Sfidando la realtà: Le illusioni ottiche e il gioco della percezione visiva

Le illusioni ottiche molto spesso sono immagini che ingannano la nostra mente, che mettono in luce le straordinarie capacità e, allo stesso tempo, i limiti del nostro sistema visivo.

Le illusioni ottiche molto spesso sono immagini che ingannano la nostra mente, che mettono in luce le straordinarie capacità e, allo stesso tempo, i limiti del nostro sistema visivo. Per questo motivo, quando ci troviamo davanti uno di questi casi, siamo in grado di percepire oggetti in movimento, anche se sono fissi, o linee apparentemente curve, ma che in realtà sono dritte. Le illusioni ottiche consistono in fenomeni per cui le sensazioni visive generano, in determinate circostanze, delle false interpretazioni delle dimensioni, forme o colori di particolari figure e oggetti. Si verificano nel cervello a causa di un ritardo neurale, infatti quando la luce colpisce la retina, c’è un intervallo molto breve prima che il nostro cervello crei una percezione visiva della realtà. Questa è un tentativo di fare previsioni per aiutarci a reagire a ciò che ci circonda. Nel caso delle illusioni, la percezione che viene creata è distorta.

Ci sono tre categorie di illusioni: ottiche, fenomeni puramente ottici; percettive, che dipendono da questioni fisiologiche dei nostri occhi; cognitive, nate dall’interpretazione che il cervello dà delle immagini. Le illusioni ottiche ci attraggono perché ci sfidano a mettere in discussione le nostre convinzioni su ciò che è reale. Ci ricordano che la nostra percezione del mondo non è sempre affidabile e che il nostro cervello può essere facilmente ingannato. Inoltre, le illusioni ottiche possono essere divertenti e sorprendenti, offrendoci una fuga dalla realtà ordinaria.

Il movimento illusorio

credit: albertobellone.it

Quest’immagine appartiene alla corrente artistica della optical art, una tipologia di arte basata su specifiche tecniche in grado di indurre uno stato di instabilità percettiva. L’immagine in questione è ferma, statica, ma se la si osserva con attenzione si percepirà un vero e proprio movimento.

Effetto Troxler

fonte: lifestyle.datamanager.it

Fissando il punto nero al centro dell’immagine per qualche secondo, si noterà che i colori introno perderanno sempre più di luminosità, dissolvendosi del tutto. Questo è l’effetto Troxler, che prende il nome dall’omonimo scienziato che ha descritto quest’illusione ottica che sfrutta l’adattamento visivo. Infatti, concentrando la vista al centro di un’immagine, i colori perderanno nitidezza, questo perché i neuroni preposti alla vista si adattano agli stimoli visivi e dopo un po’ di tempo non percepiscono più l’immagine.

Stanza di Ames

fonte: wikipedia.org

La stanza di Ames (Albert Ames fu ideatore nel 1946 di questa particolare illusione) ha una conformazione e delle caratteristiche particolari. Infatti, vista frontalmente appare come una camera normale a forma di parallelepipedo, dove le pareti sono parallele e perpendicolari al pavimento. In realtà, l’architettura della stanza è ben diversa da come sembra: ha una forma trapezoidale le pareti laterali sono divergenti e sia il soffitto sia il pavimento sono inclinati. Questa dimensione permette così di creare un fenomeno illusorio particolare: se una persona si posizione all’angolo della stanza, risulterà più grande del dovuto e, di conseguenza, chi si posizionerà all’angolo opposto, sembrerà nettamente inferiore.

crediti immagine iniziale: pexel

di Giuseppe Davide Russo

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