Recensioni di vino e birra online: ora anche le AI possono farle

Svolta nel campo vitivinicolo e in quello della birra

Incredibile svolta nel mondo food e in particolare in quello legato alla produzioni di vini e birre: nella giornata del 4 maggio 2022 è stato reso pubblico un progetto avviato e sperimentato dal Dartmouth College, la Tuck School of Business e l’University of Indiana. Questo esperimento riguardava la possibilità di generare e recensire prodotti vinicoli e legati al mondo della birra, proprio come se fosse una persona a scrivere le recensioni, anche se si trattava di intelligenze artificiali. Queste AI sono state addestrate fornendo loro una quantità di dati di base importante. Le informazioni riguardavano vari aspetti: origine del vino, origine del nome del prodotto, la sua storia, in che zona geografica si produce, il costo sul mercato. Tutto questo per verificare se una macchina fosse in grado di creare da zero recensioni simili a quelle di una persona esistente. Il verdetto è stato positivo.

Foto presa dal profilo Facebook di: Vini e Vinili

In che modo sono stati addestrati questi computer?

L’esperimento è stato suddiviso in due parti per arrivare ai risultati sperati. La prima per verificare se l’Intelligenza Artificiale fosse in grado da zero di scrivere giudizi similari a quelli dell’uomo. La seconda per vedere se gli algoritmi di apprendimento automatico possano essere utilizzati per scrivere sintesi di recensioni di prodotti per i quali esistono già molti commenti. Per determinare se una AI possa scrivere concetti utili da zero, i ricercatori hanno addestrato un algoritmo su circa 180.000 recensioni di vini esistenti. Il risultato ottenuto è stato positivo. I partecipanti a questo esperimento non esperti non sono riusciti a comprendere se ciò che stessero leggendo fosse stato creato da un umano o da un calcolatore. Inoltre le persone sono state influenzate nel voler acquistare determinati prodotti indipendentemente che le recensioni fossero state scritte da umani o da macchine artificiali.

Come anticipato, questo studio non è stato condotto solo sul vino ma anche sulla birra. Infatti, la seconda fase del progetto era quella di capire se la macchina fosse stata in grado di scrivere sintesi di recensioni. All’algoritmo è stato assegnato il compito di raggruppare elementi da giudizi esistenti dello stesso prodotto. Ciò ha messo alla prova la capacità dell’IA di identificare e fornire informazioni limitate ma pertinenti sui prodotti, sulla base di un ampio volume di opinioni diverse. “Scrivere una recensione originale mette alla prova le capacità espressive del computer sulla base di un insieme di dati relativamente ristretto. Scrivere una recensione di sintesi è un compito correlato ma distinto in cui ci si aspetta che il sistema produca una revisione che catturi alcune delle idee chiave presenti in un set esistente di recensioni per un prodotto”, ha affermato Carlson, dottorando in informatica a Dartmouth e partecipante del caso di studio. Per testare la capacità dell’algoritmo di scrivere sintesi di recensioni, la macchina è stata addestrata su 143.000 recensioni esistenti di oltre 14.000 birre. Il modello è riuscito a prendere i giudizi di un prodotto come input e generare una revisione di sintesi per quel prodotto come output.

Cosa dicono gli esperti

Questo studio, che potrebbe portare una innovazione nel campo del food e wine, ha scaturito un po’ di paura nelle persone, specie in quelle che lavorano come sommelier nei ristoranti. Infatti come si legge su everyeye, non c’è da temere un rimpiazzo da parte dei computer perché questa invenzione sarebbe stata pensata per tutti quei locali che non possono permettersi esperti di vini costantemente in sala. Come ha affermato anche Prasad Vana, assistente professore di amministrazione aziendale presso la Tuck School of Business, che ha detto: “la speranza è che l’IA possa avvantaggiare i revisori che devono affrontare carichi di lavoro di scrittura più grandi e i consumatori che devono ordinare così tanti contenuti sui prodotti (…). Il nostro framework di modellazione potrebbe essere utile in qualsiasi situazione in cui sono disponibili attributi dettagliati di un prodotto ed è richiesto un riepilogo scritto del prodotto. È interessante immaginare come ciò potrebbe avvantaggiare ristoranti che non possono permettersi sommelier o venditori indipendenti su piattaforme online che possono vendere centinaia di prodotti”. Secondo il team di ricerca, i sistemi informatici non sono destinati a sostituire scrittori professionisti e marketer, ma piuttosto ad assisterli nel loro lavoro. Una revisione scritta a macchina, potrebbe servire come prima bozza di una revisione che fa risparmiare tempo, che un revisore umano potrebbe poi riguardare. La ricerca aiuta anche i consumatori. Le recensioni di sintesi, come quelle sulla birra, possono essere estese alla costellazione di prodotti e servizi nei mercati online per aiutare le persone che hanno poco tempo per leggere molte recensioni di prodotti.

Non bisogna abusare di questo sistema…

Nonostante questo esperimento abbia dato buone soluzioni per un futuro, come ricorda Carlson, non bisogna abusarne. Ha infatti dichiarato: “Come con altre tecnologie, dobbiamo essere cauti su come viene utilizzato questo progresso(…). Se utilizzate in modo responsabile, le recensioni generate dall’intelligenza artificiale possono essere sia uno strumento di produttività che supportare la disponibilità di informazioni utili per i consumatori”.

Foto presa dal profilo Facebook di: Ferrowine

di Samuele Piroli

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