Il decalogo della buona tesi: le cose da fare e quelle da non fare
5 GIORNATE DI LABORATORIO PER SPIEGARE I TRUCCHI PER UN BUON ELABORATO
Esiste una ‘ricetta’ per la tesi vincente? Come mettere nero su bianco le idee, impostare l’argomento con il giusto metodo e districarsi tra le ricerche bibliografiche? Per rispondere a queste domande è nato il Laboratorio tesi, organizzato all’Università di Parma dal professor Marco Deriu in collaborazione con alcuni professori del corso di laurea in Giornalismo e cultura editoriale: un progetto rivolto agli studenti che si avviano al processo di scrittura della propria tesi di laurea. Tenutosi in 5 giornate – dal 23 al 27 marzo – dopo il successo riscontrato lo scorso anno, il laboratorio si propone di chiarire gli aspetti fondamentali che devono essere presenti in una tesi di laurea, passando al vaglio tutte le metodologie e gli approcci possibili, dalla fase di ricerca e documentazione, fino all’importanza di una corretta valorizzazione ed esposizione del lavoro.
“Il processo di stesura è molto importante per lo studente perché è uno spazio per costruire una ricerca su un argomento di particolare interesse per lui – afferma il professor Marco Deriu- E’ un momento per organizzare una propria interpretazione della realtà utilizzando metodologie appropriate; la tesi farà curriculum e può essere per lo studente un buon biglietto da visita per entrare nel mondo del lavoro”.
COSA FARE – Ma quali sono le regole da seguire? Dalle incontri svolti e dal confronto con i docenti sono emersi alcuni aspetti importanti ai quali lo studente deve porre attenzione:
1- È importante presentarsi al docente con un’idea forte, precisa e che interessi lo studente
2- È necessario un rapporto di collaborazione continua con il relatore
3- Bisogna leggere, rileggere e correggere più volte la tesi anche a distanza di tempo
4- La scrittura deve essere di un certo livello, la qualità è molto importante
5- Puntare sempre sull’originalità, approfondendo qualcosa di nuovo
E COSA NON FARE – Non mancano ovviamente anche alcune dritte utili per evitare di commettere errori:
1- Copiare, sia da Internet che da altre tesi, è assolutamente vietato e controproducente
2- La mancata verifica delle fonti e della documentazione di riferimento può portare ad affermare cose inesatte
3- Andare fuori tema: un rischio che può essere dietro l’angolo se non si definisce correttamente la ricerca
4- Usare un linguaggio colloquiale
5- Scegliere argomenti troppo limitati oppure, al contrario, troppo ampi
L’IMPORTANZA DELLA PRESENTAZIONE – Infine non bisogna sottovalutare il momento dell’esposizione. La presentazione davanti alla commissione – come sottolineano i docenti – è un passaggio importante per la valutazione finale. Può capitare di avere tra le mani un’ottima tesi di laurea ma che questa non riceva un adeguato riconoscimento a causa di una presentazione vacillante. Mediamente l’esposizione dura dai 10 ai 15 minuti e in questo breve lasso di tempo bisogna essere in grado di far luce sull’argomento, le motivazioni che ci hanno spinto a trattarlo, le eventuali difficoltà incontrate, i punti di interesse e le conclusioni. Bisogna quindi saper gestire bene il tempo e non parlare troppo velocemente nella paura di non riuscire a dire tutto. L’ausilio di slide e supporti digitali alla presentazione deve essere valutato con attenzione, cercando di evitare grafiche confusionarie, troppo piene di parole, con immagini superflue o impostate male; piuttosto è preferibile la classica presentazione orale.
Buon lavoro!
di Arianna Belloli e Martina Pacini
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