SOStudenti – Energia, finisce il mercato tutelato: cosa accadrà dal 2024?

Per il gas, il passaggio è previsto a gennaio 2024 per tutti i clienti domestici, mentre per l'energia elettrica avverrà ad aprile 2024. Chiariamo con l'esperta di Confconsumatori cosa bisogna fare per tutelarsi

Nelle ultime settimane gli utenti, in base alla propria posizione, stanno ricevendo diverse comunicazioni. Cosa occorre fare, e quali sono le casistiche? Risponde Francesca Campanini, responsabile dello sportello del progetto Energia: diritti a viva voce di Confconsumatori Parma.

Com’è ormai noto, si avvicina la fine del «servizio di maggior tutela», il cosiddetto mercato tutelato in cui i prezzi e le condizioni contrattuali vengono stabiliti dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera). Per il gas, il passaggio è previsto a gennaio 2024 per tutti i clienti domestici, mentre per l’energia elettrica avverrà ad aprile 2024. È bene però sapere come andranno le cose, caso per caso. Infatti, Arera ha definito dei criteri per individuare i clienti domestici vulnerabili, per i quali il servizio di maggior tutela verrà transitoriamente prorogato. Ma chi sono i clienti domestici vulnerabili?

Come spiega Campanini, essi vengono individuati dal decreto legislativo 210/21 art. 11 comma 1:

  • Persone che si trovano in condizioni economicamente svantaggiate o cheversano in gravi condizioni di salute, tali da richiedere l’utilizzodi apparecchiature medico-terapeutiche   alimentate dall’energiaelettrica, necessarie per il loro mantenimento in vita, ai sensidell’articolo 1, comma 75, della legge 4 agosto 2017, n. 124;
  • Coloro presso i quali sono presenti persone che versano in gravicondizioni di salute, tali da richiedere l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica, necessarie per il loro mantenimento in vita;
  • Coloro che rientrano tra i soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104;
  • Persone le cui utenze sono ubicate nelle isole minori non interconnesse;
  • Persone le cui utenze sono ubicate in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
  • Persone di età superiore ai 75 anni.

I clienti domestici “non vulnerabili” che acquisiscano successivamente il requisito di “vulnerabile” potranno successivamente presentare un’autodichiarazione per essere trasferiti alla maggior tutela di prezzo.

“I clienti non vulnerabili, invece, si trovano ora a dover scegliere un gestore nel mercato libero, anche se spesso districarsi tra le numerose offerte non è facile. Chi, entro la data del passaggio, non avrà scelto autonomamente un gestore e stipulato un contratto di fornitura elettrico sul mercato libero verrà assegnato al Servizio di Tutele Graduali (STG)” spiega Campanini.

“Gli esercenti del STG sono tenuti a inviare ai clienti domestici non vulnerabili una comunicazione entro 7 giorni dall’attivazione del servizio. In tale documento informano il cliente sulle condizioni essenziali del servizio, sulla loro identità e sulle motivazioni del cambio gestore, sulle condizioni economiche e i riferimenti del proprio sito internet in cui è possibile prendere visione delle condizioni contrattuali”.

“Devono inoltre comunicare che la bolletta arriverà in forma dematerializzata a meno che il cliente non ne faccia specifica richiesta. Unitamente devono indicare i recapiti per richiedere informazioni sul servizio e informare sulla facoltà del cliente a passare al mercato libero assicurando la gratuità del passaggio e ricordando che non comporterà alcun disagio come la sostituzione del contatore o interruzioni della fornitura“.

“Infine, l’apposita comunicazione deve informare sulle modalità di attestare l’eventualità di possedere le caratteristiche per rientrare nella categoria dei clienti vulnerabili. Potrebbe infatti accadere che gli automatismi per la rilevazione della vulnerabilità dei clienti possano non funzionare per tutti gli aventi diritto; per tale ragione l’esercente STG deve invitare a un’autocertificazione”.

“Unitamente, l’esercente la Maggior Tutela, nel periodo tra il settembre 2023 e l’aprile 2024, in almeno due bollette (la prima nel 2023 e la seconda nel 2024) deve aggiungere un foglio separato (oppure in file separato se la fattura è dematerializzata) con le comunicazioni previste da ARERA. Lo stesso esercente dovrà inviare, nella fattura di chiusura, una apposita comunicazione che lo informa del cambio gestore. Tale bolletta di chiusura potrà essere, inoltre, inviata con delle tempistiche più lunghe rispetto a quanto stabilito per le normali fatture di chiusura, cioè entro 10 settimane dal giorno di cessazione della fornitura”.

Sono previsti obblighi di comunicazione anche per i clienti identificati come vulnerabili. “Il gestore, in questo caso, informerà il cliente del termine del servizio di maggior tutela, ma anche che l’utenza, essendo stata individuata come vulnerabile, potrà continuare a essere fornita dal gestore attuale. Si inviteranno i clienti vulnerabili a comunicare eventuali variazioni della condizione di vulnerabilità e si farà loro presente della possibilità, comunque, di poter passare al mercato libero“.

Ultima categoria di comunicazioni è quella riservata ai gestori del mercato libero. Nel periodo tra dicembre 2023 e marzo 2024 dovranno provvedere a comunicare ai propri clienti finali domestici i diritti riservati ai clienti vulnerabili e sulle condizioni a loro riservate.

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