano ad arrivare e, infatti, nonostante il miglioramento di salute, gli effetti collaterali si manifestano sotto forma di mutazione genetica, trasformandolo, di fatto in un vampiro.

Michael, pertanto, dovrà fare i conti con questa nuova dimensione e con la sete di sangue che ormai lo perseguita. Tuttavia, un altro male è in agguato, ben peggiore rispetto a quanto gli è capitato fino ad ora. Infatti, Milo, suo vecchio amico e compagno di malattia, si somministra la stessa dose di siero per poter divenire un secondo Morbius, ma più affamato e invincibile che mai. In questa lotta tra vampiri, chi l’avrà vinta?

Michael Morbius (fonte: orgoglionerd.it)

Villain o non villain, questo è il dilemma

Morbius, in questo capitolo dell’universo Marvel, ha ben poco del villain e, a tratti se non per tutta la durata del film, sembra più un incredibile Hulk 2.0 che lotta contro la propria nuova identità e tenta di tenere a bada i propri istinti vampireschi, piuttosto che un vero e proprio cattivo Marvel. 

Il vero nemico, nella storia, diventa Milo e, pertanto Morbius è “l’eroe” che tenta di ripristinare l’equilibrio della città ed evitare che la furia vampiresca dell’ex amico distrugga vite umane. Michael, pertanto, non solo lotta contro la propria natura, ma anche contro un alter ego che crea scompiglio a nome suo, nella sua città natale. Un male ancora più grande che comporterà una prova durissima dalla quale difficilmente il dottore si potrà sottrarre.

Se per intreccio, il film lascia un po’ a desiderare, per effetti speciali si riprende a pieno (oltre che per la “trama” rappresentata da un prestante e fisicato Jared Leto). 

Insomma, il film lascia un po’ a desiderare e solo proprio alla fine si riscatta, con una scena post credit che lascia lo spettatore con un cliffhanger senza precedenti.

Di Erika V. Lanthaler 

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