A 3 mesi dalle elezioni ecco come lavorano i rappresentanti

TRA STUDENTE PART-TIME, AGEVOLAZIONI E APP D'ATENEO: SSU, UDU, SO E IL MATTONE SI RACCONTANO

unipr200x300Il 24 e 25 novembre gli studenti dell’Università di Parma hanno votato i loro rappresentanti. La percentuale a loro riservata all’interno dei vari organi è del 20%, quindi il peso della rappresentanza studentesca in alcuni casi può essere veramente minima. I rappresentanti sono infatti 5 nel Senato accademico, 2 nel Consiglio d’amministrazione, 2 nel Comitato per lo sport universitario, 2 nel Nucleo di valutazione e 15 per il Consiglio degli studenti a cui partecipano però anche gli eletti degli altri organi per un totale di 27 membri. Infine ci sono 80 rappresentanti tra Consigli di Dipartimento e Consigli dei corsi di studio (leggi chi ha vinto le elezioni studentesche).
Ma cosa stanno facendo in questi primi mesi di lavoro i rappresentanti degli studenti per gli universitari?

SsuSINISTRA STUDENTESCA UNIVERSITARIA (SSU) – E’ da qualche anno il primo ‘partito’ degli studenti. Anche quest’anno alle elezioni si è trovata capolista con 3 senatori, 1 rappresentante nel Consiglio d’amministrazione e 9 nel Consiglio studentesco oltre a vari eletti nei Consigli di dipartimento e dei corsi di studio. I punti del loro programma elettorale erano diversi e spaziavano dal tema della cittadinanza studentesca, ad una maggiore valorizzazione del programma Erasmus sino alla minima riorganizzazione didattica e organizzativa dei corsi di laurea. Ad oggi il tempo è stato poco per ottenere dei risultati, come ricordano Gabriella Dell’Aquila ed Edoardo Pastorino: “L’azione dei rappresentanti necessita di più tempo affinché la sua efficacia sia evidente, anche perché siamo effettivamente operativi come rappresentanti solo da gennaio”. Tuttavia alcuni lavori sono iniziati: per prima cosa Ssu sta pensando al problema dei numerosi studenti che non riescono a laurearsi in corso. Il gruppo si sta muovendo anche per ottenere chiarezza su alcuni punti del regolamento didattico riguardanti la calendarizzazione degli appelli e per l’istituzionalizzazione della figura dello studente part-time. Infine c’è la necessità di ragionare sul carico di studio dei vari esami. Gabriella ed Edoardo citano le parole del rettore Loris Borghi: “Se moltissimi studenti si trovano a dover fare lo stesso esame 4 o 5 volte, il problema evidentemente non è degli studenti […] il carico didattico delle nostre materie deve essere finalizzato alle figure professionali che un determinato corso di laurea mira a formare”. Tra i progetti futuri di Ssu ci sarà l’ottenimento della carta dello studente, primo passo verso una maggiore cittadinanza studentesca. “Molto importante per Ssu sarà cercare spazi e fondi per riuscire a tenere aperte aule studio nei week-end – continuano i due rappresentanti – anche perché, a differenza delle biblioteche, queste prevedono dei costi di gestione più bassi”.

UDUUNIONE DEGLI UNIVERSITARI (UDU): E’ la seconda forza della rappresentanza studentesca. Il ‘sindacato’ (così come preferisce autodefinirsi l’Udu) occupa parallelamente ad Ssu posizioni di rilievo con due senatori eletti, Andrea Fontana e Andrea Daidone, uno dei due membri del Consiglio di amministrazione, Geremia  Ramundo, e Alex Allegri per il Nucleo di valutazione, questi ultimi membri anche del Consiglio degli studenti. Tante le proposte lanciate in campagna elettorale “innanzitutto la questione trasporti”, di  importanza primaria secondo Alex. “A Parma non si è mai fatto un tavolo Università-Comune-Tep per avere sovvenzioni o sconti per gli studenti“. Poi  la questione dell’abbassamento dei prezzi della mensa l’internazionalizzazione dell’Università di Parma, quest’ultimo “parametro – fanno notare – che il Nucleo di valutazione tiene molto in considerazione”. I dati da loro raccolti evidenziano che “da questo punto vista l’Università di Parma è ‘provinciale’, soprattutto nelle materie scientifiche, dal momento che i progetti rivolti verso l’estero, come l’Erasmus, sono pochi”. Infine c’è un’altra importantissima battaglia per l’accesso all’Università che l’Udu a livello nazionale sta portando avanti: eliminare il numero programmato locale e il test d’ingresso per il numero chiuso a Medicina. Infatti, come sostiene il membro del Cda facendosi portavoce del sindacato studentesco, “un Paese che vuole investire sui giovani deve lasciar loro la libertà e soprattutto il diritto di poter accedere alla cultura e all’alta formazione”.

Il MattoneCOORDINAMENTO STUDENTESCO ‘IL MATTONE’ –  Conta solo un rappresentante eletto nel Consiglio degli studenti, Martina Rega e uno nei Consigli di Dipartimento e corsi di studio, Andreina Urso. ‘Il Mattone’ è un’associazione che si definisce apolitica e apartitica che da più di 20 anni agisce all’interno del Dipartimento di Medicina veterinaria. “La nostra campagna elettorale – spiega Martina – si è basata principalmente su un unico punto fermo: lavorare con gli studenti e per gli studenti. Per noi infatti la vera cosa importante è accompagnare l’universitario nel suo percorso, dal diritto allo studio alle necessità”. Integrazione, tutorato, comunicazione ed organizzazione sono i punti cardine del lavoro del gruppo. La scelta di candidarsi al Cds per Martina ha significato non operare solo a favore dei due corsi di laurea del proprio Dipartimento (Medicina veterinaria ed Sztpa) ma un volersi integrare con il resto dell’Ateneo nonostante la posizione un po’ distaccata. “Ci siamo rese sempre reperibili agli studenti – continuano le ragazze – sia nella nostra sede che per via telefonica e, per facilitare ulteriormente il dialogo, abbiamo eletto due rappresentanti informali per ogni anno dei due corsi di laurea”.  L’obiettivo de ‘Il Mattone’ è quello di aiutare gli studenti a risolvere qualsiasi problematica e di garantire appoggio per l’ orientamento universitario e i test di ingresso. “Attualmente ci stiamo interessando al servizio autobus di cui il nostro Dipartimento è mal fornito ed a breve inizieremo ad occuparci del servizio mensa che gli studenti trovano poco soddisfacente e costoso” conclude Martina.

student officeSTUDENT OFFICE (SO) – Protagonisti di una scelta, invece, controcorrente sono stati i ragazzi di Student Office che hanno deciso di candidarsi solamente negli organi minori dell’Ateneo, ovvero i Consigli dei corso di laurea, quelli di Dipartimento e il Consiglio degli studenti. Il perché lo spiega Lorenzo Bandinelli, eletto nel Cds insieme a Giovanni Santi: “Abbiamo deciso che ciascun rappresentante portasse personalmente nei vari dipartimenti e corsi di laurea delle proposte, in modo tale da non avere solo proposte generali, basate su slogan o ideologie ma di entrare nel merito di ogni situazione particolare. Avevamo un programma elettorale specifico per ogni consiglio di corso in cui ci siamo candidati”. I ragazzi di So tengono particolarmente a tematiche calde come il rispetto del regolamento d’Ateneo da parte dei professori, la riforma del sistema di tassazione, le esigenze dei ragazzi iscritti sul numero degli appelli e le modalità d’esame. Proprio su questo ultimo punto, Lorenzo spiega: “Abbiamo creato una commissione ad hoc per implementare un sistema più equo e attento allo studente e alle esigenze di una società in crisi economica”. Tra gli obiettivi di Student Office c’è poi un maggiore riconoscimento del diritto allo studio e la facilitazione del dialogo interno nell’Università, soprattutto tra professori e studenti anche attraverso una app d’Ateneo, in partenza in via sperimentale a settembre, che fornisca un servizio sempre più utile ed efficace per i nuovi studenti.

ORGANIZZAZIONE E POTERI – Passando brevemente in rassegna le funzioni, ecco un promemoria dei poteri dei vari organi d’Ateneo. Il Consiglio degli studenti ha il potere di elaborare proposte che poi vengono discusse dagli organi appropriati. Il Cds è un organo di consultazione, l’unico composto solo da studenti, attraverso il quale il rettore dialoga con gli universitari. Fulcro del potere decisionale è invece il Consiglio di amministrazione che discute e approva quanto già passato dagli altri organi, occupandosi in più del bilancio dell’Ateneo e tutto ciò che concerne le gestione degli spazi universitari e dell’edilizia. Il Nucleo di valutazione è un organo che verifica che tutti i regolamenti siano conformi ai vari decreti ministeriali; ha inoltre il compito principale della valutazione dell’Ateneo attraverso rilevazioni delle opinioni degli studenti sui vari corsi di laurea, dei docenti e dei tecnici-amministrativi destinate all’elaborazione di statistiche aggiornate di anno in anno. Il Comitato per lo sport si occupa di gestire gli impianti sportivi ed elaborare proposte per la vita sportiva degli studenti (crediti formativi universitari per attività sportive fino a un massimo di 6 crediti, ad esempio). I Consigli di dipartimenti si occupano invece della gestione economica, della didattica e della ricerca. A seguire i Consigli per i corsi di studio sono l’unità minima su cui si lavora per ottenere miglioramenti sulla vita degli studenti all’interno dei singoli corsi.  Infine ecco il Senato, organo di indirizzo politico con poteri ridotti dalla riforma Gelmini che ha delegato molti degli oneri amministrativi al Cda. All’interno delle sedute mensili si possono discutere, ad esempio, i bandi per ricercatori, i regolamenti su professori ordinari ed emeriti o proposte inerenti alla didattica d’Ateneo, tuttavia ogni decisione del Senato accademico deve essere sempre approvata dal Consiglio d’amministrazione.

 

di Arianna Belloli, Andrea Cammarata, Mariasilvia Como e Giuseppe Mugnano

Scrivi un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*