Donne che hanno rivoluzionato la Fisica: Sau Lan Wu, Maria Goeppert-Mayer, Lise Meiner

Altre tre protagoniste della storia delle scienze. Tre scienziate che hanno lasciato la loro indimenticabile impronta

In questo articolo si torna a parlare di fisica e di quanto le donne siano state fondamentali nel processo di sviluppo, ricerca, scoperta e cambiamenti all’interno di questa branca delle scienze.

In un articolo precedente si erano parlato di tre scienziate: Gianotti, Johnson e Noether che hanno lasciato e stanno lasciando un’impronta indelebile nella scienza. In questo articolo si analizzeranno altre tre figure di spicco nello scenario della fisica: Sau Lan Wu, Maria Goeppert-Mayer, Lise Meiner.

Sau Lan Wu è nata negli anni 40, l’anno esatto non si conosce in quanto in quel periodo era in corso l’occupazione giapponese ad Hong Kong e molte informazioni sono state perdute. Sua madre era di umili origini, ma nonostante questo è riuscita a garantire ai figli un ottimo livello di istruzione. Non a caso per Sau Lan Wu è proprio a sua madre la sua prima eroina. Fu ispirata a studiare materie scientifiche dopo aver letto la biografia di Marie Curie. Da giovane, Sau Lan Wu, pur di riuscire a studiare e lasciare il paese, applicò a ben 50 college in America. Fu accettata al Vassar College e negli anni 60 si trasferì lontano dalla famiglia per inseguire i suoi sogni. Si diplomò col massimo dei voti e fu accettata al corso di fisica presso la prestigiosa Harvard University. Fu l’unica donna ammessa quell’anno. Subito dopo aver terminato il dottorato, Sau Lan Wu lavorò nei più grandi laboratori di fisica delle particelle del mondo tra cui DESY in Germania.

Il suo lavoro ha contribuito alla scoperta dei charm quark nel 1974. Fu poi a capo del team che scoprì i gluoni, la particella che lega tra loro i quarks. Ed infine fu parte di quella che è stata la più grande scoperta nel campo della fisica del nuovo millennio: l’Higgs Boson (2012). Con questi tre momenti di fondamentale importanza nella fisica, Sau Lan Wu ha portato a termine il suo più grande sogno: fare almeno tre nuove scoperte scientifiche. Tra i vari riconoscienti ha portato a casa il premio per la fisica delle alte energie e delle particelle dell’European Physics Society nel 1995. Sau Lan Wu continua ad insegnare e a far parte dei più grandi fisici che la storia ha conosciuto fino ad oggi.

Maria Goeppert-Mayer è un’altra importantissima fisica teorica che finalmente, nel 1963 è riuscita a spezzare quel filo invisibile che vede le donne scienziate vittime del cosiddetto effetto Matilda. Vinse infatti il Premio Nobel per la fisica per aver proposto il modello a guscio (shell) del nucleo atomico. Ma anche per lei, in quanto donna, le cose non erano tutte rose e fiore, anzi, lavorò gran parte della sua vita per retribuzioni misere se non addirittura assenti del tutto.

Nacque in Germania nel 1906 e morì in California nel 1972. Si trasferì in America assieme al marito quando questo ottenne un posto di lavoro all’Università Johns Hopkins. La coppia sperava che un cambiamento di nazione avrebbe agevolato anche Maria a trovare presto un’occupazione accademica. Le cose non andarono così a causa della Grande Depressione che al contrario, rendeva le possibilità di lavoro ancora più scarse. Riuscì ad entrare nell’Università dove il marito lavorava, ma non fu pagata per ben 9 anni. In quel periodo pubblicò vari documenti relativi alla fisica e alla chimica. Collaborò alla stesura del libro Statistical Mechanics. Suo marito perse il posto di lavoro, ma trovò presto un’altra occupazione alla Columbia University, lasciando a Maria il ruolo a cui molte donne si sono dovute ritrovare a causa della società patriarcale: la moglie del professore, appellativo che le fu attribuito per anni. Essere considerata come una scienziata era quasi impensabile. Ma Maria non demorse. Durante la seconda guerra mondiale il governo americano notò il suo talento e fu presa per guidare un piccolo gruppo che si occupava di collaborare alla creazione della bomba atomica. Dopo la guerra iniziò a lavorare sugli isotopi presso il Laboratorio Nazionale di Argonne mentre portava avanti anche il mestiere di insegnante all’Università di Chicago.

Fu soprannominata Onion Madonna in quanto il suo diagramma dei “numeri magici”, che spiegava il comportamento degli isotopi all’interno del nucleo, aveva somiglianza con una cipolla. La sua prova per questa “conchiglia nucleare” le valse un lavoro full time presso la Columbia University nel 1960 e il Nobel tre anni dopo.

Maria è rimasta la seconda ed l’ultima donna ad aver vinto un Nober per la fisica fino al 2018, quando fu il momento di Donna Strickland.

Lise Meiner diversamente da Maria Goeppert-Mayer è tra le scienziate che avrebbe dovuto vincere un nobel per la fisica. Nacque sul finire del diciannovesimo secolo a Vienna, in una felice famiglia ebrea. Il suo sogno era studiare materie scientifiche, ma già da ragazzina sapeva che per poter avverare quel sogno avrebbe dovuto lottare contro i pregiudizi di genere. Nonostante questo, nel 1907, dopo aver ottenuto un dottorato di ricerca, si trasferì a Berlino presso l’istituto di chimica. Lì avvenne l’incontro con Otto Hahn che divenne suo collaboratore per il resto della sua carriera. In realtà Lise fu “personale non pagato di Hahn”. Fu la Meiner a denunciare il fatto che nell’università non c’erano bagni riservati alla donne e che a lei non era concesso di entrare dai portoni principali bensì dalla porta di servizio (divieto annullato nel 1909). Lavorò al suo progetto con Hahn in un seminterrato mal illuminato.

Nel 1933 a causa dell’atmosfera ancora bellica tra le due guerre, le fu ritirato il premesso d’insegnamento in quanto ebrea e poco dopo fu costretta a fuggire in Svezia. Non lasciò mai il suo lavoro. Infatti lei e Otto Hahn si scambiavano frequenti lettere per poter portare avanti il loro lavoro.

Nel dicembre del 1938 in una delle lettere Hahn le raccontò di uno strano fenomeno che aveva scoperto e cha lasciò di stucco anche Lise. Fu lei però a capire che non stavano creando nuovi elementi, ma il loro lavoro stava provocando un allungamento del nucleo di un atomo e il rilascio di energia. A migliaia di km di distanza, dunque, la scienziata scoprì la scissione nucleare: la reazione nucleare che rilascia energia nucleare.

Nonostante il ruolo essenziale di Lise svolto in questa scoperta, il Premio Nobel per la chimica fu attribuito solo al suo collega Otto Hahn nel 1944

Nonostante questo però Lise Meiner ricevette vari altri premi e conobbe personalità della scienza che hanno fatto a loro volta la storia della fisica. Albert Einstein per esempio la definì la Marie Curie tedesca. In suo onore è stato chiamato un elemento chimico: il Meitnerio.

di Fabiola Cacciatore

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