Orion and the Dark: la paura del buio spiegata agli adulti

Orion and the Dark, il nuovo film d'animazione targato DreamWorks, disponibile su Netflix.

Orion and the Dark è il nuovo film d’animazione della DreamWorks Animation disponibile dal 2 febbraio su Netflix. Il film è tratto dall’omonimo libro illustrato per bambini di Emma Yarlet e sceneggiato dal newyorkese Charlie Kaufaman. Certamente, per chi conosce lo sceneggiatore, è particolare notare la sua presenza all’interno di un film destinato – apparentemente – ad un pubblico infantile. Infatti Kaufman è ben noto all’interno del panorama cinematografico per sceneggiature criptiche, ai limiti del reale come The Eternal Sunshine of the Spotless Mind o Being John Malkovich, dove c’è un continuo alternarsi tra realtà e pura fantasia, con toni cupi e a volte grotteschi.

Un piccolo Kaufman affronta le proprie paure

Orion è un bambino pieno di paure, dalle più comuni alle più irrazionali, come quelle per le onde radio dei cellulari. Infatti vive costantemente in uno stato di ansia e la sua immaginazione non aiuta. È la notte il momento di massima angoscia per Orion, quando l’oscurità e il buio invadono la Terra. La paura del buio è una paura, come viene spiegato nel film, innata dell’uomo, perchè sin dall’epoca della preistoria la notte poteva essere nemica per le singole tribù, nascondendo pericoli e nemici. Orion è così spaventato dal buio che quotidianamente non permette ai propri genitori di dormire e prova in tutti i modi ad illuminare la camera. Ma una sera, a causa di un cortocircuito, tutti i suoi piani vanno in frantumi ed è costretto a fare i conti con la propria fobia. Fa irruzione nella sua camera il Buio, che si presenta come una figura millenaria, lamentandosi delle continue urla del bambino che non gli permettono di continuare in maniera tranquilla il proprio lavoro. Infatti, se c’è una cosa che Buio detesta è il suo non essere accettato, e infatti Orion è solo uno dei tanti bambini che vedono il buio come un nemico. Allora, quasi forzandolo, l’Oscurità porta Orion in un viaggio in cui affronterà la propria paura e creerà un rapporto di amicizia con la sua fobia più grande, rapporto che sarò costantemente minato e messo alla prova. Incontrerà molte figure che agiscono nella notte affinchè il Mondo intero possa dormire e mostrerà come l’alternanza tra Giorno e Notte non per forza deve essere vista come un’eterna lotta, evidenziando i pregi e i difetti di due facce della stessa medaglia.

Fonte: nerdalquadrato

Una piccola speranza per i film d’animazione

Il film è ambientato su più livelli temporali, evidenziando un aspetto dell’uomo che da sempre ha avuto una funzione salvifica: il creare storie. Infatti, è grazie alle storie della buonanotte se i bambini nel film riescono a superare le proprie paure o è sempre grazie a queste se si creano rapporti tra genitore e figli sempre più solidi. Solo attraverso l’immaginazione l’individuo può fuggire dalla realtà e questo Kaufman l’ha capito. Per questo, Orion and the Dark è un film destinato ad un pubblico infantile, ma che parla soprattutto ad un pubblico adulto, a chi ha vissuto e vive ancora di paure.

Però ci sono elementi che non funzionano nella storia. Infatti si vede una vera e propria discrepanza tra la scrittura del film, una scrittura complessa e ragionata, e la regia, forse un po’ acerba, che non riesce a stare al passo della messa in scena. Ci si potrebbe aspettare delle sequenze più dinamiche, in realtà le scene sono molto spesso statiche. Inoltre sembra quasi che a volte la pellicola si perda tra le mille narrazioni, andando così ad interrompere il ritmo della storia, soprattutto nel passaggio dalla prima alla seconda parte.

Ma tutto sommato, rispetto al resto dei film d’animazione che sono stati proposti negli ultimi anni, dove una narrazione fin troppo infantile e un’animazione monotona hanno dominato, questo film può essere un piccolo bagliore di speranza.

Fonte: comingsoon

crediti foto iniziale: nerdalquadrato

di Giuseppe Davide Russo

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