Imbucati speciali

LA FIONDA

marinoNon ci si imbuca solo alle feste, ma anche ad eventi istituzionali. Campione di questo modus operandi sembra sia il sindaco di Roma Ignazio Marino, che ha partecipato all’incontro mondiale delle famiglie a Philadelphia in cui l’ospite d’eccezione era il Papa. Ha dichiarato di essere stato invitato dal suo collega della città americana, Michael Nutter, e le spese del viaggio dovevano essere a carico dell’amministrazione statunitense.

Peccato che poi Papa Francesco abbia strabuzzato gli occhi e abbia negato l’invito: “Marino non è stato invitato né da me né dagli organizzatori. Si professa cattolico, è venuto spontaneamente”. E qui casca il palco.

Povero Marino. Gli piacciono così tanto gli Stati Uniti che ha dovuto imbucarsi ad un evento istituzionale pur di mettere piede in territorio americano. Non stupisce che abbia voglia di allontanarsi da Roma, visti i guai che sta combinando. Aveva voglia di una vacanzina, dai. Come quella che stava facendo mentre i Casamonica organizzavano i funerali dell’anno in centro città. Mancavano solo le Frecce Tricolore e la festa era al completo. Oppure non aveva voglia di sentire le proteste dei cittadini che volevano prendere la Metro A, bloccata perché ha ceduto il controsoffitto all’altezza di Piazza di Spagna. Non voleva pensare al fallimento di Atac, l’azienda che si occupa del trasporto pubblico a Roma, alle inchieste che colpiscono continuamente l’Ama, la municipalizzata che si occupa della gestione dei rifiuti, alla perdita di ben otto assessori su dodici che gli hanno voltato le spalle e hanno lasciato la barca che affonda.

Bisogna aiutare questo pover’uomo, vessato da problemi che si crea da solo.

di Silvia Moranduzzo

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