“Meglio un morto in casa che un pisano all’uscio”

Lite per motivi di campanile tra due nonne all'ospedale Santa Chiara di Pisa, richiesto intervento della polizia. Quale altri rivalità di campanile sono presenti in Italia?

La nascita di un figlio dovrebbe essere sempre un momento di festa e di allegria per tutta la famiglia, ma c’è sempre l’eccezione alla regola. Giovedì 19 ottobre 2023 all’ospedale Santa Chiara di Pisa, nei corridoi del reparto di ostetricia, due nonne hanno avuto un’accesa discussione tale da far intervenire la polizia. I motivi principali della lite sono stati 2:

  • la madre della partoriente sosteneva fosse stata l’ultima ad essere stata informata della nascita della nipote
  • la nipote era nata Pisa, storica rivale di Livorno, paese natale della madre della partoriente

La lite dapprima verbale è successivamente sfociata in spintoni reciproci, la situazione ha allarmato il personale sanitario che prontamente ha chiamato la polizia per sedare la lite incorsa tra le due neo nonne. Secondo la ricostruzione dei poliziotti –come riporta Tgcom24– all’origine di tutto ci sarebbe un grosso malinteso.

La neo madre è originaria di Livorno mentre il padre della bambina di Pisa. La sera prima la donna aveva avvertito forti dolori ed è stata accompagnata, senza esitazione, dal compagno all’ospedale Santa Chiara di Pisa, dove i medici hanno optato di farla partorire tramite parto cesareo per proteggere la salute di mamma e figlia. Data la così imprevista situazione, la puerpera non aveva avvisato la madre sperando lo facesse la suocera, ma così non è avvenuto. Giunta all’ospedale ha subito espresso il suo dissenso per il luogo di nascita della nipote e ha avuto un’aspra lite con la consuocera anche per questa ragione, lite rapidamente placata grazie alle forze dell’ordine.

MA COS’È IL CAMPANILISMO?

La vicenda avvenuta recentemente a Pisa sottolinea quanto siano diffusi i cosiddetti “campanilismi” in Italia e quanto le persone ci diano importanza.Arrivati a questo punto la domanda sorge spontanea, cos’è il campanilismo? Secondo il vocabolario Treccani ” il campanilismo è l’attaccamento esagerato e gretto alle tradizioni e agli usi della propria città”.

Di rivalità tra campanili in Italia ce ne sono parecchie, in questo articolo abbiamo voluto prenderne in considerazione 3 tra le più note

PISA VS LIVORNO

Come avete dedotto dai paragrafi precedenti tra le due città non scorre buon sangue, ma siete a conoscenza del motivo? Come si può capire su its Tuscany, la rivalità ha radici profonde risalenti addirittura alla metà del sedicesimo secolo, quando Cosimo I de Medici decise di costruire un porto a Livorno con l’intento di renderla una realtà economica e commerciale importante a livello italiano. Una notizia tanto bella per Livorno, quanto brutta per Pisa, considerata all’epoca una delle più importanti repubbliche marinare, stava attraversando un periodo negativo e di recessione, dovuto alle battaglie che l’avevano impoverita. Per questo motivo la notizia del nuovo porto aveva allarmato e non poco Pisa che non poteva sopportare questo affronto così diretto. La rivalità tra le due città toscane è molto antica e duratura, un odio che dura da 5 secoli, celebre è la frase “meglio un morto in casa che un pisano all’uscio”.

BRESCIA VS BERGAMO

Un’altra rivalità molto sentita è quella tra Brescia e Bergamo, città divise da 56 km di strada ma unite da un odio reciproco. L’astio tra le le due città lombarde ha anch’esso radici molto profonde, addirittura all‘undicesimo secolo. Pare che la ragione principale sia stata il controllo delle acque da parte di Brescia , risorsa fondamentale per attività agricole, per la pesca e l’alimentazione dei mulini. Per questo motivo il pieno controllo da parte di Brescia delle sponde dell’Oglio fece storcere il naso ai Bergamaschi. Altre motivazioni sono delle battaglie avvenute nel passato, come la “Battaglia del Palosco” del 1156, una battaglia sanguinosa avvenuta a causa del possesso dei castelli del Volpino, Ceratello e Qualino in Valcamonica, oppure la bataglia del Rudiano nel 1191, detta della “Malamorte“. L‘antagonismo tra queste due città oltre che storico è anche calcistico, molto sentito dai tifosi è il derby tra Brescia e Atalanta. L’ultima volta che è stato disputato era il 2020, terminato con una schiacciante sconfitta per 6-2 per la Leonessa d’Italia, dominata dai rivali di sempre. Celebre è il derby del 2001, quando il Brescia rimontò l’Atalanta da 1-3 a 3-3, con il goal del pareggio siglato allo scadere dal “divin Codino” ,Roberto Baggio. Carlo Mazzone, all’ora allenatore del Brescia, era stato preso di mira dai tifosi avversari durante tutto l’arco della partita e “promise” alla tifoseria Atalantina di venire sotto il settore ospiti in caso di pareggio, celebre è la frase “se famo er 3 vengo sotto ‘a curva”, promessa prontamente mantenuta dal tecnico romano, che certamente non mancava di carattere e personalità.

PARMA VS REGGIO

Parma e Reggio, altro campanilismo molto sentito tra due città simbolo dell’Emilia-Romagna. Due città divise da 30 km e da un fiume, il fiume Enza che divide per tutta la lunghezza del suo percorso le città di Parma e Reggio-Emilia. Ancora una volta dobbiamo cercare nella storia meno recente i motivi dell’astio tra queste due città. Durante un momento non precisato del medioevo –come si può leggere su la guida di parma-, si è combattuta la “guerra del ponte” per prendere il possesso del fiume Enza. I parmigiani sostengono di avere massacrato i reggiani così tanto da avergli fatto venire la testa quadrata, mentre i reggiani sostengono di avere massacrato in egual modo i parmigiani, i quali però avrebbero avuto la testa tonda a causa dei pidocchi che ne avrebbero smussato gli angoli. Ma c’è qualcosa che unisce le due città? Il prodotto alimentare tra i più conosciuti e apprezzati, in Italia come all’estero, sua maestà il Parmigiano-Reggiano, l’unica cosa che riesce a mettere d’accordo “teste quadre” a “bagaloni”.

Di Nicolò Orsi

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