Danilo ‘Il Gallo’ Gallinari al Pala Magik: “Sogno ancora la Lituania”

LA STELLA NBA IN MEZZO AI RAGAZZI DELLE SOCIETA' DI BASKET DELLA ZONA GRAZIE A BARILLA

gallo3“Mamma mia quanto è alto!” esclama una signora dentro il palazzetto della Magik Basket, appena Danilo Gallinari esce dagli spogliatoi. In effetti, fa impressione vederlo vicino alla presentatrice che non gli arriva nemmeno alla spalla, con i tacchi. Intanto il pubblico applaude il giocatore NBA: di ragazzi ce ne sono molti, quasi tutti con una divisa da pallacanestro sulle spalle. L’incontro al civico 3 di via Abruzzi raduna tutte le società di basket della zona e non solo, visto che anche tanti appassionati non sono voluti mancare a questo appuntamento fortemente voluto dallo sponsor della Nazionale Italiana di pallacanestro: la Barilla.

Il primo a prendere la parola è proprio Paolo Barilla, vice-presidente dell’azienda, che afferma di essere felice di aver reso possibile l’evento, orgoglioso di essere lo sponsor di questa squadra di basket: “Abbiamo la grande opportunità di presentarci in tutto il mondo tramite la nostra Nazionale. Un’ulteriore possibilità di ribadire la filosofia dell’italianità, che da sempre contraddistingue il nostro marchio.”

Si sofferma sullo sport in senso generale, invece, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti quando parla del necessario “rispetto per i luoghi pubblici e gli impianti sportivi della città”, sottolineando l’importanza dei valori della “convivenza civile e dello stare bene in società” che una disciplina come il basket può trasmettere.

Proprio questo l’obiettivo della giornata anche per l’organizzatore principale dell’evento: il presidente della Magik Basket Daniele Malinverni, che evidenzia il valore di aver esteso l’invito a tutta la comunità, per dare la possibilità ad ogni cittadino di parteciparvi: “Io credo che nella pallacanestro della nostra città, che non ha seguito come il calcio, non sia mai successo di avere un evento del genere, di ospitare un giocatore di questa portata. Possiamo metterlo sullo stesso piano di campioni come Cristiano Ronaldo o Messi, non c’è mai stata una cosa di questo genere a Parma; la Barilla ci ha fatto questo grande regalo e io ho ritenuto giusto condividerlo.”

gallo4Dopo i saluti di rito, è la volta del protagonista della giornata, più ‘umano’ dopo essersi messo a sedere e aver iniziato a parlare: “Non potresti fare nulla di quello che fai quando giochi a basket, senza una squadra in cui stai bene. L’amicizia è un valore fondamentale, sia dentro che fuori dal campo. In Nazionale prima di essere un team siamo un gruppo di amici.” È proprio la Nazionale l’argomento che più tiene banco durante la chiacchierata del ‘Gallo’ con il pubblico di appassionati: “Quando indossi la maglia azzurra provi emozioni che nessun altra maglia può darti.” E ci vuole un attimo per passare a parlare degli europei, che da poco sono terminati con il quinto posto per l’Italia: “In questi ultimi giorni mi è capitato di sognare l’ultima, decisiva azione contro la Lituania, dovevamo fare meglio, ma questo è lo sport – e aggiunge – speriamo bene per le Olimpiadi, sarà dura conquistare un posto per Rio 2016”. Inevitabile poi il confronto tra il campionato italiano e quello statunitense, dove le differenze non stanno solo in alcune regole di gioco ma anche nel calore delle tifoserie: “Il tifo in NBA è molto diverso, in America le partite sono dei veri e propri show. A volte la gente applaude più quando viene beccata a baciarsi nei maxi schermi che quando un giocatore segna una tripla.”

Tra un selfie e l’altro con i ragazzi delle squadre, tutti radunati davanti al gigante dei Denver Nuggets, Danilo ha anche il tempo di fare un tiro a canestro (che va dentro senza troppi problemi), per chiudere con una frase sincera: “Bisogna divertirsi ed inseguire sempre i propri sogni. Di sacrifici se ne devono fare tanti e se vi capiterà di cadere non è importante solamente rialzarsi ma è fondamentale come ci si rialza”.

 

di Filippo De Fabrizio e Roberto Maffia

Scrivi un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*