Quello che (forse) nessuno ti ha mai detto sulle utenze luce e gas

Quando sottoscrivi un contratto di somministrazione luce o gas, nessuno ti dice mai come va gestito... ma cosa occorre fare? Cosa bisogna verificare?

A cura di Francesca Campanini, esperta dello sportello del progetto “Energia: diritti a viva voce” di Confconsumatori Parma

Bastano davvero pochi gesti e poche accortezze per godere tranquillamente della nostra fornitura. Facciamo un rapido elenco:

1) Scegliere consapevolmente l’offerta

2) Verificare le bollette

3) Effettuare le autoletture

4) Monitorare periodicamente eventuali altre offerte

1 – LA SCELTA CONSAPEVOLE

Quando acquistiamo un bene, ad esempio una vettura, abbiamo ben chiaro cosa ci serve, ciò che desideriamo. Sappiamo se la vogliamo 4X4 o no, se la vogliamo a 3 o 5 porte, se la preferiamo rossa o grigia o se prediligiamo una cilindrata piccola rispetto a una grande. Anche quando compriamo un paio di scarpe, un cellulare, conosciamo quale utilizzo ne faremo e cosa riteniamo che sia più adatto al caso nostro. Ecco, lo stesso principio va applicato anche alla scelta del contratto di fornitura luce o gas: dobbiamo conoscere quali sono le caratteristiche che corrispondono alle nostre esigenze. Ogni offerta che un venditore mette sul mercato riporta caratteristiche differenti e sta al consumatore verificare che queste caratteristiche siano quelle che gli sono necessarie. Facciamo alcuni esempi.

L’invio della bolletta lo desideriamo cartaceo o dematerializzato? Il pagamento vogliamo effettuarlo con bollettino postale, o preferiamo la domiciliazione? Vogliamo un prezzo fisso o variabile dell’energia? Questi sono alcuni dei particolari che variano da offerta a offerta, e che incidono sul costo finale.

Sicuramente un’offerta attivata via web, con domiciliazione bancaria e invio fatture dematerializzato, potrà avere un prezzo della materia energia vantaggioso rispetto a un’offerta attivata presso uno sportello, con pagamento tramite bollettino postale e invio di fatture cartaceo. Risulta, quindi, evidente come concentrarsi esclusivamente sul prezzo della materia prima non è sempre la strategia migliore per trovare l’offerta a noi più adatta.

Quando vagliamo le varie offerte che ci vengono esposte, dobbiamo fare attenzione alle condizioni contrattuali che ci vengono presentate nella proposta precontrattuale. Attraverso questo documento infatti possiamo chiarire aspetti come, ad esempio, la richiesta di rateizzazione oppure la morosità. Dobbiamo fare particolare attenzione alla parte relativa alla disdetta, per verificare se se sono previste penali nel caso in cui si cessi il contratto prima della sua scadenza naturale.

2 – LA VERIFICA DELLE BOLLETTE

La bolletta è un importante strumento attraverso il quale il consumatore riesce a monitorare l’andamento della fornitura, a verificare la tipologia di letture conteggiate, l’offerta attivata, lo stato dei pagamenti e tante altre cose. Per questo motivo dobbiamo ricordarci di conservare la bolletta per almeno 5 anni.

Nella prima pagina della bolletta troveremo i dati del venditore, i nostri dati – dei quali conviene sempre verificare l’esattezza – i recapiti da utilizzare in caso di reclamo, lo stato dei pagamenti, l’importo da pagare e la scadenza del relativo pagamento. Sempre in prima pagina viene riportato un “riassunto” delle principali voci di spesa. In questo modo, il consumatore può controllare facilmente i dati principali.

Dalla seconda pagina della bolletta cominciamo ad avere delle informazioni dettagliate. Di grande importanza sono le letture del contatore: in bolletta viene infatti riportata la tipologia di lettura che viene presa in considerazione per il calcolo della fattura. Le letture possono essere reali, quando vengono riportate quelle ufficializzate dal distributore locale; presunte/stimate, quando vengono calcolate dal venditore poiché assenti quelle reali; autoletture, quando vengono riportate le letture comunicate dal cliente. Conoscere la tipologia di letture ci permette di controllare eventuali errori e di correggere le nostre abitudini. Se ricevo fattura di importo molto alto, posso verificare il consumo in base alla tipologia di lettura. Potrebbe infatti anche trattarsi di un consumo presunto più alto rispetto al reale. A questo punto, potrò inviare un reclamo scritto al venditore sottolineando questa anomalia. Nel caso, invece, le letture siano reali, dovrò verificare di non aver effettivamente adottato dei comportamenti errati (come, ad esempio, avere utilizzato troppi elettrodomestici) e quindi potrò correggere le mie abitudini per ottenere un risparmio energetico. Oppure, potrò verificare che non si siano verificate perdite o dispersioni, o che il misuratore non sia funzionante.

Il venditore è obbligato a inviarci la bolletta (cartacea o dematerializzata, in base a quanto previsto nel contratto) perché ci permette di essere informati del costo e dei consumi e ci dà, quindi, la possibilità di effettuare verifiche e inviare un reclamo scritto nel caso sia necessario.

3 – EFFETTUARE LE AUTOLETTURE

Il contatore è lo strumento attraverso il quale vengono misurati i quantitativi di energia che vengono consumati. Questo strumento viene posto nei pressi dell’utenza per permettere al consumatore di poterlo verificare ogni qualvolta lo desideri. Il “proprietario” del contatore, ovvero il distributore locale, effettua periodicamente le letture che vengono successivamente validate, registrate e messe a disposizione del venditore che emetterà la fattura a conguaglio. Siccome il misuratore si trova spesso proprio all’interno della proprietà privata stessa, l’utente può comunque effettuare a sua volta le letture del contatore.

L’autolettura è la semplice azione di effettuare la lettura del misuratore. Questo permette di verificare visivamente lo stato del contatore. Sembra banale, ma capita che i contatori posti nelle aree comuni dei condomini possano essere danneggiati da urti accidentali. Unitamente, l’azione dell’autolettura permette di verificare in tempi veloci eventuali problemi di perdite o rotture che, segnalati in tempi brevi, potranno trovare una rapida soluzione.

Altra utilità dell’autolettura è quella di conoscere i propri consumi periodici, permettendo anche di confrontare le letture che compaiono sulle fatture e capire, nel caso siano presunte, se sono in linea coi consumi reali oppure no.

I consumatori spesso ritengono l’autolettura un “favore” che viene richiesto dal venditore, ma così non è. Anzi: l’autolettura deve essere fatta principalmente per se stessi, per conoscere i propri consumi, per verificare il misuratore e per avere consapevolezza della fornitura. In seconda battuta può essere trasmesso anche al venditore.

Dunque, l’autolettura è un’azione molto semplice che, se diventasse un’abitudine periodica, ci consentirebbe di evitare piccoli o grandi problemi col nostro gestore.

4 – MONITORARE LE OFFERTE

Poiché nel mercato libero noi sottoscriviamo delle offerte che hanno una scadenza periodica, è importante tenere monitorata la presenza di offerte più vantaggiose sul mercato. Per molti consumatori, che sono già nel mercato libero da anni, si tratta di una pratica consueta che impegna pochissimo tempo.

Innanzitutto dobbiamo ricordare che, giunti alla scadenza del contratto, il nostro prezzo verrà rimodulato. Due mesi prima rispetto a tale data, il gestore invia al cliente una lettera (ordinaria) nella quale rimodula la proposta commerciale. Da questo momento l’utente ha due possibilità: non fare nulla e quindi accettare la nuova proposta; cercare una nuova offerta e sottoscriverla al più presto.

Nella stipula contrattuale la prima cosa da fare è capire se preferiamo un prezzo fisso o variabile. Il prezzo variabile cambia periodicamente , in base ai parametri indicati nell’offerta e in base all’andamento del costo sul mercato all’ingrosso dell’energia. Si avrà, così, un prezzo che sale nei periodi di maggiore richiesta di luce o gas, e una diminuzione nei periodi in cui la domanda è inferiore. Il prezzo fisso, invece, resta costante e invariato per tutta la durata dell’offerta. Permette di avere una stima precisa di quanto spenderò in un anno, può salvaguardare da aumenti improvvisi del costo della materia prima, ma non permette di usufruire della diminuzione del prezzo nei momenti di minore domanda di luce o gas. Entrambi hanno dei lati positivi e negativi, pertanto questa scelta deve essere ponderata da ogni famiglia e presa sulla base dei propri consumi.

Una volta effettuata la scelta sul prezzo, è necessario soffermarci sui particolari della fornitura come: metodologia di sottoscrizione (web, o telefonica o presso un o sportello), tipo di pagamento delle bollette (tramite domiciliazione o con bollettino postale), la modalità di invio delle fatture (cartacea o dematerializzata) e l’applicazione del costo a fasce o meno della luce. Ogni offerta, infatti, prevede caratteristiche differenti, in base alle quali offrirà al cliente un costo dell’energia differente. Facciamo un esempio banale: il contratto per l’offerta “xy” che prevede sia stipulato via web, con invio delle bollette online e domiciliazione del pagamento, avrà un costo della materia prima “basso” poiché si ha la certezza che le bollette verranno pagate, non ci sono costi di spedizione delle fatture stesse e non serve l’impiego di un operatore per la sottoscrizione contrattuale. Di contro, il contratto “ab”, che prevede la sottoscrizione allo sportello con pagamento tramite bollettino e invio della bolletta cartacea, avrà un costo “più alto”. Però, se in una famiglia non è presente un computer per scaricare le fatture e sottoscrivere il contratto via web, il contratto “xy”, anche se più economico, non sarà quello che meglio risponde alle esigenze famigliari.

Oltre al prezzo, dunque, è indispensabile tenere presenti anche le altre caratteristiche dell’offerta perché possono, in alcuni casi, essere determinanti per la scelta del giusto contratto.

L’ultimo consiglio è quello di verificare che non siano presenti spese aggiuntive nel caso si cambiasse il fornitore prima dei termini di scadenza dell’offerta. Questo deve essere specificato in fase contrattuale e i costi, se presenti, devono essere ben chiari nella proposta contrattuale.

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