SOStudenti – Come stipulare un contratto di fornitura di acqua, energia e gas

Insieme a Francesca Campanini, responsabile dello sportello Energia: diritti a viva voce di Confconsumatori Parma, scopriamo la differenza tra mercato libero e tutelato, il ruolo dell'Autorità ARERA e la differenza tra tariffe biorarie o monorarie

“Conoscere la differenza tra il mercato libero e il mercato tutelato, sapere come leggere una bolletta, conoscere i passaggi da compiere per la chiusura di un contratto o la sua voltura, sapere cosa voglio da una nuova offerta, conoscere i propri diritti, ma soprattutto i propri doveri sono la base per gestire in sicurezza e con semplicità le utenze domestiche” spiega Francesca Campanini, responsabile dello sportello sportello Energia: diritti a viva voce di Confconsumatori Parma, che ci aiuterà a far luce sui principali dubbi e problemi che emergono relativamente all’argomento bollette.

“Innanzitutto, è necessario fare una distinzione tra contratto di energia (luce e/o gas) e servizio idrico – precisa Campanini – Al momento, infatti, solo la fornitura di luce e gas è anche nel mercato libero, pertanto solo per i contratti di luce e gas si può scegliere il fornitore che si desidera. Per la fornitura di acqua, invece, il servizio, all’interno di un Comune, è erogato da un solo gestore che, dunque, non si può scegliere”.

Mercato libero o tutelato?

Molto diversa invece è la situazione nel mercato libero, dove “il consumatore può scegliere il gestore che desidera in qualsiasi Comune di residenza. Dovrà sottoscrivere un contratto di fornitura e un’offerta commerciale nella quale sono stabiliti i prezzi della materia prima, eventuali sconti, eventuali servizi aggiuntivi, etc… Questa offerta ha però una scadenza alla fine della quale la stessa andrà rimodulata”.

A questo punto toccherà al consumatore scegliere l’offerta più adatta a sé. Gli elementi da tenere in conto quando si prende questo tipo di decisione sono pochi ma importanti. É necessario avere ben presenti le caratteristiche che noi desideriamo per il servizio. Basta porsi domande come: “Desidero un prezzo fisso o uno variabile? Voglio pagare con il classico bollettino o avere la domiciliazione? Ho necessità che le fatture arrivino in forma cartacea o dematerializzata? Per la fornitura di luce, mi servirà un prezzo monorario o diversificato in fasce?”.

In seguito si potrà decidere in base al prezzo e ai servizi che verranno offerti dal gestore. “Per esempio, a parità di condizioni contrattuali e costo della materia prima, posso valutare di optare per questo o quel venditore in base a sconti offerti o a servizi aggiuntivi come la fornitura di lampadine a led o monopattini elettrici a rate, o servizi di pulizia della caldaia” spiega Campanini, aggiungendo che proprio questo tipo di offerte, non essendo necessariamente utili, possono portarci a scartare un’offerta rispetto a un’altra. “Se l’offerta “Y” prevede anche una assicurazione sulla casa e io non ne ho già una, ma ritengo utile e vantaggioso averne una, questa offerta farà al caso mio. Ovviamente sarà necessario informarsi prima delle clausole di questa assicurazione”.

Qual è dunque la scelta migliore? Mentre il mercato tutelato le condizioni contrattuali ed economiche vengono decise dall’Autorità ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), ricordando che il costo della materia prima varia e si basa sul suo costo sul mercato all’ingrosso. Nel mercato libero, invece, il gestore formula sia le condizioni contrattuali (come per esempio rateizzazione, tempi di emissione fattura, etc.) che il prezzo, rispettando i limiti di ARERA. “I venditori quindi – spiega Campanini – predispongono una serie di offerte nelle quali, per andare incontro alle esigenze di tutti i clienti, propongono soluzioni differenti. Tra queste, dunque, noi possiamo scegliere quella che si adatta meglio alle nostre esigenze e, conseguentemente, la tutela arriva dalla nostra scelta consapevole“.

Autorità ARERA

“L’Autorità ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) svolge attività di regolazione e controllo nei settori dell’energia elettrica, del gas naturale, dei servizi idrici, del ciclo dei rifiuti e del telecalore – spiega la responsabile dello sportello sportello Energia: diritti a viva voce di Confconsumatori Parma – Attraverso numerose delibere, tra cui il cosiddetto TIF (testo nel quale compaiono le disposizioni inerenti alla fatturazione luce, gas e sistema idrico) l’Autorità regola infatti le tempistiche di emissione delle fatture, la ricezione delle autoletture, utilizzo delle letture, i dati e le informazioni da inserire in bolletta“.

Le spese sono rese trasparenti, ma questo porta spesso all’emissione di fatture che non sono facilmente comprensibili per chi non è solito verificare queste ultime. Ci sono quattro voci di spesa spiega Campanini:

  • Spesa per la materia energia
  • Spesa per il trasporto e la gestione del contatore
  • Spesa per oneri di sistema
  • Imposte

Attraverso queste voci vengono pagate dai consumatori sia le materia prime che la manutenzione delle infrastrutture che permettono all’energia di arrivare nelle nostre case. Questi però, sono costi fissi, decisi dal gestore, ma seguendo sempre le indicazioni dell’ARERA. L’unica voce di spesa che il gestore del mercato libero può stabilire è quella relativa alla materia prima (anche se una piccola quota fissa è presente anche in questa voce).

“Sempre l’Autorità, tramite il Codice di Condotta Commerciale, regola e stabilisce quali sono le informazioni che il cliente deve ricevere prima della stipula contrattuale. Tra queste ci sono proprio i costi, che devono essere chiaramente specificati, fin dalla trattazione dell’offerta. Il venditore deve infatti fornire, tra le altre, le indicazioni economiche di fornitura del servizio, la durata dell’offerta e una “scheda di confrontabilità della spesa” che ci permette di sapere quale sarebbe la spesa media annuale se sottoscrivessi quell’offerta. Possiamo quindi dire che non ci sono costi nascosti per la fornitura di luce e gas, basta fare attenzione a cosa è scritto nelle condizioni economiche dell’offerta” spiega Campanini.

Tariffa monoraria o bioraria? É questo il dilemma

Questa scelta è molto importante, perché può portarci a un risparmio notevole sulla bolletta. “La scelta può essere fatta solo per la fornitura di luce – continua Campanini – Sappiamo che il nostro contatore (e di conseguenza la nostra bolletta) regista i consumi suddivisi per fasce orarie. La fascia F1 è quella per i consumi che si effettuano dalle 8 alle 18. Poi abbiamo la fascia F2 che comprende i consumi dalle 19 alle 22 e il sabato dalle 7 alle 22. La fascia 3 va dalle 23 alle 6 e tutta la domenica”.

Nel caso della tariffa bioraria si pagano le fasce F1, F2 ed F3 differenziate. F1 è la più costosa, essendo la fascia con la maggior richiesta e automaticamente la maggior spesa di produzione. Il costo di F2 ed F3 è sempre uguale ed è inferiore a quello di F1.

La tariffa bioraria era stata pensata per disincentivare l’utilizzo dell’energia durante il giorno per cercare di ridurre la produzione e, di conseguenza, anche il costo. Successivamente è nata anche una tariffa monoraria, secondo la quale si paga lo stesso prezzo in tutte le ore del giorno e della settimana. Questo costo è, indicativamente, una media tra il costo di F1 e F2+F3″.

Per chi è in casa tutto il giorno e utilizza maggiormente gli elettrodomestici nelle ore tra le 8 e le 18 converrà una tariffa monoraria. Al contrario, chi è fuori casa durante la giornata e utilizza prevalentemente gli elettrodomestici la sera o nei fine settimana dovrà prediligere una tariffa bioraria perché utilizza la corrente elettrica nei momenti in cui cosa meno con tale tariffa”.

Molto spesso si parla di come la scuola dovrebbe fornire informazioni riguardanti i problemi principali della vita quotidiana di un adulto, le bollette sono una di queste. Pur essendo un argomento complicato, grazie alla guida di Confconsumatori da oggi riuscirete a individuare con più facilità quale offerta può essere più conveniente e potrete ricordare a cosa fare attenzione quando si stipula un contratto per la fornitura di acqua, energia e gas.

di Gabriele Scarcia

Scrivi un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*