Supersex: la storia di Rocco Siffredi

Disponibile su Netflix, la serie Supersex parla della vita di Rocco Siffredi: un semplice ragazzo di Ortona divenuto la pornostar piú famosa del mondo


Su Netflix é disponibile Supersex: un profondo racconto che mostra la sessualità in tutti i suoi aspetti, ispirato alla vera storia di Rocco Siffredi, la pornostar per eccellenza nel panorama mondiale.

L’interesse per il biografismo

In questa serie tv viene mostrata la vita di Rocco Siffredi con numerosi riferimenti alle sue vicende familiari. Partendo dalla sua infanzia, Supersex presenta la famiglia di Rocco Tano, divenuto poi il famoso Rocco Siffredi. Piú scene presentano i suoi fratelli, in particolare Tommaso (il fratello maggiore) e Claudio, il fratello disabile ai quali il protagonista é maggiormente legato. Varie sequenze mostrano i genitori di Rocco Siffredi e un ruolo importante nella serie viene ricoperto da sua madre.

Le questioni familiari coprono gran parte della narrazione di questa serie tv e per questo “emerge quella che è la tradizione molto italiana, della miniserie all’italiana come si chiamava una volta, ovvero dell’interesse verso il biografismo, sia Rocco Siffredi che il papa è lo stesso; la sceneggiatura ha molto calcato la mano su un elemento che è molto italiano. Definisce un po’ l’italianità nel realizzare le serie, è un racconto familiare-biografico quindi siamo davanti forse un po’ piú a uno sceneggiato che a una serie televisiva di nuovissima generazione”, afferma la professoressa Sara Martin, docente di cinema e televisione all’Università degli studi di Parma.

“Io mi aspettavo anche meno scene erotiche pensando a Netlix, non è che io pensi che non sia stato rappresentato quello che è l’universo della pornografia che è quello, non lo possiamo nascondere”, sostiene la docente. Tuttavia, “le figure (soprattutto il fratello, il fratellastro) hanno un peso molto forte. Francesca Manieri e soprattutto Matteo Rovere (che è un produttore, regista e sceneggiatore molto bravo) li ho trovati un pochino ingabbiati in quella che è la costruzione tipica di una biografia seriale italiana. Mi aspettavo qualcosa di piú”.

Ció che viene mostrato meno é l’immenso universo pornografico in cui ha fatto carriera il personaggio di Rocco di Siffredi. “Il mondo del porno è stato rappresentato un po’ troppo poco rispetto alla rappresentazione del dramma, dell’universo e della psicologia familiare. Il mondo del porno è un mondo che dal punto di vista industriale ha e ha avuto un ruolo molto importante. L’universo pornografico in cui si è costruito Rocco Siffredi, ovvero quello che non aveva a che fare con la pornografia che troviamo online, ma con una produzione (una casa di produzione, con gli attori, con le star, con i festival) con tutto quello che circuitava e circuita ancora ma in maniera infinitivamente minore, all’epoca, lo si vede molto meno e invece si tratta di un’industria che è paragonabile all’industria hollywoodiana”.

fonte: Style Magazine

L’interpretazione di Alessandro Borghi

Rocco è un uomo ossessionato, schiavo del suo desiderio, perverso ma buono. L’unico legame che sembra emergere è quello con un personaggio ancor più problematico, il fratello maggiore (adottivo) Tommaso, interpretato da Adriano Giannini, a cui viene dato forse eccessivo spazio, rubandolo alla storia principale. Il protagonista vede Lucia, la fidanzata del fratello, interpretata da Jasmine Trinca, come il riflesso di sé stesso: anche lei considera il sesso come una scelta, ma in termini diversi rispetto a Rocco.

Alessandro Borghi, il quale recita il personaggio di Rocco Siffredi da adulto, é riuscito a identificarsi con quest’ultimo realizzando un’eccellente interpretazione. “Io personalmente trovo che Borghi abbia fatto un buon lavoro”, afferma la professoressa Martin. “Ha forse esagerato in alcuni tratti e tic nervosi, è vero si dice che Rocco Siffredi abbia tanti di questi tic, però mi sembra che ci sia molto di Borghi, un po’ troppo di Borghi, a discapito di Rocco Siffredi”. L’attore é colui che narra la storia di Supersex, anche nei momenti in cui non é presente si sente la sua voce fuori campo.

Come riportato in un’intervista di The Hollywood Reporter (qui il link), la decisione di Borghi di fare la serie è arrivata dopo aver letto la sceneggiatura di Francesca Manieri. In quel momento ha capito che “c’era davvero la possibilità di raccontare un mondo che tutti pensano di conoscere ma nessuno conosce veramente”. Per questo motivo, l’attore ha voluto cimentarsi nel progetto e ha avuto anche la possibilità di conoscere meglio Rocco Siffredi. Alessandro Borghi, inoltre, dichiara di essere stato interessato al ruolo per il fatto di poter creare una serie su un’epoca importante nella quale un ragazzo partito da Ortona é riuscito a conquistare il mondo diventando il migliore nel suo lavoro.

fonte: Today

Gaia Messerklinger nei panni di Moana Pozzi

Per quanto concerne l’attrice pornografica Moana Pozzi, oltre ad essere stata un’eccellente conduttrice televisiva e politica italiana, ha fatto la storia della pornografia nazionale e internazionale insieme a Rocco Siffredi, quindi “non poteva non esserci” all’interno di Supersex. “Se non ci fosse stata lei, sarebbe stata una mancanza forte”. La sua figura conta molto all’interno della carriera lavorativa del pornodivo più famoso al mondo. 

“Personalmente non ho trovato l’attrice particolare calzante per la figura di Moana Pozzi”, sostiene la docente Martin, “ma questo non tanto per quanto riguarda somiglianza o non somiglianza, è proprio che nelle poche parti in cui recita non ho visto niente del fascino incredibile che aveva Moana Pozzi davanti allo schermo”.

L’attrice non riesce, é vero é una sfida difficilissima e tutte le volte che hanno tentato di rappresentare Moana Pozzi le cose non è che siano andate molto meglio, perché il suo personaggio al netto delle scene pornografiche e dei film porno, è un personaggio che veramente bucava lo schermo”.

Alessandro Borghi e Gaia Messerklinger sul set. fonte: Fabrique du Cinéma

Hollywood Party: l’intervista a Francesca Mazzoleni

Hollywood Party, noto programma radiofonico italiano dedicato al cinema, ha intervistato Francesca Mazzoleni, ideatrice e coautrice della serie stessa, qui il link alla puntata, reperibile su Rai Play Sound.

L’autrice della serie tv afferma che Supersex é la storia di un essere umano che cerca un posto nel mondo, senza preoccuparsi dei giudizi altrui. La serie é un racconto epico di formazione che parla di sessualità, un tema ormai dimenticato nel cinema italiano, ma che viene affrontato in maniera complessa all’interno dei 7 episodi di Supersex. Questa tematica viene analizzata in tutte le sue sfaccettature: si mostrano l’intimità, l’istinto, l’affetto e i sentimenti.

L’idea é quella di affrontare un tema delicato che tocca ognuno di noi: il sesso fa parte della vita di tutti e parlarne é un elemento di grande utilità, secondo Francesca Mazzoleni. 

Ogni episodio racconta un momento specifico della storia. Per questo motivo, é utile leggere i titoli: ognuno rappresenta la parola chiave per la narrazione. Ogni persona coinvolta nella produzione e realizzazione della serie si é affezionato a una parte della vita di Rocco Siffredi. L’autrice riferisce che si é trovata molto bene con tutti gli attori e sono riusciti a instaurare un bel rapporto, confrontandosi più volte sul topic in questione.

L’emblema della mascolinità nel mondo viene raccontato per la prima volta con un taglio femminile. Francesca Mazzoleni afferma che sia un elemento necessario per il risultato finale della serie. Inoltre, l’autrice mostra grande soddisfazione per aver collaborato con altri due registi (Matteo Rovere e Francesco Carrozzini). Questo ha permesso di avere piú idee per la realizzazione di Supersex.

fonte: Cineuropa

Aspetti interessanti di Supersex

Uno degli espedienti narrativi di Supersex è l’attacco al presente per poi agganciare i vari flashback. Si parte nel 2004, anno del suo primo ritiro dalle scene di Rocco Siffredi, per poi raccontarne l’infanzia, all’inizio degli anni Settanta, con il piccolo attore Marco Fiore nei suoi panni. Dopodiché si passa ai primissimi anni Ottanta con la recitazione di Saul Nanni, il quale interpreta Rocco Siffredi da giovane. A seguire, alla fine degli Ottanta ci si trova in Francia, dove entra in gioco Alessandro Borghi fino al resto della narrazione. 

Per quanto riguarda la realizzazione della serie, nel settembre 2022 è stato annunciato l’inizio delle riprese a Roma, terminate poi nel febbraio 2023. La serie è stata filmata anche a Parigi, alle isole Egadi (Favignana e Levanzo) e a Ostia. Le scene ambientate a Ortona sono state ricostruite nel quartiere Trullo di Roma e ad Ariccia. Supersex é stata diretta da Matteo Rovere, Francesco Carrozzini e Francesca Mazzoleni e la sceneggiatura appartiene a Francesca Manieri. 

Una curiosità particolare di Supersex é che Alessandro Borghi in tutta la serie indossa i vestiti originali di Rocco Siffredi, presi in prestito a Budapest dove si trova la produzione della pornostar più famosa al mondo. Inoltre, é interessante vedere che lo stesso Rocco Siffredi fa una breve apparizione nei panni di un cliente del ristorante dove lavora il protagonista.

Alessandro Borghi, durante l’intervista di The Hollywood Reporter (qui il link), afferma di aver parlato qualche volta al telefono con Rocco Siffredi, prima di interpretarlo nella serie. In quelle telefonate ha colto alcune sfacettature che lo hanno colpito subito. Infatti, quando poi sono stati a stretto contatto si é creato un bel legame, oltre che una profonda connessione fra i due. 

fonte: Tiscali Spettacoli

Crediti foto iniziale: Orticalab

di Marika Taormina

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