Mastercampus: un nuovo quartiere per la città del futuro

PRENDE IL VIA L’AMBIZIOSO PROGETTO DI RINNOVO DEL CAMPUS UNIVERSITARIO DI VIA LANGHIRANO

arUn quartiere urbano, una fusione tra teoria e pratica, una città dentro la città: ecco Mastercampus Scienze e Tecnologie, progetto ambizioso e allo stesso tempo promettente che cambierà completamente il volto del Campus parmigiano. Non si parlerà più, infatti, di un semplice agglomerato di Dipartimenti distinti, ma di un vero e proprio centro abitato, ritenuto a tutti gli effetti parte integrante del complesso cittadino e ben collegato al suo interno tramite piste ciclabile e linee blu.

Sono tre i punti fondamentali attorno ai quali ruoterà l’intera iniziativa presentate nei giorni scorsi dal professor Carlo Quintelli: innanzitutto, il concetto di ‘piazza’, elemento fondamentale per una realtà urbana, come luogo comune di incontro e di dialogo. Poi l’idea di ‘comunità autoriflessiva’, che trova nella piazza (e nello spazio, in generale) il suo punto di riferimento, di ritrovo e di aggregazione e che pensa e studia se stessa, con occhio scientifico, perché ha a disposizione i mezzi per poterlo fare. Infine, la presenza di ‘opportunità’, fornite e create dal grado di successo del lavoro svolto all’interno del Campus stesso.

Il progetto prevede una lunga serie di innovazioni: residence per studenti e addetti ai lavori, spazi verdi e attrezzature sportive che vadano oltre il Cus, mobilità e aree di parcheggio, un polo dell’innovazione che offra stage permanenti e molto altro. Inoltre, sarà avviata una riqualificazione dell’esistente, attraverso tecnologie innovative, che segua la logica della rivalorizzazione di quello che è già a disposizione del Campus (La parola ai giovani che collaborano al progetto).

 

COMUNE DENOMINATORE: RISPETTO PER L’AMBIENTE – Ben 7 aree tematiche, 35 progetti, 16 Dipartimenti e più di 200ar soggetti coinvolti: ecco i numeri di Mastercampus, ai quali bisogna aggiungere i 77 ettari di estensione territoriale occupati dai Dipartimenti da sfruttare al meglio, a partire dalla riduzione dei terreni sottratti all’agricoltura e dall’inserimento di tutti quegli elementi – piante, animali, attrezzature – che, oltre a contribuire all’estetica del Campus, avranno anche la funzione di incentivarne il lavoro e la produttività.

Nello specifico, le sette aree tematiche e d’intervento saranno: salvaguardia e valorizzazione ambientale, gestione energetica, informatica e tecnologie di comunicazione, forma architettonico-urbana, vivibilità e socialità, innovazione delle componenti costruttive, green economy e innovazione produttiva, benessere, salute e stili di vita. Minimo comune denominatore è sicuramente il rispetto per l’ambiente e il suo utilizzo intelligente, al servizio delle persone: si tratterà, infatti, di un uso funzionale del verde per il tempo libero e lo sport, ma anche di occasione di lotta all’inquinamento, di una gestione energetica consapevole e interna al Campus legata a soluzioni come il fotovoltaico e le biomasse e, infine, di una riqualificazione energetica degli edifici e di un’illuminazione a basso consumo. Ma non solo: tra i tanti progetti, ci sono anche quelli relativi all’innovazione dello Study Center (una biblioteca totalmente dedicata allo studio e munita di svariati supporti multimediali) e dello Science Center (un museo della scienza) che sorgeranno vicino la piazza principale, alla costruzione di nuovi edifici per le attività di Giocampus e all’insediamento dei FoodLabs (laboratori a cielo aperto per le sperimentazioni in ambito agro-alimentare). Non mancherà una rete di infrastrutture per la ‘mobilità dolce’, prevalentemente ciclo-pedonale, nell’ambito della quale sono già in via di conclusione i lavori riguardanti le piste ciclabili. Inoltre, per quanto riguarda gli edifici già esistenti, la parole d’ordine saranno  riqualificazione dal punto di vista energetico e sperimentazione sulla resistenza delle strutture soggette al tempo e allo stress sismico. Un’attenzione particolare sarà anche volta al potenziamento della rete wi-fi e, più in generale, delle tecnologie della comunicazione, con ad esempio lo sviluppo di sistemi di mobilità tramite mezzi a guida automatizzata.

Partendo, dunque, da numerose potenzialità pronte all’uso, Mastercampus si pone come il progetto di un quartiere urbano modello, in grado di cambiare il volto non solo del Campus universitario, ma di tutta la città di Parma.

 

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I FINANZIAMENTI E L’AVVIO DEL PROGETTO – L’obiettivo è quello di creare una città sostenibile, all’avanguardia e che sveli nuove tecniche di rilancio economico e sociale tramite programmi di azioni unitarie di marketing territoriale e politiche di finanziamento regionale, nazionale ed europeo. Per questa ragione, a svilupparsi in seno al progetto di Matercampus, coinvolgendo tutta la città, è nato anche il programma Mastertown, avviato l’11 ottobre e che si concluderà a gennaio: riguarda la valorizzazione dello spazio urbano e del patrimonio storico artistico grazie al finanziamento di 50 mila euro stanziato anch’esso dalla Fondazione Monteparma. Quest’ultima si è inoltre incaricata di dare per prima il suo sostegno economico anche per l’avvio dell’iniziativa Mastercampus, mentre ulteriori finanziamenti sono stati offerti dall’Ateneo, dai fondi strutturali europei attraverso la Regione, Stato Horizon 2020 e capitale privato, in particolare sulle strutture del Polo dell’Innovazione dove risiederanno aziende caratterizzate da attività di ricerca in partnership con i Dipartimenti dell’Università. Tutto verrà fatto in conformità con gli obiettivi previsti dall’Unione Europea in materia di occupazione, innovazione, istruzione e integrazione sociale.

Il progetto è già stato avviato, con i cantieri della viabilità e piste ciclabili che saranno inaugurate a fine novembre, una piazza-giardino fotovoltaico, la cui consegna avverrà in aprile, la Biblioteca Politecnica che sarà terminata a giugno, il Tecnopolo, in programmaa marzo. Il progetto dell’intero Mastercampus, se ci saranno le condizioni di finanziamento auspicate, si dovrebbe concludere entro 6 o 7 annie il prodotto di tale attività verrà successivamente ampliato e sviluppato col passare del tempo, avvalendosi delle ricerche in atto presso i vari Dipartimenti coinvolti. La città sarà sempre al corrente dei risultati raggiunti, delle ricerche in corso e dei vari eventi che potrebbero essere organizzati a favore di ricerche particolari, al fine di una condivisione degli stessi. Il piano, nella sua forma definitiva, conterrà le caratteristiche dei progetti candidabili per accedere ai fondi dei Programmi Operativi Regionali e per la programmazione europea 2014-2020.

 

di Carlotta Ferrari, Marica Musumarra e Federica Russo

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