Lo storytelling nell’educazione alle materie STEM

Potenzialità e le sfide correlate all’applicazione dello storytelling nell’educazione alle discipline le discipline scientifico-tecnologiche

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Studi convengono nell’identificare lo storytelling come un modo promettente per aumentare l’interesse per la scienza. Introdurre la narrazione nelle aule didattiche potrebbe, infatti, rendere i contenuti più interessanti. 

Tra questi studi spiccano quello di Barchas-Lichtenstein J, Sherman M, Voiklis J and Clapman L (2023) “Science through storytelling or storytelling about science? Identifying cognitive task demands and expert strategies in cross-curricular STEM education” e quello di Marcus M, Solis G, Sellars S and Haden CA (2023) “Promoting children’s science, technology, engineering, and mathematics learning at home through tinkering and storytelling”. 

Meno recenti le ricerche di Yabe M., Oshima S., Eifuku S., Taira M., Kobayashi K., Yabe H., e Niwa S. I. (2018) “Effects of storytelling on the childhood brain: near-infrared spectroscopic comparison with the effects of picture-book reading” e quella di Engel, A., Lucido, K. e Cook, K. (2018) “Rethinking Narrative: Leveraging storytelling for science learning”.

Ma gli insegnanti sono attrezzati per adottare questo approccio?

Storytelling e apprendimento

Il National Storytelling Network (NSN) con sede negli Stati Uniti definisce così: “Lo storytelling è l’arte interattiva di usare parole e azioni per rivelare gli elementi e le immagini di una storia, incoraggiando al contempo l’immaginazione dell’ascoltatore”.

La narrazione è il mezzo più antico e onnipresente per insegnare e trasmettere la conoscenza. 

Nel corso dei secoli le storie sono state utilizzate per intrattenere, ma anche per insegnare le norme comportamentali e i concetti fondamentali della società e persistono tutt’oggi come strumento didattico popolare. 

Le storie nei libri, nei film, nei videogiochi e nei programmi televisivi, così come quelle orali nelle conversazioni con gli altri individui, scandiscono la vita di ciascuno di noi. Basti pensare che i bambini iniziano a raccontare storie quasi non appena cominciano a parlare. Attualmente, c’è anche un’enfasi crescente sul racconto che va oltre il libro, abbracciando la narrazione orale. 

Storytelling e discipline STEM

Per istruzione STEM si intende l’insegnamento di quattro materie distinte: scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Ricerche scientifiche hanno evidenziato che raccontare storie STEM può aiutare gli studenti a percepire la rilevanza di tali discipline e a sentirsi più coinvolti nel processo di apprendimento.

È stato, inoltre, riscontrato che la creazione di contesti che diano l’opportunità a studenti più grandi di raccontare storie per insegnare concetti di chimica ai più giovani è una strategia efficace: motiva infatti entrambi i gruppi ad apprendere e ne cattura l’attenzione. 

Secondo recenti analisi, le storie orali sono anche un modo naturale di trasmettere conoscenze forse più coinvolgente per bambini e adulti rispetto ai testi correlati a STEM. Le ragioni per cui le storie possono supportare ricche opportunità per l’apprendimento STEM dei bambini sono molteplici. 

In primo luogo, rappresentano un valido aiuto nel trasmettere informazioni scientifiche che potrebbero non essere disponibili tramite esperienze pratiche dirette con oggetti e nel favorire l’impegno dei bambini in idee astratte e stimolanti.  In secondo luogo, seguono una struttura narrativa in grado di aggiungere coerenza alle esperienze e migliorare la comprensione delle relazioni causali. A loro volta, rappresentazioni più coerenti di informazioni ed esperienze STEM sono in grado di incentivare la conservazione e il trasferimento dell’apprendimento STEM. 

Le storie possono poi inserire attività STEM pratiche e nozioni astratte correlate a STEM in scenari significativi, interessanti e accessibili, guidando così i bambini nel realizzare l’utilità e la rilevanza di concetti e problemi matematici, scientifici e ingegneristici nella vita quotidiana

È vero che i bambini imparano molto attraverso l’esperienza diretta interagendo con gli oggetti. I tipi di conversazione generati dalle storie possono, tuttavia, fornire supporti critici per l’apprendimento. In sintesi, le storie possono rafforzare le conoscenze STEM rendendo ciò che viene memorizzato più concreto, coerente e comprensibile. 

Per di più, l’approccio narrativo all’apprendimento scientifico offre vantaggi che vanno oltre l’acquisizione di nuove conoscenze. Le storie sulla scienza e sugli scienziati possono avere impatti affettivi positivi che ispirano l’apprendimento futuro specifico della materia. 

Mentre la comunicazione più tradizionale di idee scientifiche può essere ridotta a una manciata di fatti o ad una cronologia di scoperte, lo storytelling consente alla vera eccitazione della curiosità di trasparire, alimentando l’interesse di bambini e ragazzi. 

Una rappresentazione della scienza attraverso lo storytelling può fare in modo che i bambini percepiscano gli scienziati ritratti nelle storie come veri esseri umani (e non come superumani con poteri intellettuali eccezionali) e li sprona, quindi, ad identificarsi con quegli scienziati. 

Questo è un vantaggio considerevole dell’approccio narrativo: promuove l’inclusività della scienza, stimolando il proseguimento dell’apprendimento scientifico.

Costruire una storia scientifica 

L’essenza della narrazione scientifica risiede in alcuni componenti narrativi chiave: argomento, pubblico, scopo, narratore e personaggi. Mentre questi elementi sono comuni per quanto riguarda la letteratura, ci vuole un po’ di pensiero creativo per riformularli nel contesto del contenuto scientifico. Poiché ogni pubblico e contesto di apprendimento porta con sé obiettivi unici, è importante considerare il target a cui ci si rivolge e qualsiasi conoscenza pregressa o idea sbagliata che questo potrebbe portare con sé. 

Il passo successivo è valutare come strutturare al meglio le informazioni per renderle coinvolgenti e comprensibili, mantenendo l’accuratezza scientifica.

Storytelling STEM nelle scuole

Un programma di storytelling STEM richiede: dimestichezza con argomenti STEM e comunicazioni STEM (inclusi i fondamenti della narrazione e dello storytelling), nonché con gli strumenti (audio, video, ecc.) del giornalismo moderno. Questi tre tipi di competenze sono stati storicamente riscontrati in dipartimenti educativi distinti. L’approccio interdisciplinare può fare la differenza. 

È opportuno considerare che nessuna classe è però perfettamente omogenea: gli studenti hanno conoscenze, interessi e competenze diverse e gli insegnanti devono fare in modo che la lezione funzioni per tutti. Uno degli approcci più adottati per coinvolgere l’intera classe è il lavoro di gruppo. Creare gruppi con rappresentati i diversi livelli, può inoltre far si che gli alunni si supportino a vicenda. 

L’istruzione interdisciplinare presenta però una serie di sfide per gli educatori, molti dei quali ricevono la formazione professionale in una sola disciplina e potrebbero non sapere come integrare materiali e metodi da altri campi.

Le National Academies of Sciences, Engineering, and Medicine (NASEM) (2021) esigono un radicale ripensamento dell’istruzione STEM: sostengono, infatti, che il pensiero STEM sia necessario per tutti, non solo per i futuri scienziati. A tal fine, recenti raccomandazioni politiche chiedono di coltivare l’interesse degli alunni come via chiave per l’equità educativa.

Impiegare lo storytelling per catturare i cuori e le menti di bambini e ragazzi potrebbe costituire un punto di svolta. Sono, tuttavia, auspicabili indagini aggiuntive per comprendere ulteriormente i meccanismi attraverso cui lo storytelling in ambito STEM concorre al miglioramento delle capacità cognitive.

di Elena Pascucci

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