‘Pensare la vita’, filosofia alla portata di tutti

HEGEL E FEUERBACH PROTAGONISTI DEL PRIMO DI OTTO INCONTRI AL CINEMA ASTRA

Hegel e FeuerbachDal 23 febbraio, e per otto lunedì, il Cinema Astra ospita la quinta edizione di ‘Pensare la vita‘, un percorso di formazione filosofica di base che già da quattro anni suscita interesse e vede una corposa partecipazione da parte di chi, anche sprovvisto di conoscenze specifiche, mostra una grande curiosità verso il piacere del pensare.

“Quando siamo partiti nel 2011 non credevamo di arrivare al 2015 – racconta orgoglioso Ferruccio Andolfi, docente di Filosofia all’Università degli Studi di Parma e presidente dell’associazione ‘La Ginestra’ -, volevamo dare nuova linfa alla filosofia, svestirla del suo manto accademico e cercare di democratizzarla, far sì che fosse fruibile anche ai più lontani dalle aule delle Università. Il nostro pubblico è molto eterogeneo: ci sono studenti, impiegati e pensionati spinti dalla curiosità e dalla speranza che grazie alla filosofia possano apprendere un diverso modo di guardare il mondo e i suoi problemi”.

Argomento comune degli 8 incontri è Ragione e Passione, tema in grado di fornire nuove chiavi di lettura per tutto quello che ci sta intorno. Il progetto è sostenuto dall’assessorato alla Cultura del Comune di Parma, con il patrocinio del Dipartimento Alef (Antichistica, Lingue, Educazione, Filosofia) ed è promosso dall’associazione ‘La Ginestra’, costituita nel 1997 da filosofi e sociologi volti a creare un centro di ricerca su individualismo e comunità.

A introdurre il primo incontro è il finale di Blade Runner, film di fantascienza del 1982 diretto da Ridley Scott e interpretato da Harrison Ford. Pietra miliare del cinema, questo lungometraggio racconta lo scontro tra “replicanti” in tutto simili agli umani contro gli umani stessi, conflitto senza vinti poiché la differenza tra le “copie” e gli originali è talmente labile da risultare inesistente, come se l’uno potesse in realtà fondersi con l’altro; come lo è anche il tema della rassegna filosofica che contrappone la “Ragione” contro la “Passione”.
Il professor Andolfi spiega questa novità assoluta introdotte nelle lezioni filosofiche, come un modo per poter ancor più stuzzicare la sensibilità degli spettatori i quali di ogni frame cinematografico potranno sviluppare un proprio pensiero critico riguardo al dibattito che poi seguiranno.
Sono il sociologo Alessandro Bosi e il professor Andolfi a prendere poi la parola, mettendo a confronto gli aspetti positivi  e negativi della ragione, vedendo nei primi  “gli strumenti per vincere pregiudizi e paure” e nei secondi “la pretesa di interpretare il mondo in maniera univoca, totalitaria, come logos totalmente dispiegato nella storia”.
Immancabili, visto il tema della rassegna, due pilastri della filosofia moderna: Hegel che propende ad una ragione come governatrice della storia del mondo e quindi dell’uomo. Lo spettacolo delle passioni che creano eventi e quindi storia sono solo il “principio attivo”. “La ragione – scrive il filosofo – governa il mondo e  quindi anche la storia universale procede razionalmente.”. Di parere opposto Feuerbach secondo cui l’unica filosofia è quella che crea totale libertà di pensiero e che è capace di mettere in dubbio anche se stessa. Per lui la filosofia nasce invece dal bisogno, dalle passioni. Un essere che non soffre è un essere privo di essere.
C’è il “Pensiero” che nasce dalla testa contrapposto all'”Intuizione” che invece ha sede nel cuore. Il primo corrisponde all’Io mentre il secondo al non Io, da questa determinazione dell’oggetto bisogna partire per arrivare alla vera natura oggettiva della filosofia.
Hegel, sostiene Feuerbach, non critica mai la realtà di fatto ma si preoccupa soltanto di comprenderla nella sua razionalità e quindi giustificarla. Meglio allora una ragione sensibile in grado di armonizzarsi con le ragioni del cuore, con l’uomo concreto, con le sue esigenze di felicità e con la capacità di patire.

Pensare la vitaTutto chiaro? Per i partecipanti sì, compreso chi non è filosofo per studi o professione. Eugenio, studente di informatica, conferma che ‘Pensare la vita’ è alla portata di tutti: “Seppur studiando una materia lontana anni luce, so che la filosofia è colonna portante di ogni cosa. Viviamo in un mondo dove la tecnologia apparentemente ci avvicina per poi dividerci ancor di più e lasciarci soli con noi stessi.  L’unico modo a mio avviso per ricongiungere le persone è attraverso l’arte più antica e bella del mondo: la filosofia”.

L’ equilibrio tra il pensiero filosofico più profondo, e per questo più difficile da comprendere, e la curiosità di chi si avvicina per la prima volta alla rassegna sta nelle capacità del moderatore: “Presenta gli ospiti al pubblico – spiega Lavinia Pesci, professoressa di Filosofia al Liceo classico Maria Luigia e moderatrice nelle due passate edizioni – e poi li incalzo con alcune domande attraverso le quali emerge la propria chiave di lettura sull’argomento. Finite le tesi degli ospiti è bello coinvolgere il pubblico spronandolo a far le proprie domande partendo da quelle generali che danno senso a tutta la rassegna. Ricordo la grandissima partecipazione quando ci fu Silvia Veggetti, psicoterapeuta che raccontava il senso della felicità.”
“Per dirla alla maniera di Feuerbach – prosegue – la vita è anarchica, irrequieta e irregolare: la filosofia non dev’essere solo un assoggettamento del pensiero.”

I prossimi incontri della rassegna, fino al 20 aprile, saranno centrati su Società del sentire e conformismo emozionale, Ragione ed emozioni nella fede, La musica come linguaggio del cuore e della mente, Etica del piacere ed etica della virtù, La ragione appassionata, Passioni e legami sociali.

 

di Gioacchino Di Giorgi, Stefano Frungillo, Marilina Leggieri

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