Living cares: l’arte come motore di riflessione e cambiamento sociale

Un progetto innovativo presentato da un duo artistico marchigiano

Spesso ci si interroga sulla capacità dei giovani di plasmare il mondo e di guidare l’alterazione di vari settori. Ma la domanda ricorrente è: questa generazione può realmente distinguersi e superare le imprese di quelle passate?

In un’epoca in cui una parte della gioventù fatica ad affiorare, emergono elementi che fanno percepire come il passato sia stato assorbito e reinventato per creare opere innovative, utili e tecnologiche nel presente.

L’arte, ad esempio, è un settore in continua evoluzione, talvolta sfida le convenzioni, poiché per essere autentica, deve superare i limiti predefiniti, incarnando la libertà, stupendo e insegnando.

In questo panorama di giovani emergenti, il duo di artisti “Living Cares” sta effettivamente contribuendo a ridefinire gli standard “convenzionali: nel cuore di Civitanova Marche prende vita la collaborazione tra Marco Iacopini, noto come Pinothegoat 24, e Mattia Cappella, conosciuto come FlwrChapo.

Entrambi classe 2001 e originari del posto, i due sono neofiti del campo artistico, ma promettono di essere all’altezza degli standard dell’arte moderna. Nonostante non abbiano un passato formativo legato a tal contesto, ambedue sono completamente autodidatti.

Marco è un neolaureato in economia e finanza, mentre Mattia è diplomato in indirizzo economico-sociale ed è un cestista professionista con esperienza a livello nazionale in seria A e C. Nonostante la mancanza di una formazione specifica, entrambi mostrano competenze creative tipiche di un artista.

“Living Cares” non è solo un progetto artistico, è una voce sociale che si fa portavoce di temi universali attraverso l’espressione creativa.Il nome stesso, “Living Cares”, “cure viventi”racchiude l’essenza dinamica del percorso individuale, un viaggio di auto-riflessione e volontà di cambiamento.

Il progetto Living Cares

Questo progetto riveste un’importanza significativa, poiché mette in luce come giovani appassionati d’arte possano trasformare questa forma espressiva in un veicolo di riflessione, distinguendosi dal conformismo e dalle convenzioni spesso imposte dalla società. L’arte, quale strumento di rappresentazione, permette agli individui di esprimere ciò che talvolta è difficile manifestare a parole, permettendo loro di essere alternativi alle masse.

Attraverso Living Cares, il duo ha dimostrato con eloquenza come, creazioni apparentemente semplice moderne, possano fungere da potente mezzo comunicativo. Le opere dei due artisti sono il risultato di una profonda connessione con il loro contesto circostante.

Le loro creazioni spaziano da tele realizzate con colori acrilici, a cera o pastello a quadri composti da materiali di scarto, come ad esempio vecchi specchi. Le opere sono astratte, ma tutte intrinsecamente legate a un messaggio sociologico, con l’intento di suscitare emozioni, riflessioni e sgomento. La fonte d’ispirazione del duo è variegata, ma spicca soprattutto tutto ciò che sfugge alle convenzioni, come ad esempio la musica hip hop.

Questo genere musicale, con la sua origine nelle realtà disagiate, rappresenta un elemento chiave per Marco e Mattia, fungendo da catalizzatore di creatività e ribellione. Ad esempio, un’artista che condiziona la creatività di Pinothegoat è KidCudi mentre di FlwrChapoTyler the Creator. Questa influenza si riflette nelle loro opere, che assumono una dimensione ancor più contestuale e autentica. I tempi di esecuzione delle opere sono del tutto casuali, seguendo il flusso spontaneo di ispirazione e la necessità di esprimere concetti complessi attraverso il linguaggio artistico.

Iacopini spiega che “ogni opera ha una sua storia, un motivo diverso che la spinge ad esistere. Può essere iniziata in un giorno e continuata giorno dopo giorno, così come può essere completata in un solo impeto creativo. A volte, invece, capita di iniziarla e finirla nello stesso giorno, poiché ogni lavoro segue il suo percorso unico, guidato dalle emozioni e dalla volontà di comunicare un messaggio significativo.”

Questo progetto, quasi ad assumere i connotati di un movimento sociale, si erge come un esempio tangibile di come l’arte, suggestionata dalla cultura hip hop e da una prospettiva non convenzionale, possa diventare un potente strumento di espressione e riflessione sociale, consentendo ai giovani artisti di districarsi dagli stereotipi e di plasmare il proprio percorso creativo in modo autentico e originale.

Uno dei momenti più rilevanti di questa collaborazione artistica è stata l’installazione “LA SENTENZA” che ha portato all’esposizione delle opere dei due ragazzi in un locale di abbigliamento di Civitanova Marche.

La collaborazione con Stay Collective, che ha visto la nascita, tra l’altro, di una capture di magliette streetwear, è nata in modo inaspettato, ma ha fornito una vetrina per esporre le opere e condividere il messaggio di Living Cares.

Grazie al sostegno della proprietaria del negozio, l’evento ha dato una direzione chiara al progetto.

L’opera La sentenza

Attraverso l’installazione artistica “LA SENTENZA“, il duo ha organizzato un suggestivo percorso all’interno dello store di abbigliamento Stay Collective, guidando il visitatore tra le opere d’arte accompagnate da brevi descrizioni. L’obiettivo era far riflettere sulla complessità del giudizio sociale. Le opere, raffigurando il giudicante e il giudicato, esploravano le emozioni legate a quattro temi chiave: ansia, personalità, forme e paura. Con Ansia si esplora il dominio dei pensieri e l’impotenza connessa alla possibilità di liberarsi. Si Affronta la paura di deludere coloro a cui si tiene e il sentimento di essere un impostore. Personalità riflette l’introversione senza esprimere direttamente emozioni personali. Introduce concetti di prudenza, energia, e sensibilità, delineando una visione individuale del mondo. Forme mette in luce il peso delle imperfezioni fisiche nelle interazioni sociali, evidenziando il timore di comunicare e la convinzione che queste forme ostacolino il perseguimento dei desideri. Infine, Paura non è altro che un ciclo ossessivo di emozioni negative, come sgomento, angoscia, e inquietudine che sottolinea un perpetuo stato di ansia e preoccupazione.

Il percorso in questione si concludeva con dichiarazioni personali dirette, offrendo anche agli spettatori l’opportunità di condividere le proprie motivazioni nel giudicare. L’intento era risvegliare memorie passate legate al giudizio, promuovendo una maggiore consapevolezza delle dinamiche sociali attraverso l’arte.

In un’epoca in cui la gioventù si interroga sul proprio impatto e sulla capacità di cambiare il mondo, Living Cares si rivela come un’incredibile fonte di ispirazione. L’arte e la creatività, rappresentate in questo progetto, diventano un mezzo straordinario per catalizzare riflessioni e promuovere cambiamenti, superando le convenzioni e sfidando limiti predefiniti.

Installazioni coinvolgenti sono previste in varie località, sia in Italia che all’estero. Per rimanere costantemente aggiornati su questa straordinaria esperienza, vi invitiamo caldamente a seguire la pagina Instagram ufficiale di Living Cares. Troverete notizie sulle installazioni, nuove opere e prossime iniziative.

La vostra partecipazione non solo sarà un apprezzamento per la creatività, ma contribuirà a dare vita a un movimento che, partendo dall’arte, si trasforma in un potente strumento di impatto sociale e di cambiamento.

di Lorenzo Franchi

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