SOStudenti- Cosa sapere prima di accettare un contratto di telefonia e internet

Dalla registrazione telefonica valida come un contratto ai costi che riguardano l'attivazione e la disattivazione dei servizi, sottoscrivere un contratto con un gestore non è semplice come si crede. Lorena Frati di Confconsumatori Parma ci aiuta a fare chiarezza

L’attivazione di un contratto di telefonia è una delle tante difficoltà in cui può incappare uno studente, soprattutto fuorisede. Contratti che spesso possono avere termini complicati e che possono anche nascondere soprese poco gradevoli. Per questo motivo, ancora una volta, Confconsumatori Parma ci aiuta a individuare gli elementi a cui prestare attenzione quando si vuole richiedere un servizio di telecomunicazione o internet.

Ne parliamo con Lorena Frati, esperta di Confconsumatori in materia.

È comune pensare che l’attivazione di un contratto di telefonia sia semplice e indolore, ma spesso non è così. – commenta Frati – Innanzitutto, è necessario tenere a mente che la registrazione telefonica del consenso è pari a un contratto valido a tutti gli effetti. Quindi stiamo attenti a quello che diciamo al telefono”. Ma Frati sottolinea anche che “solo la parte dei consensi viene registrata, mentre non accade lo stesso per tutta la conversazione precedente, nella quale mi vengono spiegate le tariffe e i costi”.

Contratto di telefonia

Secondo Lorena Frati è importante considerare alcuni elementi fondamentali:

  • La registrazione telefonica è valida, ed è un contratto a tutti gli effetti.
  • In caso di attivazione di contratto non richiesto, al momento della ricezione del modulo del consenso o della prima fattura l’utente ha sempre facoltà di contestare tramite comunicazione scritta.
  • È importante stare attenti a una serie di costi, presenti sui fogli informativi, in cui posso incorrere al momento dell’attivazione di un contratto: “Costi di cui talvolta si viene a conoscenza solo quando si decide di cambiare gestore“.
  • Se il contratto prevede la proroga automatica alla scadenza, dopo tale proroga l’utente finale ha il diritto di recedere in qualsiasi momento con un preavviso di 30 giorni e senza dover pagare alcuna penale né costi di disattivazione, eccetto quelli addebitati per la ricezione del servizio durante il periodo di preavviso.
  • Spesso il costo che viene proposto durante un colloquio telefonico o anche quando si naviga su Internet per cercare un’offerta telefonica, è un costo promozionale dalla durata limitata (12 o 24 mesi generalmente). Bisogna verificare sempre la durata dell’offerta e il costo dell’abbonamento allo scadere dell’offerta stessa, compresi gli eventuali costi rateizzati (es. costo dell’abbonamento + eventuale costo di attivazione + rate modem o altri costi annessi + eventuali costi di spedizione se si riceve la fattura cartacea).

Costi di attivazione, disattivazione e rateizzazioni degli apparati

Ci sono diverse tipologie di costi aggiuntivi:

  • Eventuali costi di attivazione/o altri costi rateizzati. In questo caso, è importante verificare sempre sul contratto se ci sono dei costi di attivazione. “Questi costi, di solito, sono rateizzati o spalmati sull’abbonamento. Sono dovuti anche se disdico prima dei 24 mesi, in quanto l’attivazione si paga a prescindere” spiega Frati.
  • Costi di disattivazione/recesso anticipato: la norma prevede che i gestori di telefonia possano applicare costi di disattivazione e/o recesso anticipato: “I costi di disattivazione sono costi una tantum applicabili nel momento in cui chiudo il contratto o migro ad altro gestore e non possono superare la media del costo mensile dell’abbonamento, per esempio se si pagano 35 euro al mese di media, il gestore non può far pagare un costo di disattivazione maggiore” spiega l’esperta di Confconsumatori. I costi di recesso anticipato/restituzione sconti sono costi applicabili quando si cambia gestore prima della scadenza dell’offerta contrattuale (non più di 24 mesi per legge). La restituzione degli sconti dovrà essere equa e proporzionata al valore del contratto e alla durata residua della promozione. Questo significa che agli utenti non potrà essere richiesta la restituzione integrale degli sconti goduti”, aggiunge Lorena Frati, che precisa: “sui fogli informativi del contratto è necessario indicare i costi previsti per ogni mese di validità del contratto”.
  • Costi per la rateizzazione di eventuali apparati (es. modem). In questo caso, spiega Frati: “bisogna sempre verificare se il contratto al quale abbiamo scelto di aderire prevede l’acquisto di un apparato, come il modem per il servizio Internet/Wi-Fi, il telefono mobile o altri apparecchi per la ricezione di servizi TV e simili. Se nel contratto era previsto che ci fossero apparati in conto vendita, questi sono di proprietà dell’utente il quale, se deciderà di disdire anticipatamente il contratto, dovrà continuare a pagare le rate residue dei beni e dei servizi“. Frati sottolinea che è importante verificare se il modem consegnato sia a pagamento e quanto costi, aggiungendo che ogni gestore deve prevedere anche offerte commerciali senza la vendita di modem.

In conclusione Frati evidenzia: “Se non è possibile verificare questi costi perché ho accettato telefonicamente e non ricordo bene cosa mi è stato detto o non mi sono stati spiegati, è meglio contestare subito il contratto”. Bisogna quindi verificare i costi addebitati, compresa la denominazione dell’offerta in modo da controllare che sia tutto come previsto. “Vista la complessità di tutti i costi connessi alla linea telefonica, la cosa migliore da fare, se non ho capito bene cosa mi viene proposto, è non accettare la proposta telefonica e riservarmi di verificare sul sito internet del gestore le condizioni economiche dell’offerta, compresi i costi di chiusura, eventuali costi di attivazione, costi modem, etc.” conclude l’esperta.

Spesso ci si trova impreparati davanti a questo tipo di situazioni, ma con questa guida firmare un contratto di telefonia sarà un po’ più facile.

di Gabriele Scarcia

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