Lo studente fuorisede #12: le partite in streaming

IL BLOG DI STEFANO FRUNGILLO

Ci sono famiglie del Mulino Bianco i cui figli fanno altolà sudore e vincono anche contro questo Novembre dove per vestirti devi consultare l’oracolo di Delfi,che per usufruire di un servizio valido di Tv pagano un canone mensile:l’apparecchio che gli ferma la diretta dello show e con un euro in più aggiungono lo scalpo ancora caldo di Skin.
Ci sono studenti fuorisede invece che tutto quello che queste famiglie pagano in servizi loro lo ottengono con lo streaming.
Lo streaming è una vera e propria arte.
Se ai tempi di Omero la tradizione orale tramandava le gesta di Achille ed Odisseo, oggi durante le pause studio in biblioteca, ammassati in via d’Azeglio per un chupito lo studente fuorisede ascolta le gesta di un conoscente di un amico che ha trovato un sito perfetto in cui ci sono cose che la famiglia del Mulino Bianco coi figli altolà sudore manco sa dell’esistenza.
Alzi la mano chi, davanti due siti di streaming con lo stesso film non ha avuto l’amletico dubbio:”Meglio che si veda maluccio ma si senta bene o si vede da Dio ma l’audio fa cagare?”
L’acerrimo nemico degli studenti fuorisede intenti a fare i pirata nei meandri di internet è la rotellina del caricamento: Questo essere vive di vita propria cibandosi dell’ansia e della disperazione di chi sul punto più bello del programma si vede bloccare tutto per il fatidico “caricamento“. Più lo studente fuorisede suda ansia e tensione più l’essere abominevole della pallina del caricamento verrà a banchettare.
Lo studente fuorisede senza connessione internet attende una cosa più dell’arrivo della laurea o della ragazza/o lontana/o: l’attivazione dell’adsl a casa dell’amico fuorisede.
E’ una forma di mutuo soccorso 2.0, una legge non scritta.
“Ho la connessione internet, vieni a vedere la partita da me domenica?”
Come i ragionier Filini e Fantozzi i due si ritroveranno una domenica uggiosa davanti ad uno schermo carico di meraviglie e tensione alla ricerca del sito che offre la versione migliore della partita.
La telecronaca in aramaico è abbastanza difficile da seguire per chi non ha la laurea in lettere antiche orientali, e quindi lo studente fuorisede detentore della linea adsl con una flemma che manco Gesù Cristo sul Golgota spulcia venti siti per la telecronaca in Italiano che sarà quella di Stefano Bizzotto, con quel capello uguale da 20 anni.
“Insigne s’avvicina all’area di rigore carica il tiro e…” la partita si ferma in un’istantanea sgranata dove non si capisce che fine abbia fatto la palla la porta i calciatori la casa il divano la tavola i piatti.
Guardare le partite in streaming è come avere un amico balbuziente, stai là,aspetti, sai che qualcosa sta per arrivare, si blocca, arriva il dubbio se sia gol o l’ennesima palla sul fondo, se vale la pena resti.
E’ la preparazione dello streaming, aprire il cpmputer, scansarti i pop up che dicono che hai vinto venti iphone, smadonnare per i siti che fanno cagare, arrabbiarsi perchè nessuno s’è preoccupato di mettere le puntate che a te mancano, che rende lo streaming un rito pagano dei nostri tempi per noi sacerdoti e incolpevoli vestali.

Guardare le partite in streaming con un amico, si possono perdere gli scudetti con le piccole che si vince sempre.

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