Università: cosa c’è in gioco?

IL BLOG DI STUDENT OFFICE

Student OfficeL’Università negli ultimi anni ha subito parecchi cambiamenti. E’ stata spesso al centro di dibattiti per le grandi riforme, i (mancati) finanziamenti, le direttive europee.  A volte viviamo un senso di tremenda impotenza di fronte a situazioni che sembrano esageratamente lontane da noi, che dobbiamo solamente subire. L’Università spesso appare allora come un luogo di transito per le lezioni e per gli esami.

È veramente tutto qua? Qual è il nostro ruolo in tutto questo? Da cosa ripartire?

Siamo consapevoli che lo scenario attuale è complesso da ogni punto di vista, ma c’è forse qualcuno che può negare il desiderio personale di vivere le giornate universitarie con gusto? E al tempo stesso si può rinunciare al fondamentale ruolo educativo che l’Università ha e deve avere nel nostro Paese, nella nostra città, soprattutto in questo momento di crisi?

Allora proprio da qua bisogna ripartire: stare in Università con la curiosità di scoprire ciò che si cela nello studio quotidiano e di approfondire il rapporto con i nostri docenti. L’Università è nata proprio dall’azione di alcuni studenti che, di fronte al desiderio di indagare e conoscere la realtà, si sono affidati a dei Maestri da seguire.

La nostra associazione origina dalla stessa urgenza: amici che si uniscono per provare ad approfondire e conoscere sempre più il mondo, o attraverso l’organizzazione di eventi e convegni o tramite la rappresentanza studentesca, nel tentativo di offrire condizioni che rendano la vita degli studenti più semplice e libera. La nostra esperienza ci testimonia che l’unico presupposto necessario è avere un grande realismo, cioè amore per la realtà, che genera un’infinita e imprevista curiosità e creatività.

Si tratta pur sempre di tentativi, ma ci accorgiamo che solo questo porta frutto. Non l’ideologia, non la piazza, ma la consapevolezza che solo vivere la quotidianità di studenti ci permette di avere un giudizio concreto su tutto, dalle tematiche più vicine a quelle apparentemente più lontane da noi: uno sguardo che ci permette di stare di fronte a ogni cosa. L’Università, l’essere studenti, diventa allora un’occasione per diventare più Uomini, quindi un’occasione per sé. Solo questo potrà generare di nuovo una comunità universitaria: non gli slogan ma la consapevolezza di poter costruire insieme un luogo decisivo per ognuno di noi.

Se è questa la posta in gioco, siamo tutti chiamati a prendere posizione.

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