Vedere l’invisibile: in mostra all’APE un viaggio senza limiti di dimensioni

L'invisibile viene esplorato attraverso la realtà aumentata, l’esposizione di strumenti storici, la proiezione di immagini e video con la presenza di exhibit interattivi e pannelli esplicativi

Fino al 15 gennaio 2023 sarà possibile immergersi negli orizzonti dell’invisibile: ovvero quanto è celato alla vista dell’occhio umano.

Organizzata dal Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Parma e in programma all’APE Parma Museo (via Farini 32/a), la mostra vuole far scoprire “dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande”, dalle particelle subatomiche alle distanze estreme del nostro universo, passando da ciò che è nascosto allo sguardo come l’interno del corpo umano, la natura del suolo o ancora il nascosto ambiente digitale delle città. Tutto ciò attraverso la realtà aumentata. E’ possibile inoltre visionare strumenti storici, addentrarsi in exibit interattivi ed apprendere dalla proiezione di immagini e video esplicativi.

La mostra si divide in cinque sezioni principali: la Sala Zero, L’Infinitamente vicino, immerso nel quotidiano; L’Invisibile perché infinitamente piccolo; L’Invisibile perché nascosto; L’Invisibile perché lontano, proveniente da lontano o insensibile agli occhi; L’infinitamente grande e piccolo nei di-segni dei bambini. Troviamo anche una sezione trasversale: La scienza e l’immaginario, scrivere, disegnare, pensare l’invisibile.

Ogni sezione è divisa ulteriormente per temi. Ognuno di essi è approfondito nella loro storia, gli strumenti utili ad analizzarli ed anche gli esperimenti pratici pensati proprio per il pubblico, un modo di toccare con mano le questioni presentate senza far mancare il divertimento!

SALA ZERO: l’infinitamente vicino, immerso nel quotidiano

L’introduzione artistica di questa prima sala invita allo studio del tema dell’Invisibile ribaltandone il punto di vista. L’installazione site-specific multi-media, L’Invisibile Quotidiano, intende essere uno spazio di transizione e di meditazione, visione e ascolto di ciò che è diventato invisibile ai nostri sensi. Un’installazione che stimola l’osservazione nel luogo più intimo della nostra vita: l’ambiente domestico, nel quale una grande parete-libreria divide in due aree distinte la prima sala della mostra Vedere l’Invisibile.

L’invisibile perché infinitamente piccolo

In questa sezione, partendo dalla particella materiale più piccola ad oggi conosciuta, si mostrano gli elementi invisibili perché troppo piccoli per essere visti all’occhio umano. Il percorso si declina su sei temi: deviare elettroni, passando per atomi e molecole e terminando con le parti biologiche costituenti virus e cellule.

L’elettrone è stata la prima particella subatomica osservata; è la più leggera e anche la più piccola. Ad esso viene dedicata l’esposizione di un tubo a raggi catodici, la cui osservazione diede inizio alla fisica delle particelle elementari. Si guarda poi dentro la materia fino agli atomi con la microscopia, si attraversa una molecola, capiamo come sono fatti i virus e come funzionano, comprendiamo la morfologia delle cellule grazie a microscopi storici e nuove tecnologie digitali.

Una riproduzione della molecola dell’adrenalina

La quinta sala di questa prima sezione è denominata “Coronavirus all’attacco“. Uno spazio interamente costruito per i virus, fra le forme di vita più antiche che si evolvono in modo velocissimo, non sempre per il bene! Un esempio ne è proprio la pandemia causata dal Coronavirus che dal 2020 continua a mietere vittime. L’esposizione, quindi, punta sull’importanza di comprendere il funzionamento dei virus per sviluppare nuove e sempre più efficaci strategie di contenimento e prevenzione.

L’invisibile perché nascosto

Questa sezione riguarda ciò che è invisibile perché celato allo sguardo. Si passa quindi dall’invisibile del corpo umano, all’invisibile interno al suolo terrestre, fino all’invisibile perché immateriale, come la raccolta di dati digitali sui parametri sulla città. 

Nella prima sezione, All’origine della vita, video e immagini 3D mostrano l’evoluzione della crescita di un embrione umano nelle diverse fasi della gravidanza, mentre Guardare attraverso: la diagnostica per immagini, è la sezione dedicata alle ricerche sui messaggi che il corpo ci invia per imparare come funzioniamo, perché ci ammaliano o se una terapia medica stia effettivamente operando in modo mirato. Nell’ala dell’invisibile perché nascosto si potranno vedere degli insetti del suolo vivi e scoprire un ulteriore strato della città che abitiamo, Parma, quello dei bit: l’insieme di tracce digitali lasciate dai dispositivi che supportano i nuovi modelli di città intelligente composto da grandi quantità di dati prodotti soprattutto dai dispositivi digitali che ognuno di noi possiede, ad esempio gli smartphone.

L’invisibile perché lontano, proveniente da lontano o insensibile agli occhi

Quest’ultima “grande” sezione, divisa in altre tre sottocategorie, regala l’esplorazione delle superfici di pianeti rocciosi o di aree irraggiungibili della Terra, grazie a spettrometri, oltre che l’osservazione delle particelle elementari stabili di cui sono composti i raggi cosmici che ci attraversano. Si potrà anche assisterà a suggestive immagini e video incentrati sulle onde gravitazionali.


I colori invisibili dei pianeti” è il primo spazio in cui ci imbatteremo. Parliamo di colori perchè grazie a degli strumenti chiamati “spettrometri” è possibile misurare la radiazione elettromagnetica che le superfici dei pianeti riflettono. Questo avviene perchè gli spettrometri sono montati su piattaforme aeree che arrivano fino ai satelliti intorno ai pianeti. Un’esperienza unica!

Le ultime due parti della mostra avranno invece una natura umanistica: “L’infinitamente grande e piccolo nei di-segni dei bambini” è una sala che espone i disegni di bambini di età prescolare (3-6 anni), che, raccontano i loro pensieri sull’”infinitamente grande” e“infinitamente piccolo”, e sullo spazio interno ed esterno della loro scuola, attraverso le loro opere artistiche.

“La scienza e l’immaginario. Scrivere, disegnare, pensare l’invisibile” è invece la sezione trasversale disseminata nel percorso della mostra che riporta momenti e figure particolari in cui l’idea del disvelamento dell’invisibile compiuto dalle scoperte scientifiche ha stimolato artisti, letterati e filosofi

Virtual Tour, conferenze e laboratori

Se questo straordinario viaggio intorno alla scienza non vi avesse ancora convinti, il sito vedere l’invisibile permette un’anteprima della mostra con un virtual tour.

Altre curiosità riguardano l’organizzazione di conferenze e seminari nell’Auditorium del Museo, in cui i vasti argomenti del viaggio sono trattati da autorevoli personalità scientifiche e artistiche (il calendario è consultabile sul sito); oltre a laboratori per le scuole che approfondiscono le diverse tematiche trattate dalla mostra.

La mostra è organizzata con il patrocinio del Comune di Parma e la collaborazione di Fondazione Monteparma, Ministero dell’Università e della Ricerca, Istituto dei Materiali per l’Elettronica e il Magnetismo del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Parma, Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Roma), VIRGO, European Gravitational Observatory e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

Giorni e orari di apertura: dal martedì alla domenica, dalle 10.30 alle 17.30. Chiuso il lunedì.

di Pradama Caputo

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