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Dal 9 febbraio é disponibile su Netflix la prima parte della quarta stagione di una delle serie tv più popolari della piattaforma con una nuova trama, nuova città e nuova ossessione: You.

Joe Goldberg (Penn Badgley), tra i più amati serial killer del piccolo schermo, cambia ancora vita, città e nome. Jonathan Moore è il suo nuovo alter ego, vive a Londra ed è riuscito ad ottenere una cattedra nel corso universitario sugli iconoclasti americani del racconto. Dopo essersi lasciato alle spalle Love e il piccolo Henry, parte alla ricerca di Marienne tra Parigi e Londra.  Si stabilisce a South Kensington, dove inizia a lavorare ed entra a far parte di una cerchia di giovani aristocratici amanti degli eccessi. Tra atmosfere intellettuali e locali, tra droghe ed alcool, si ritrova come catapultato in un romanzo di Agatha Christie ed incappa ancora una volta in una serie di omicidi. Questa volta però ad uccidere non è lui. Inizia così una corsa, in stile Poirot, alla ricerca perenne e ossessiva del “killer dei ricchi” che lo perseguita e che spietatamente fa piazza pulita delle sue nuove conoscenze all’interno del gruppo.

Il passato torna presente

La quarta stagione ha un ritmo veloce e incalzante, tra omicidi, gite fuori porta e pedinamenti. Riprende elementi stilistici e caratteristiche tipici della prima stagione: le melodie in sottofondo, una palette di colori sui toni scuri del marrone e del grigio, l’ambiente universitario, la presentazione dei nuovi personaggi attraverso una ricerca online e gli sguardi rubati da una finestra senza tenda e l’altra.

La letteratura ancora una volta resta il filo conduttore sempre presente in ogni episodio, come in tutte le stagioni precedenti.

Questo nuovo ciclo di stalking e omicidi tiene alta l’attenzione, ma spesso ci si ritrova davanti a una trama eccessivamente inverosimile, ripetitiva e che rischia di stancare eccessivamente lo sguardo dello spettatore.

Ancora una volta Penn Badgley interpreta il ruolo dell’outsider introverso, si ritrova improvvisamente a frequentare un gruppo di ricchi e insensibili rampolli dell’alta borghesia. Jonathan, o Joe (proprio come Dan Humphrey in Gossip Girl), cerca di combattere una società ipocrita e superficiale. Con i suoi outfit a basso costo, non si vergogna di mostrarsi per quello che è, diverso in tutto e per tutto rispetto all’ambiente elitario londinese in cui viene catapultato.

Il rinnovo del cast, tra alti e bassi

Un cast decisamente rinnovato rispetto la stagione precedente dato il cambio di ambientazione dagli Stati Uniti a Londra. A Penn Badgley e Tati Gabrielle (Marienne), dalla stagione precedente, si uniscono molti attori, alcuni già noti al pubblico di Netflix, altri meno. Spicca, tra gli altri, la performance di Amy-Leigh Hickman (Nadia) che interpreta una giovane studentessa e aspirante scrittrice dal carattere sagace e intraprendente, un punto di riferimento che terrà il protagonista con i piedi per terra e che lo aiuterà a risolvere il mistero in cui si troverà coinvolto. Altra interpretazione degna di attenzione è quella di Ed Speelers (Rhys), un ricco scrittore che si è fatto da solo, con cui Joe si immedesima sin da subito, date le umili origini di entrambi.

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A differenza di queste poche eccezioni è un rinnovo attoriale che lascia con l’amaro in bocca e che non riesce a recuperare l’assenza di Love (Victoria Pedretti), uno dei personaggi più azzeccati e volutamente eccessivi delle stagioni precedenti.

Nonostante buona parte del cast non convinca fino in fondo, You funziona, soprattutto grazie alla performance di Penn Badgley e al magnetismo sfacciato che dona al suo personaggio.

Gli ultimi episodi della stagione debutteranno sulla piattaforma a partire dal 9 marzo, a un mese esatto dall’uscita dei primi 5. Netflix, decide così, di creare una certa attesa e aspettativa per la conclusione della stagione.

C’è molta attesa per la seconda parte della serie, che promette di sciogliere il nodo narrativo pieno di mistero che si è venuto a creare nella prima parte.

di Laura Meligeni