La risata che non ti aspetti

BLACKOUT

Foto articoloRicordo che mia mamma, quando avevo 16 anni e andavo a ballare, dopo giorni e giorni di insistenza per avere il suo permesso, mi diceva sempre “Non accettare i drink degli altri, non bere alcolici e fai attenzione”. Io lo facevo, restavo sempre con le mie amiche come un branco inseparabile, al massimo osavo prendere un Sex on the beach (che neanche mi piaceva) e all’1’.30 ero già a casa.

Oggi le madri raccomandano le figlie “non andare in bagno con sconosciuti e non fare sesso nei bagni”. Tutto nella norma. O forse no.

Succede che oggi per i giovanissimi sia tutto un divertimento, “siamo giovani, vogliamo vivere!” e poi spesso questa voglia di vivere si trasforma in tragedia, una di quelle tragedie quasi irreparabili. A Torino una ragazza di 16 anni è stata ripresa non da uno solo, ma da ben 2 cellulari mentre faceva sesso con un ragazzo in bagno in una discoteca. Ora, che i sedicenni di oggi siano sessualmente attivi non è una novità, ma la novità sta forse nel fatto che a quell’età ci si esponga così tanto e che tutto sembri così naturale, tanto da riderci sopra: questo è lo scambio di messaggi tra la ragazza e il ragazzo col quale ha avuto rapporti:

Lui: “Vabbe’ se non dà fastidio a te, a me non tocca più di tanto”

Lei: “A me stanno scrivendo tutti in generale. Ahahahaha”

Ahahahaha. Lei risponde ridendo, della serie “sai ho visto un film divertentissimo di Jim Carrey ahahahah”.  La ragazza, dopo l’accaduto, si difende e ai giornalisti dice “Tutti mi giudicano senza conoscermi”, in fin dei conti ha ragione, chi siamo noi per dire cos’è giusto e cos’è sbagliato. Ma nessuno sta giudicando lei, ma forse la leggerezza con la quale ha preso la faccenda, sta giudicando quel ahahahah del messaggio, che ridimensiona tutta la storia. Ma forse siamo noi che esageriamo, cosa vuoi che sia un filmino in cui ci sono io avvinghiata a uno, conosciuto poi lì per caso. Massi facciamoci in giretto in bagno e vediamo cosa succede… Non è essere bacchettoni, è avere buon senso. Forse non si tratta di insegnare ai ragazzi come mettere un preservativo e come funziona la pillola, tanto quello lo sanno già da sé nella maggior parte dei casi, ma insegnare che il sesso riguarda solo ed esclusivamente l’intimità, non si pubblicizza e non è uno scherzo, soprattutto se hai 16 anni.

La leggerezza con la quale la ragazza ha affrontato il discorso ci fa capire solo una cosa: che ai giovani di oggi non interessa proprio un bel niente se la loro faccia finisce in un video porno amatoriale, importa che arrivino i messaggini, importa che se ne parli, tanto almeno così sei popolare e ti fai qualche amico in più. Sarà che io a quell’età ero un po’ sfigata, sarà che mia mamma mi ha sempre messa in guardia, sarà che ero una ragazza tranquilla, ma credo ci sia qualcosa da rivedere in tutta questa sotria: dai ragazzi che l’hanno filmata e hanno messo in rete con tanto di pagni di fb il video, alla ragazza che ride con simpatia.

Addio valori, addio dignità, addio tutto. Ho sedici anni e me ne frego.

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