Fare volontariato vi salverà da tutti i #mainagioia

Un ragazzo, paraplegico, che non riusciva nemmeno a parlare, mi ha fatto il sorriso più bello del mondo quando l’ho aiutato (o meglio, l’ho preso di peso) per salire su un aereo e farsi la sua prima vacanza al mare. Era un sorriso meraviglioso e, a me, ha dato una vera e propria #gioia.

Ho accompagnato una signora a fare la dialisi: arrivati sul posto, mi ha riempito una tasca di caramelle. Non avevo nemmeno capito e non le ho detto grazie, ma lei lo ha detto a me con quelle caramelle. Erano le più buone del mondo.

Durante la distribuzione alimentare ai più bisognosi un pacco di pasta può essere una gioia enorme e sentire come le persone sono felici, lo è anche per te. Oppure tenere compagnia agli anziani soli il sabato pomeriggio, quando potrei andare benissimo a farmi una “vasca” in centro e loro sono lì: le storie delle loro vite raccontate sono la gioia più bella.

Al giorno d’oggi va terribilmente di moda l’hashtag #MaiUnaGioia. Giovani e non lo usano quasi con arroganza sui social, su Facebook, Twitter &Co. per dire al mondo che sono colpiti da qualche sfortuna mostruosa e che la vita fa loro un dispetto. Dite la verità: ci siete passati anche voi! Ma oggi sono qui a raccontarvi che c’è una soluzione a questo mare di sfortune e che è più semplice del previsto. Fare Volontariato. Con la V maiuscola.

Avete mai visto la sofferenza? Quella vera, quella di una persona (o di un animale) che sta morendo, che sta soffrendo per problemi di salute, di disagio, di povertà e che forse potrebbe davvero dire “mai una gioia”. Vi è mai capitato? Non sarebbe bellissimo che foste voi la soluzione a questo #MaiUnaGioia? Che per esempio dopo una lunghissima agonia foste voi a strappare un attimo di felicità? A me è capitato.

È di questo che vi sto parlando oggi: di fare volontariato. Non c’è gioia più grande. Sì, salvare vite in ambulanza, ma anche solo strappare un sorriso al passeggero che non riusciva a salire le scale per andare in aereo dai nipoti è tanta roba. Si vivono esperienze facendo volontariato.

A Parma sono presenti tantissime Organizzazioni di Volontariato e perfino un CSV (Centro Servizi del Volontariato) che coordina le numerose realtà operanti sul territorio. E sono davvero tantissime: in ambulanza – come la Pubblica, la Croce Rossa e il Seirs -, con i disabili (l’Anmic) e con i malati (Snupi e Aism sono solo due esempi). Ci sono poi realtà che lavorano con i bambini, con gli anziani e perfino con gattini e cagnolini abbandonati come il Canile “Lilli e il vagabondo”. Volete fare volontariato? Si può fare. Oggi vi racconto un po’ della mia esperienza.

Non c’è bisogno di correre con la sirena sopra la testa, lo si può anche fare comodamente seduti, vicinissimi a chi ha bisogno del vostro aiuto. Disabili, anziani, bambini, malati, poveri: l’elenco sarebbe ancora lunghissimo. Io ho cominciato il giorno del mio diciottesimo compleanno proprio in Croce Rossa e da allora ho avuto delle esperienze piene di gioia. Non importa la vostra età, il vostro fisico e nemmeno il vostro titolo di studio. Non importa quanto tempo avrete, se tanto o poco da dedicare al mondo del volontariato.

Infatti le gioie in questo campo sembrano piovere dal cielo: potrete fare amicizie di cui non riuscirete più fare a meno, farete delle grosse risate con colleghi e amici e, perché no, potrete (forse) anche trovare l’amore. Vi arricchirete di una serie di esperienze in tanti campi, di conoscenze personali, di idee, di soddisfazioni. Forse un giorno vi chiederete “ma perché gratis?” ma dopo due minuti vi risponderete da soli: le soddisfazioni valgono più dei soldi. Quindi… Fatevi valere. Fate volontariato. E avrete la vostra #gioia.

di Nicolò Bertolini

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