“Ritratti e racconti di medicina e malattia”: la mostra-viaggio all’UniPr tra salute, arte e letteratura

Inaugurazione il 30 settembre per la Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori. Sei percorsi, i teschi-maschera di Tanchini e oltre 100 opere d’arte di ogni tempo

Un viaggio attraverso l’arte e la cultura per scoprire la medicina e le sue cure nella storia: dal 30 settembre, a Parma, in occasione della Notte dei Ricercatori, inaugura la mostra “Racconti e ritratti di medicina e malattia”.  

L’esposizione – presso l’atrio delle Colonne del Palazzo centrale dell’Università di Parma, in strada dell’Università 12 – è ideata dall’Ufficio Stampa del CNR, Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con il Master  in “Comunicazione Scientifica-CoSe” dell’UniPr.

La mostra Racconti e ritratti di medicina e malattia

Racconti e ritratti di medicina e malattia” narra l’evoluzione tra medicina, arte e letteratura, attraverso percorsi interattivi e pannelli espositivi. L’iniziativa presenta il dolore attraverso la lente dell’arte, forma di comunicazione in grado di parlare alla sensibilità del pubblico. Il percorso espositivo spazia tra i secoli, e mette in scena una rappresentazione in cui gli attori principali sono testi di letteratura, opere pittoriche, fiction televisive attuali che si mettono al servizio della medicina e della malattia.

“Arte e medicina sono prodotti meravigliosi della creatività e della conoscenza umana, con cui si esprime la tensione positiva e l’obiettivo di oltrepassare i limiti della finitezza umana – spiega la professoressa Susanna Esposito, presidente del Master Cose e primaria di pediatria presso l’Ospedale di Parma – Entrambe sono indispensabili al nostro benessere e alla nostra felicità, come singoli e come collettività. In questo trovo un forte legame tra i due ambiti, e sono particolarmente felice che in questa mostra, unica nel suo genere, tale connessione sia espressa in modo così originale e affascinante”.

L’originalità del progettosi fonda su un database di centinaia di fonti: infatti il tema della malattia è un motivo ricorrente nellaproduzione artistico-letteraria, fin dall’antichità. Attraverso le varie “stanze” si può esplorare grazie alle opere d’arte, l’aumento delle conoscenze scientifiche ma anche l’evoluzione delle cure.

“Il senso della mostra sta nella permanenza del tema della malattia e della sua cura nella storia dell’umanità: non per nulla si dice che l’inizio della cultura non stia soltanto nell’agricoltura, nella cottura dei cibi o nella residenza stanziale ma anche nell’inizio dell’accudimento reciproco”spiega Marco Ferrazzoli, capo ufficio stampa presso Consiglio Nazionale delle Ricerche ed ideatore della mostra.“Le forme con cui abbiamo comunicato il tema della malattia sono cambiate moltissimo: dall’Iliade di Omero, che ci descrive la pestilenza inviata dagli dèi adirati, fino a quella forma di coming out esasperata con la quale, oggi, si condivide sui social qualunque esperienza patologica.”

La mostra è alla sua terza edizione, dopo essere stata parte del Festival della Scienza di Genova nel 2018 ed essere stata allestita nel 2019 a Pisa nell’ambito delle celebrazioni dei 50 anni Cnr-Ifc. Grazie alla preziosa collaborazione con il Sistema Museale dell’Ateneo di Parma si è arricchita di un settimo percorso: in esposizione 46 maschere della collezione dell’anatomico e psichiatra Lorenzo Tenchini, fondatore in Italia della psicopatologia forense. Le riproduzioni del volto, frutto di uno studio su criminali e pazienti psichiatrici sono esposte associate a schede inerenti alla storia personale e giudiziaria del soggetto (https://www.unipr.it/notizie/lorenzo-tenchini-e-le-sue-maschere).

La mostra stessa è in continua evoluzione: il sito web dell’esposizione, sviluppato dagli studenti e studentesse del Master CoSe, è uno strumento vivente, in continuo aggiornamento di fonti e richiami (http://raccontiritrattimedicinamalattia.cnr.it/).

Lo scopo è quello di riuscire ad inserire in questo percorso virtuale quante più possibili testimonianze dell’arte che si è servita o è a servizio della medicina.

La mostra arriva dopo la  pandemia da COVID-19. “Della pandemia si sono registrate forti tracce anche in opere letterarie e video, ma direi che lo storytelling giornalistico e mediatico in questo caso è stato più forte di qualunque altro, tant’è che la stessa OMS l’ha classificato come infodemia”, sottolinea Ferrazzoli, indicando la mole delle nuove fonti a disposizione in questa ottica di evoluzione del percorso virtuale e sottolineando come l’esperienza abbia stravolto non solo la vita sociale ma anche quella delle relazioni comunicative. “Ci siamo distanziati, fino a rimanere o per lunghi periodi isolati nelle nostre case, eppure ci siamo accomunati in questa narrativa permanente e pervasiva del Coronavirus”.

Il percorso tra le evoluzioni della malattia

L’allestimento si articola in sei percorsi tematici, oltre le maschere di Tenchini: dalla stanza “peste o epidemia” si passa al racconto della malattia mentale da Freud ai giorni nostri nel percorso “Pazzi da legare, pazzi a cui parlare”. Sono protagonisti dei racconti anche cancro e cecità, tra l’esperienza del paziente e le metafore sulla società. Letteratura per l’infanzia ma non solo, è invece il filo che unisce le opere della stanza “Bambini malati, tra pianto e sorriso”. Non poteva mancare poi una carrellata di opere artistiche che ‘ritraggono’ la malattia, dal cancro al seno ad altre patologie, viste nella loro evoluzione storica.

Tutti i partecipanti potranno godere di una escursione attraverso il cuore della evoluzione culturale della malattia, e rimanere sorpresi dall’enorme e progressivo avanzamento terapeutico nel tempo, portando con sé un messaggio importante, anche al di fuori dalla mostra. Lo spiega bene la professoressa Esposito: “I benefici per popolazione e sistema sanitario derivanti da un coinvolgimento diretto della società con il sapere scientifico dà risultati enormi: una efficace comunicazione stravolge in positivo la relazione medico paziente e quindi il successo del percorso terapeutico, ma in senso lato porta vantaggi nella realizzazione del diritto alla salute e nel ritrovato rapporto di fiducia tra società civile e sistema sanitario”.

Informazioni utili

La professoressa Esposito e il Dott. Ferrazzoli prenderanno parte alla serata di inaugurazione della mostra martedì 30 settembre che sarà visitabile dalle 16 alle 22.

La mostra è a ingresso libero e gratuito e resterà aperta fino al 24 Ottobre 2022 dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:00 alle 19:00.

Per prenotazioni alle visite guidate (obbligatorie per la visita alle ceroplastiche Tenchini) si prega di scrivere a mostramalattiaunipr@cnr.it

Per informazioni consultare il sito web della mostra raccontiritrattimedicinamalattia.cnr.it;  la pagina Facebook: “Racconti e Ritratti di Medicina e Malattia” o Instagram “raccontiritrattimalattia”.

di Eleonora Billi e Chiara Vieceli

Scrivi un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*