SOStudenti – Cos’è la Tari e come fare la raccolta differenziata correttamente?

Si sente spesso parlare di questa tassa, ma difficilmente si conosce la sua struttura e il suo funzionamento. Scopriamo questo e altri importanti dettagli con Francesca Campanini e Confconsumatori Parma

Nelle scorse settimane abbiamo scoperto tutte le problematiche che gli universitari incontrato relativamente a forniture di gas, energia e acqua. Dopo aver chiarito tutti i dubbi riguardanti il mondo delle bollette, come le autoletture e la suddivisione dell’ammontare delle fatture dei coinquilini, ci spostiamo sulla questione TARI. Lo facciamo ancora una volta con Francesca Campanini, responsabile dello sportello Energia: diritti a viva voce di Confconsumatori Parma.

Campanini spiega che la Tari è il tributo destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Essa viene pagata da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo, locali o aree scoperte che possono produrre rifiuti. Questo tributo è suddiviso in due rate annuali, ma è importante attenersi alle regole della raccolta differenziata, per evitare multe salate.

Essendo i sistemi di differenziazione e smaltimento diversi, anche le regole della raccolta cambieranno da Comune a Comune. Una utile guida per Parma e provincia è il Rifiutologo.

Com’è strutturata la tari?

“La Tari si compone di quattro parti: la quota fissa semestrale (basata sulla superficie dell’immobile) e la quota variabile (basata sul numero dei componenti del nucleo familiare), più altri due elementi: una riduzione percentuale sulla quota variabile prevista dall’introduzione del sistema di calcolo puntuale; una quota variabile basata sul numero di vuotature minime previste per il residuo” spiega Campanini.

All’utente vengono quindi addebitate un numero minimo di vuotature del bidoncino del rifiuto residuo. Se questo limite non viene superato, l’utente ottiene il massimo risparmio, altrimenti, le vuotature aggiuntive vengono addebitate nella bolletta dell’anno successivo. Il numero delle vuotature minime varia in base alla grandezza del nucleo familiare e del sacco/bidoncino.

“Con un solo componente del nucleo familiare per i contenitori da 40 litri il numero di vuotature è 9, per quello da 120 litri è di 3. Con due componenti, per contenitori da 40 litri il numero di vuotature è di 15, per contenitori da 120 litri è di 5, ecc.” spiega Campanini, che aggiunge: “Il costo di ogni vuotatura, oltre a quelle base già comprese, è di circa 1,40 euro per contenitori da 40 litri e di circa 4,20 euro per contenitori da 120 litri”.

Con i sacchi il sistema è analogo: “per un componente il numero minimo di vuotature è di 18, per due componenti è di 30, per tre componenti è di 42, per quattro sale a 54, per più di 5 si va a 66. Il costo vuotature per ogni sacco è di circa 0,70 euro per ogni sacco bianco da 40 litri oltre a quelle base già addebitate” spiega Francesca Campanini, che conclude consigliando di scaricare la Carta dei Servizi Gestione Rifiuti del Comune di Parma.

Se non sapevate dell’esistenza della tari o non ne conoscevate l’importanza, adesso avete una guida che vi potrà aiutare nell’effettuare la raccolta differenziata correttamente, rispettando il nostro pianeta e chi lo abita.

di Gabriele Scarcia

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