La Carta Giovani Nazionale: per un’Italia non ancora digitalizzata

Dal 2019 l'app IO viene utilizzata per agevolare i giovani europei attraverso sconti speciali e iniziative uniche. Perchè l'Italia è rimasta indietro su questo aspetto?

La Carta Giovani Nazionale fa parte del circuito EYCA (European Youth Card Association), una associazione che coinvolge 36 Paesi europei e oltre 7 milioni di giovani, consentendo loro di accedere a decine di migliaia di opportunità e agevolazioni in una chiave di reciprocità tra Paesi. Queste iniziative permettono ai giovani tra i 18 e i 30 anni di ottenere sconti e agevolazioni su attività che spaziano tra diversi ambiti: cultura, trasporti, ristorazione e alloggi, sia in Italia che nei paesi europei aderenti.

Per ottenerla basta scaricare l‘app IO (disponibile per tutti i dispositivi mobili) e, accedendo con Spid, verrà attivata automaticamente la Carta Giovani Nazionale. Appena aperta sui nostri smartphone, l’applicazione si presenta come “l’app dei servizi pubblici” e viene promossa come “un’anomalia positiva nel settore pubblico”. Ma al di là di queste auto celebrazioni, è davvero così efficiente?

L’app IO è stata lanciata come beta nel marzo 2019 ed era aperta solo ad alcuni utenti, in modo tale da ricevere un feedback. “Provando l’app, i cittadini hanno potuto comunicare con il team di sviluppo di IO, segnalando bug ed errori, ma soprattutto fornendo un feedback sul funzionamento, esprimendo pareri, commenti, critiche e suggerimenti costruttivi”, aveva dichiarato Matteo de Santi, capo della progettazione dell’app da Medium, una piattaforma di pubblicazione online creata dal cofondatore di Twitter, Evan Williams, nel 2012. L’app è stata poi ufficialmente rilasciata al pubblico nella primavera del 2020.

Come funziona e cosa non funziona

Una volta fatto l’accesso, ci si ritrova nella sezione “messaggi”, dove vengono pubblicati i più recenti aggiornamenti dell’app. In quanto a chiarezza, l’applicazione lascia molto a desiderare: non viene spiegato con esattezza il modo in cui richiedere i codici per ricevere questi famigerati sconti, che in realtà sono disponibili solo in determinate e molto specifiche condizioni.

Oltre alla poca trasparenza, ogni volta che l’utente deve uscire dall’app per seguire un link esterno, viene effettuato il logout in automatico, che non fa altro che rendere il ritorno all’app più macchinoso. Anche con una rete Wi-Fi stabile, i caricamenti sono molto lunghi e snervanti, non invogliano l’utente a fruire delle possibilità dell’applicazione, anzi incentivano l’uscita dalla stessa per metterla nel dimenticatoio o disinstallarla direttamente.

Una volta aperta una delle proposte, si può andare alla propria CGN, dalla quale poi è possibile scegliere se visualizzare le opportunità EYCA o quelle specifiche della CGN, quindi nazionali.

Se si prova a mettere a confronto gli elementi disponibili in un qualunque paese europeo con l’Italia, si possono identificare i primi problemi legati a questa iniziativa. È sufficiente andare sulla parte del sito dedicata all’Italia su EYCA, disponibile dall’app, selezionarla nell’elenco dei paesi e visionare tristemente la manciata di possibilità che il nostro paese offre – e solo per specifiche regioni.

Infatti, per ragioni non specificate, la quasi totalità delle offerte è riservata alla regione Lazio e Sardegna. Se, per esempio, volessi utilizzare uno degli sconti a Parma, non potrei, perché per il resto del paese sono riservate solo due discount, uno in Sardegna e un altro spendibile solo all’Hard Rock Cafè, che in Italia ha solo cinque sedi, rispettivamente: Roma, Venezia, Firenze, Milano e Verona. È possibile scorrere le varie pagine del sito all’interno della sezione dedicata al nostro paese, ma ciò che troviamo sono solo file corrotti, non completi e annunci non disponibili, come nelle foto qui sotto.

Le offerte dell’Italia e quelle dell’UE

Se invece selezioniamo un qualsiasi altro paese europeo e UK, scopriremo pagine e pagine di offerte, sconti, idee per passare il tempo o accrescere la nostra cultura. Persino un paese piccolo come Malta propone più sconti dell’Italia, che invece dovrebbe accogliere a braccia aperte offerte come questa.  

Se proviamo ad aprire una delle proposte della CGN, troviamo un vasto menù suddiviso in macro-argomenti. Prendiamo ad esempio quello dei trasporti, in particolare quello della micro-mobilità, cioè tutte quelle aziende che si occupano di sharing di mezzi di trasporto, quali monopattini e bici elettriche. Ci sono discount di aziende come Bird e Dott, che si occupano sì di mobilità sostenibile, ma a livello locale. A Parma, in giro per la città, qualcuno ha mai visto uno dei loro prodotti? Perché dovrei voler sottoscrivere un abbonamento, anche se con lo sconto del 15%, per dei monopattini che non sono in giro per la città?

O ancora, tornando nel menù delle proposte, spicca quello per la Cultura e Tempo Libero. Aprendolo, si possono trovare parecchie offerte per viaggi, sconti per psicoterapia online e cinema. Ha attirato la mia attenzione l’iniziativa di Dolomitimare, che è uno dei partner ufficiali della CGN, per favorire le opportunità di crescita personale e professionale nei settori turistici ed enogastronomici, culturali e ambientali. Organizza viaggi di pochi giorni che spaziano tra esperienze sportive e gastronomiche in luoghi scelti dall’associazione stessa.

Ecco, ora proviamo ad aprire una delle prime offerte: un bel viaggio sul lago di Santa Croce, in Veneto. La gita offre l’alloggio in un B&B, un’esperienza di apicoltura, di parapendio ed escursioni varie. Sembra bello, vero? Il viaggio è già organizzato, basta solo pagare.

Ebbene, se una persona fosse davvero interessata a fare parte di questo viaggio, basterebbe informarsi attraverso l’applicazione, decidendo le date e il gioco è fatto. E invece no. Perché dall’app è possibile solo scaricare il PDF della gita appena descritta, senza però fornire un numero di telefono, una mail, un’istruzione, anche vaga, di come fare per prenotare questa esperienza. E allora quale sarebbe il senso di inserire così tanti annunci, senza poi dare la possibilità di usufruirne?

La verità è che in Europa l’idea di facilitare ai giovani le possibilità di fruizione di eventi culturali è stata accolta a braccia aperte, mentre in Italia ciò non è accaduto. Sarebbe un’ottima possibilità per accrescere il settore terziario e quello del turismo, mentre invece le aziende italiane hanno parzialmente ignorato la proposta. Offerte come questa potrebbero essere un trampolino di lancio anche per le piccole imprese che si trovano sul nostro territorio, che magari vista la crisi economica e il rincaro dei prezzi, potrebbero giovare di entrate extra da parte dei giovani che scoprono anche le piccole realtà. Purtroppo in Italia iniziative come queste non vengono gestite bene e potrebbero essere sfruttate e organizzate meglio.

L’Italia ha ancora molta strada da fare per quanto riguarda la digitalizzazione e deve fare ancora molti passi in avanti per venire in contro ai giovani, disposti a usufruire delle diverse proposte, ma obbligati a scegliere offerte troppo specifiche, per bisogni non comuni e che non rientrano nei canoni della stragrande maggioranza della fascia d’età alla quale si rivolgono.

Facendo un breve sondaggio tra le mie conoscenze, pochissime persone conoscevano l’esistenza di questa applicazione, e tra quelli che la conoscevano, nessuno l’aveva scaricata e quindi ne usufruiva. Ma questo perché? Perché un’iniziativa che dovrebbe aiutare così tanti giovani non viene utilizzata? Probabilmente è perché non offre sconti abbastanza vantaggiosi e non è stata pubblicizzata in modo adeguato, vista la sua impopolarità.

di Irene Guastalla

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