L’entusiasmo non basta: Zebre pronte a cambiare città?

BANDO IN ARRIVO? IL PRESIDENTE BERNABO': "SIAMO UNA RISORSA PER PARMA"

Zebre in azionePeriodo nero per lo sport a Parma. Dopo il calcio, anche il futuro della palla ovale è sul filo del rasoio, considerate le sempre più insistenti voci di una probabile vendita delle Zebre, squadra vanto di un’ intera città, composta dai migliori giocatori del campionato italiano e della Nazionale di rugby.

NON C’E’ PIU’ TEMPO –  Eppure Mario Spotti, presidente del Comitato Regionale di Rugby, mette subito a tacere queste false notizie, affermando che non si tratta di una vendita. La questione è molto delicata. “Quando sono sorte le Zebre -spiega- la Federazione Italiana Rugby, per non perdere una squadra nelle coppe europee, ha deciso di costituire una società per 3 anni. Il termine ultimo sta per scadere, ma gli sponsor che rilevassero la squadra non sono ancora stati trovati”.

L’ENTUSIASMO AUMENTA MA I PROBLEMI RESTANO – Le tensioni sono molte: in primis le dimissioni dell’allenatore Andrea Cavinato e del ds Roberto Manghi, dopo un litigio burrascoso che li ha visti protagonisti, con tanto di conseguente corsa al pronto soccorso. Si parla addirittura di un eventuale spostamento della squadra da Parma ed è inutile dire che, se ciò dovesse avvenire, sarebbe una grande perdita per la città. Proprio ora che, come ha dichiarato Mauro Bergamasco in un’intervista rilasciata a ParmAteneo, “le cose stanno cambiando, sugli spalti si sente urlare ‘Forza Zebre!’ e c’è una presenza attiva”.

“Da questo punto di vista la società sta facendo uno sforzo per far capire che le Zebre non sono una cosa in più, ma una squadra di tutti, per tutti e per Parma“. Ed è vero, perché la società è riuscita ad avvicinare un numero sempre maggiore di appassionati e non, grazie alle tante iniziative, agevolazioni, soprattutto per i giovani che si sono trasformati in tifosi sempre più fedeli ad ogni partita. Si desume quindi che non bastano volontà ed entusiasmo, ma c’è bisogno soprattutto della materia prima: i soldi.

Zebre rugbySE I PRIVATI PARMIGIANI… –  Le Zebre, infatti, “sono una franchigia federale gestita direttamente dalla Federazione”, come specifica il presidente Pier Luigi Bernabò. “L’intento era che diventasse una squadra privata come lo è Treviso. Da 3 anni, ormai, la Federazione si occupa del contributo e della parte eccedente; ora è arrivata ad un punto in cui è difficile pensare di poter portare avanti la squadra”. Per questi motivi economici, la Fir sta cercando privati nella zona di Parma interessati a rilevare le Zebre: se entro il 16 marzo nessuno si farà avanti, verrà presentato un bando, come stabilito dal Consiglio Federale. In questo caso, la squadra potrebbe anche cambiare città.

Le polemiche sono già scoppiate sui social e sui blog dei tifosi, ma anche i giornali non si fanno scappare l’occasione di insinuare un trasferimento a Calvisano, ‘a casa’ del presidente federale. “Escludo che la franchigia si sposti lì – afferma Bernabò – perchè proprio Alfredo Gavazzi, fondatore, giocatore e poi dirigente del Rugby Calvisano, ha fatto presente che la sua società non parteciperà al bando”.

Le critiche però continuano a tenere banco. Cosa ne sarà della Cittadella del Rugby dopo tutti i soldi spesi per ristrutturarla? Se le Zebre dovessero trasferirsi, Parma perderebbe solo la sua squadra o c’è di più? Anche in questo caso arriva la risposta rassicurante del presidente Bernabò: “Parma è la città ideale, si trova in un’ottima posizione, ha l’impianto e la struttura giusta. Il progetto delle Zebre è sicuramente da portare avanti e -conclude- siamo in pienissima attività. I giocatori sanno perfettamente qual è la situazione, ma non hanno perso l’entusiasmo e la voglia di giocare. Il club è solo una risorsa per Parma e al di là di tutto, questa squadra è un valore che va difeso da parte della città e dalla Federazione. Faremo di tutto per metterci sulla giusta direzione il primo possibile”.

 

di Mariasilvia Como, Luisa Di Capua e Francesca Ponchielli

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