Tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità: PNRR dalla teoria alla pratica

Fascicolo Sanitario Elettronico, Data DrivenHealth, Medicina del Territorio… sono questi i prototipi della gestione della sanità Italiana del futuro

Digitalizzazione, condivisione dei dati sanitari e analytics. Sono i tre pilastri che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) pone alla base dell’innovazione del servizio sanitario nazionale (SSN). E il PNRR riserva un’intera Missione al tema salute, la 6, prevedendo uno stanziamento di 15,63 miliardi per porre rimedio a quelli che definisce “aspetti critici di natura strutturale che in prospettiva potrebbero essere aggravati dall’accresciuta domanda di cure derivante dalle tendenze demografiche, epidemiologiche e sociali in atto”.

Secondo il medesimo, esistono significative disparità territoriali nell’erogazione dei servizi (in particolare, in termini di prevenzione e assistenza sul territorio), un’inadeguata integrazione tra servizi ospedalieri, servizi territoriali e servizi sociali, tempi di attesa elevati per l’erogazione di alcune prestazioni, una scarsa capacità di conseguire sinergie nella definizione delle strategie di risposta ai rischi ambientali, climatici e sanitari.

Un ulteriore aspetto che evidenzia il PNRR è che “l’esperienza della pandemia ha evidenziato l’importanza di poter contare su un adeguato sfruttamento delle tecnologie più avanzate, su elevate competenze digitali, professionali e manageriali, su nuovi processi per l’erogazione delle prestazioni e delle cure e su un più efficace collegamento fra la ricerca, l’analisi dei dati, le cure e la loro programmazione a livello di sistema”.

La risposta alle richieste del PNRR

In pratica, il PNRR sottolinea il fondamentale ruolo che possono avere la digitalizzazione e la data analytics per ridefinire la sanità italiana e offrire adeguati servizi per la cura dei pazienti, riducendo le disparità territoriali. Gli investimenti previsti dal suddetto dovranno quindi consentire di rafforzare l’infrastruttura tecnologica e gli strumenti per la raccolta, l’elaborazione, l’analisi dei dati ed eventuali simulazioni.

Più in dettaglio, la digitalizzazione del SSN si concentra essenzialmente su tre elementi basilari. Anzitutto, la creazione di un Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) nazionale che permetta sia di avere un’interoperabilità tra i nuovi FSE regionali (più evoluti di quelli attuali) che la creazione dell’anagrafica nazionale degli assistiti. Inoltre, i flussi del FSE dovranno evolvere in modo da consentire la raccolta e l’interscambio di dati strutturati e non strutturati (non solo documenti) fra le diverse aziende sanitarie. A ciò si dovranno aggiungere la realizzazione di una connettività nazionale che permetta di abilitare un efficace servizio di telemedicina e la creazione di un datarepository per fini di prevenzione e cura.

Cartelle cliniche e condivisione

Una proposta per adattare il SSN a queste nuove esigenze arriva da InterSystems con la sua piattaforma IRIS for Health per la gestione e l’analisi dei dati sanitari.

Più in dettaglio, è necessario disporre di un sistema che sappia connettere dati provenienti da fonti differenti e di tipo eterogeneo. Si dovrebbe avere un supporto completo agli standard internazionali per la sanità, primi fra tutti HL7 FHIR (Fast Healthcare InteroperabilityResources). Questo risultato, e non solo, può essere ottenuto con una soluzione come IRIS for Health, una piattaforma completa per l’interoperabilità in sanità, che offre un supporto per transazioni ad alto volume, gestione dei processi e monitoraggio per consentire l’impiego di applicazioni mission-critical.

Gli obiettivi che ha posto il PNRR sono chiari e inequivocabili. E rappresentano un passaggio obbligato se si vuole realmente far evolvere uno stagnante SSN in cui la disparità territoriale è un problema che si trascina da decenni. Tali obiettivi non sono chimere o semplici auspici per il futuro, ma mete raggiungibili fin da subito a patto di essere pronti a sfruttare tecnologie e soluzioni già disponibili sul mercato.

di Armando Biccari

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