Perché si parla così tanto di Nicolò Fagioli

Il centrocampista della Juventus è al centro di uno scandalo scommesse illegali che lo vede protagonista insieme ad altri big del calcio italiano

Fonte della foto: Ansa

Nelle settimane passate su giornali, televisioni e social media l’argomento più discusso è stato il cosiddetto “Caso betting” riguardante Nicolò Fagioli, reo di avere scommesso illegalmente su partite di calcio ed eventi sportivi. Il centrocampista classe 2001, però, non è l’unico ad essere indagato dalla procura di Torino: col passare dei giorni sono emersi, infatti, altri nomi come quello di Nicolò Zaniolo (Aston Villa) e Sandro Tonali (Newcastle). Ma cosa è successo realmente e perché la cronaca sportiva non ha parlato d’altro per giorni? Facciamo chiarezza.

11 ottobre 2023

Nella mattina di mercoledì 11 ottobre, una tempesta si abbatte su Fagioli e sulla Juventus: “Nicolò Fagioli indagato dalla procura di Torino per scommesse illegalirecitano le prime pagine dei più noti quotidiani sportivi. Il calciatore è stato accusato di avere scommesso su piattaforme illegali una cifra stimata attorno ai tre milioni di euro complessivi.

Tra la diffusa incredulità generale, arriva la conferma – dopo poche ore – da parte della sua stessa difesa, che opta insieme al bianconero per la via dell’autodenuncia, al fine di ottenere uno sconto di pena. L’inchiesta era stata aperta già nei mesi precedenti dalla PM di Torino Manuela Pedrotta, che indagava su un giro di scommesse illegali; secondo La Gazzetta dello Sport, proprio da questa indagine è emerso il nome del calciatore in forza alla Juventus.

I soldi e i debiti

Nelle prime dichiarazioni effettuate, Fagioli ha ammesso di aver mosso i primi passi nel mondo delle scommesse illegali tramite il collega Sandro Tonali il quale, durante il ritiro della nazionale italiana Under-21, gli consigliò siti illegali che permettono a chi scommette di agire nel buio (dato che i movimenti delle carte di credito non sono tracciabili). Il giocatore ammette: “Scommettevo per noia poi è diventata un ossessione”.

La situazione finanziaria del calciatore si complica gravemente – come si può leggere su Skytg24 – tanto che la madre, per impedirgli di prelevare soldi dal conto corrente, glielo blocca. Fagioli inizia, così, a chiedere in prestito soldi ai titolari delle piattaforme stesse; faticando a saldare i debiti non esitano ad arrivare le prime minacce “se non paghi ti spezziamo le gambe”.

Il bianconero finisce per chiedere prestiti a suoi compagni di squadra come ad esempio Federico Gatti, difensore della Juventus (secondo quanto dichiarato, Fagioli deve al difensore juventino ancora quaranta mila euro) e Radu Dragusin, gravitato alla Juventus dal 2018 al 2021; la motivazione ufficiale per i compagni di squadra è l’acquisto di Rolex per i quali non può prelevare contanti diretti causa conto bancario bloccato. La verità dei fatti è che tramite i soldi prestategli saldava i debiti accumulati, spesso comprando dei Rolex in una gioielleria di Milano.

Sentenza e riabilitazione

Dopo la bufera, Fagioli è tornato a parlare ai suoi fan tramite storie sul suo profilo Instagram mercoledì 17 ottobre, scusandosi pubblicamente per le azioni compiute e promettendo delle verità suo conto; il giorno dopo cancella lui stesso il suo profilo.

Nella giornata di giovedì 19 ottobre la FIGC gli comunica la squalifica di 12 mesi: avendo scommesso (anche) su partite di calcio, il centrocampista ha, infatti, violato l’art. 24 del Codice di Giustizia Sportiva. Grazie al patteggiamento la squalifica è stata ridotta e lo juventino dovrà versare 12.500€ di ammenda; complessivamente, il giocatore starà lontano dai campi di 12 mesi, 5 dei quali dedicati alla cura della ludopatia mediante un ciclo di incontri.

Lo juventino inoltre sarà testimonial per la lotta contro la ludopatia, così è stato patteggiato. Il piacentino dovrebbe rivedere il terreno di gioco il 19 maggio 2024, all’alba dell’ultima giornata valida per il campionato di serie A.

Destino diverso per Sandro Tonali, la squalifica è entrata in vigore nella giornata di sabato 27 ottobre e prevede – come riportato da Skysport – che l’ex Milan debba pagare un’ammenda di 20.000€ e una squalifica per un totale complessivo di 18 mesi, 8 dei quali dovrà partecipare, come Fagioli, ad un piano terapeutico per curare la ludopatia. Una pena più lunga visto che Sandro Tonali ha ammesso di avere scommesso anche sulla sua ex squadra, il Milan, a differenza di Fagioli che – stando alle dichiarazioni – non ha mai scommesso né sulla Juventus né sulla Cremonese. Nicolò Zaniolo, invece, continua ad affermare di non avere mai scommesso sul calcio.

di Nicolò Orsi

1 Commento su Perché si parla così tanto di Nicolò Fagioli

  1. Articolo ben fatto!! Da notare la maestria con la quale l’autore si divincola nella scelta del lessico.

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