Black Friday e sconti online: come acquistare in sicurezza

Con l’avvicinarsi delle feste c’è chi si è già messo avanti con l’acquisto dei regali, approfittando degli sconti del Black Friday, oppure cercando offerte online. Spesso, però, dietro queste forme di promozione all’acquisto si nascondono rischi per i consumatori: come possiamo prevenirli?

Con l’avvicinarsi delle feste c’è chi si vuole mettere avanti con l’acquisto dei regali, approfittando degli sconti del Black Friday, oppure cercando offerte online. Spesso, però, dietro queste forme di promozione all’acquisto si nascondono rischi per i consumatori: come possiamo prevenirli?

Risponde l’avvocata Grazia Ferdenzi di Confconsumatori Parma

Se poter utilizzare sconti per gli acquisti è, come ovvio, da sempre interesse dei consumatori, altrettanto importante è però prestare tutte le dovute attenzioni per evitare di incorrere in truffe che possono trovare facile via di accesso soprattutto quando ci si rapporta con il mondo di internet. “Si è riscontrato, infatti, che soprattutto in questo periodo si verifica un notevole aumento degli attacchi di phishing che riproducono finte pagine di pagamenti elettronici per carpire dati bancari dei consumatori e realizzare truffe che possono condurre allo svuotamento del conto corrente o comunque a prelievi anche di somme ingenti non autorizzate. A ciò si aggiunga il fenomeno della creazione di finti siti di commercio elettronico, che dopo aver incassato somme di denaro dai consumatori non consegnano la merce prescelta; oppure i finti inviti attraverso i social network a recuperare credenziali dei consumatori, fino a tutti gli episodi di violazione della normativa in materia di tutela dei diritti fondamentali dei consumatori” spiega l’avvocata.

È bene pertanto ricordare che quando si acquista tramite internet:

  • occorre affidarsi solo a siti sicuri e protetti (diffidare da quelli che non hanno il simbolo del lucchetto nella barra di indirizzo e/o che non indicano tutti i dati societari per identificare il sito, come indirizzo fisico, partita iva, indirizzo pec, ecc);
  • occorre diffidare da chi propone sconti troppo elevati e da chi chiede pagamenti non tracciabili, mentre è preferibile scegliere di pagare tramite paypal o carte prepagate e diffidare di chi chiede il pagamento tramite bonifico;
  • occorre leggere attentamente le condizioni di acquisto e le modalità di restituzione dei prodotti;
  • occorre conservare copia dell’ordine effettuato e delle eventuali comunicazioni ricevute dal sito dal quale si è compiuto l’acquisto;
  • occorre non comunicare mai i propri dati bancari e/o personali.

In ogni caso, sia per acquisti online sia per acquisti in negozio fisico, “sarà sempre applicabile la normativa sulle garanzie dei beni di consumo in base alla quale se il prodotto presenta un vizio e/o difetto di conformità il consumatore dovrà rivolgersi al venditore (e non al produttore, come viene spesso fatto erroneamente credere) per chiedere la riparazione e/o la sostituzione del prodotto”.

In ipotesi di acquisto “a distanza” è possibile, per gli acquisti effettuati durante il “Black Friday”, esercitare il diritto di “ripensamento”, ovvero entro 14 giorni dalla consegna del bene è possibile, anche senza una giustificazione, cambiare idea e annullare l’acquisto. “Le spese di reso, però, – continua Ferdenzi – potrebbero essere a carico del consumatore che deve restituire il bene intatto”.

“Attenzione: il diritto di ripensamento non si applica a beni deperibili o ai servizi: sono esclusi dunque alimentari, soggiorni in alberghi, pasti al ristorante, trasporti, pacchetti turistici, biglietti per musei, musica, App o i video acquistati online ecc.”.

Da prestare particolare attenzione al fatto che, in queste settimane, con il pretesto degli acquisti natalizi, vi sia un generale aumento delle cosiddette “vendite porta a porta” che obbligano in molti casi i consumatori alle conseguenze di contratti mai richiesti e spesso privi delle condizioni minime di validità, a tal punto da poter facilmente essere qualificati come veri e propri tentativi di truffa. “Anche in questo caso, occorre precisare come la legge preveda sempre e per ogni tipologia di contratti conclusi “fuori dai locali commerciali” la possibilità di esercitare il diritto di recesso entro 14 giorni dalla sottoscrizione degli stessi, senza la necessità di fornire motivazioni specifiche, ma unicamente inviando raccomandata a.r. di manifestazione della volontà di non dare corso al contratto stipulato. Tale periodo di recesso di 14 giorni è prolungato a 30 giorni, per i contratti conclusi nel contesto di visite non richieste di un professionista presso l’abitazione di un consumatore” conclude l’avvocata.

Per qualsiasi dubbio o informazione in merito è possibile contattare le sedi di Confconsumatori elencate nella sezione Dove siamo del sito www.confconsumatori.it.

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