La missione didattica dell’Ateneo si rinnova sulla strada dell’autonomia responsabile

TRA ORIENTAMENTO, E-LEARNING, DEMATERIALIZZAZIONE E STRATEGIE INNOVATIVE POST LAUREA

open_day_2di Maria Cristina Ossiprandi, pro rettrice alla Didattica e Servizi agli studenti; direttore della Scuola di Specializzazione in Sanità animale, allevamento e produzioni zootecniche |

Nel corso degli ultimi sei anni il sistema universitario italiano é stato rimodulato più volte, a livello ministeriale, subendo profondi cambiamenti nell’organizzazione e nell’erogazione dell’offerta formativa. Tutte le disposizioni introdotte hanno come obiettivo principale il miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dei corsi di studio sempre in un’ottica di autonomia responsabile. La sola esistenza di un sistema di valutazione legato a finanziamenti premiali ha, senza alcun dubbio, contribuito a creare un clima nuovo nell’Università italiana.
Occorre riaffermare con forza l’importanza della ‘missione’ didattica delle istituzioni in tutta la filiera organizzativa. L’apprendimento incentrato sullo studente richiede il controllo dell’intero iter formativo agendo su quattro differenti fronti: orientamento (in ingresso, in itinere e in fase di placement), individuazione di nuovi approcci pedagogici e di erogazione della didattica (E-learning), dematerializzazione dei processi (implementazione dei servizi offerti allo studente), realizzazione di strategie innovative nella fase di post laurea. Tutte queste azioni prendono forma solo se inserite nel nostro specifico contesto territoriale ed è proprio questa una delle missioni che sta perseguendo il nostro Ateneo tessendo una fitta rete di relazioni con il Comune e con le differenti realtà culturali e manageriali presenti in regione.
L’Università di Parma sta dando un significativo impulso alle attività di orientamento anche sotto lo stimolo delle attuali condizioni economiche del paese. Ci è richiesto, infatti, con estrema urgenza in qualità di “attori” del sistema formativo, di fornire strumenti efficaci ai giovani per supportarli nella scelta del percorso universitario. Questo prevede una serie di azioni finalizzate ad informare adeguatamente lo studente mettendolo nelle condizioni di optare per percorsi coerenti alle proprie aspettative personali, motivazionali e vocazionali, ma anche e soprattutto alle esigenze del mercato del lavoro. Il gruppo di lavoro impegnato nell’area della didattica sta monitorando con attenzione i bacini di attrazione mettendo in atto un’intensa azione di scouting nelle scuole superiori, anche grazie ad un confronto costruttivo e continuo con i dirigenti didattici. Vorrei ricordare, sempre in un’ottica di azioni sinergiche tra università e territorio, la partecipazione attiva del nostro ateneo al documento proposto dall’Assessorato Politiche per l’Infanzia e per la Scuola, chiamato “Patto per la Scuola”, suggellato il 3 giugno del 2014. Si tratta di un progetto culturale e formativo che interfaccia il mondo accademico e la scuola secondaria consentendo un flusso di conoscenza che concorre a performare e implementare la qualità dei contenuti.
In questa stessa direzione è possibile inquadrare la collaborazione sancita tra l’Ateneo ed il Liceo Marconi nell’ambito della metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning). Rispondendo alle richieste del riordino ministeriale delle scuole secondarie di II grado, è previsto l’obbligo di insegnare, nel quinto anno, una disciplina non linguistica in lingua straniera proprio seguendo la metodologia Clil.
L’Ateneo, attraverso il Dipartimento di Lettere, Arti, Storia e Società, ha accolto la richiesta formulata dall’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna per l’individuazione di soggetti universitari in grado di gestire i corsi metodologici CLIL per la formazione di docenti di scuola secondaria di secondo grado in discipline non linguistiche. L’Ufficio regionale ha assegnato all’Università di Parma in collaborazione con il Liceo Marconi un corso pari a 20 cfu da svolgersi entro l’a.a. 14-15. Sono convinta che entrambe queste collaborazioni rappresentino un comportamento virtuoso che conferma ancora una volta la volontà di questa governance di integrarsi fattivamente e attivamente nel nostro contesto socio culturale.
Per valorizzare la qualità è poi stato realizzato uno specifico intervento, in tema di tassazione, che prevede l’esonero della rata per tutti gli studenti che hanno riportato un voto di diploma pari a 100/100. Un mio “progetto nel cassetto” rivolto alle future matricole che sempre più spesso dimostrano difficoltà di scelta e insicurezza, è quello di proporre dei percorsi di counseling incentrati sull’autostima avvalendoci del nostro servizio di Counseling psicologico operante in ateneo, sia a favore degli studenti come pure di tutto il personale docente e tecnico amministrativo.
Per quanto concerne le attività di orientamento in uscita, queste sono prevalentemente inquadrate nell’ambito del progetto “Università orienta: percorso guidato dalla Scuola all’Università e dall’Università al lavoro”.
Le attività sono tese a facilitare la transizione dal percorso degli studi al mercato del lavoro, con una particolare attenzione alle esigenze del tessuto economico-produttivo del territorio, dando attuazione ad una proficua integrazione tra sistema formativo ed imprenditoriale. L’Università di Parma intende, infatti, sviluppare un programma coordinato di partnership con le aziende locali e con le associazioni, finalizzato a promuovere percorsi di eccellenza tra gli studenti, nell’ambito di corsi di studio riconosciuti strategici per il tessuto industriale del territorio.
Il raccordo diretto tra percorso degli studi e mondo del lavoro si concretizza anche attraverso visite, presentazioni aziendali, recruiting day e simulazioni di assessment. Vengono poi offerti agli studenti seminari sulle tecniche di ricerca attiva del lavoro, sull’autoimprenditorialità e sulle tecniche per predisporre un CV efficace; tra i servizi offerti è disponibile, on-line, una bacheca che consente alle aziende di visualizzare e selezionare i CV dei laureati e dei laureandi, e a questi di accedere alle offerte di lavoro e/o tirocinio e di candidarsi direttamente.
Sempre a favore dei nostri laureandi e neolaureati lo scorso 24 novembre è stato istituito il primo Job Day di Ateneo che ha ospitato 52  stand di prestigiose realtà produttive ed istituzionali operanti in diversi settori, raccogliendo un’enorme affluenza. Questo, proprio in ragione del successo in termini di presenza e gradimento, diverrà un appuntamento annuale.
Il secondo obiettivo strategico, ovvero nuovi approcci metodologici, si configura sulla base delle indicazioni proposte dall’Europa in tema di “Modernisation of higher education” in accordo con il Processo di Bologna.
In quest’ottica si inserisce la strategia per l’E-learning dell’Università di Parma che si propone di rafforzare la didattica e l’apprendimento favorendo l’utilizzo delle tecnologie da parte dei docenti come pure da parte degli studenti. In particolare, il modello di riferimento corrisponde al “blended learning”, una soluzione finalizzata ad un apprendimento flessibile, che possa migliorare la qualità della formazione universitaria erogata.
Nella programmazione di Ateneo sono stati inclusi alcuni interventi innovativi e, tra le varie azioni ritengo valga la pena di segnalare:
a) il potenziamento delle azioni e-learning di supporto per lo studio della lingua inglese;
b) la realizzazione di percorsi in e-learning orientati a migliorare lo studio della lingua italiana per gli studenti stranieri (intervento specificamente rivolto agli studenti Erasmus incoming ma non solo);
c) l’attivazione di nuovi portali e-learning (Moodle) che potranno favorire la trasformazione di alcuni corsi di studio in modalità “blended”.
Il terzo intervento strategico corrisponde ad una serie di azioni finalizzate alla dematerializzazione dei processi, realizzatosi, in primis, garantendo allo studente la possibilità dell’iscrizione on line agli esami e successiva verbalizzazione sempre on line per ciascun corso erogato. Gli altri processi sui quali l’Ateneo sta operando vedono coinvolti i momenti topici dell’iter accademico di uno studente ovvero: gestione della carriera, orario delle lezioni, agenda delle aule e calendario esami, compilazione dei questionari, erogazione dei test di autovalutazione in ingresso. Scopo ultimo è, chiaramente, quello di offrire un effettivo miglioramento dei servizi semplificando le procedure e rendendo maggiormente efficace il rapporto con lo studente in ogni momento speso in questo nostro ateneo. Ritengo infatti che, all’interno dell’ecosistema accademico, i servizi offerti allo studente non possano che incrementare direttamente o indirettamente la qualità della didattica stessa.
Infine, proprio seguendo il ciclo fisiologico della carriera universitaria, l’ultimo obiettivo corrisponde alle strategie innovative in fase di post laurea.
Innanzitutto con orgoglio ricordo che tutti i nostri 18 corsi di dottorato attivati per il XXX ciclo sono stati accreditati dal ministero e, contestualmente, sono stati istituiti, in un’ottica di internazionalizzazione, dottorati in convenzione con paesi dell’area BRICS.
Tra le iniziative post laurea ne cito una per tutte che ritengo particolarmente interessante: il Master in Store Management della ristorazione collettiva che si sta avviando per la seconda edizione, riservato ad apprendisti di alta formazione e ricerca. Gli studenti selezionati dalle aziende partners saranno assunti con un contratto di un anno prorogabile e trasformabile a tempo indeterminato e frequenteranno un master acquisendo il titolo di master universitario di primo livello. Il costo del master è finanziato con un voucher della Regione Emilia Romagna e con incentivi di Italia Lavoro attraverso il programma Fixo.
La complessità della didattica e degli interventi che per essa stiamo operando non sono certamente riassunti nella loro globalità in queste poche righe, tuttavia mi auguro di essere riuscita a far emergere la strategia ma soprattutto la determinazione e l’entusiasmo che io e tutti coloro che condividono con me questo processo innovativo, stiamo ponendo in questa sfida meravigliosa e complessa.
Vorrei congedarmi con un pensiero di Martin Luther King che ritengo racchiuda l’essenza del nostro mandato di docenti: “Faith is taking the first step even when you don’t see the whole staircase”.
Questo è il mio augurio a ciascuno studente di questo Ateneo di Parma: saliamo, con gioia, insieme, questa scala virtuale verso la qualità e l’efficienza.

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