Dal fallimento alla Lega Pro: Parma saluta (finalmente) la Serie D
VITTORIA CASALINGA E PROMOZIONE IN ANTICIPO: FESTA GRANDE IN CENTRO, TIFOSI IN CORTEO
Una domenica di festa. In uno stadio Tardini tinto di gialloblu e trascinato da un caloroso pubblico di circa 15.000 spettatori, anche grazie alla vendita dei biglietti al prezzo simbolico di 5 euro e in omaggio per gli under 18, il Parma Calcio 1913 guadagna matematicamente l’accesso alla Lega Pro a un anno di distanza dal fallimento societario che travolse il Parma FC e la sua precedente dirigenza. Una vittoria sofferta per 2-1 contro il Delta Rovigo, che conferma la meravigliosa stagione della squadra di mister Apolloni, prima in classifica a quota 85 punti e fino ad oggi imbattuta dopo 35 gare di campionato nel girone di Serie D girone D.
Al ’17 del primo tempo la sblocca bomber Guazzo, che sulla verticalizzazione di Musetti batte il portiere ospite in uscita con un pallonetto. Gli spalti sono un delirio, i tifosi festanti già pregustano la vittoria, ma al ‘6 del secondo tempo arriva il pareggio del Delta, con un grande diagonale di Bollini che batte Zommers. Il Parma non demorde, mette l’acceleratore andando più volte vicino al gol con Melandri e Musetti, ma la porta sembra essere stregata. I Boys e lo stadio intero non si scoraggiano, continuando a incitare i propri beniamini, come se nulla fosse cambiato rispetto all’anno passato, quando il palcoscenico del Tardini vedeva affrontarsi le compagini di Serie A. Ma al ’82 arriva finalmente l’episodio che cambia il match: Villagatti stende Melandri in area di rigore. Dal dischetto Corapi trasforma con freddezza e il pubblico esplode in un fragoroso boato: Sugli spalti qualcuno si domanda da quanto tempo non si assisteva ad uno spettacolo di queste proporzioni, qualcun’altro rievoca i fasti del 1998/99, quando la defunta Parma Fc sali sul tetto dell’Europa aggiudicandosi la Coppa Uefa. I cinque minuti di recupero vengono vissuti tutti d’un fiato in un abbraccio collettivo tra i tifosi, quasi ad esorcizzare le folate offensive degli ospiti. Il triplice fischio dell’arbitro fa ‘esplodere’ lo stadio in un grido di gioia e liberazione: il Parma Calcio 1913 dopo un’annata record ottiene la promozione tanto desiderata, frutto di una programmazione guidata dal presidente Nevio Scala, artefice dei più grandi successi dei crociati. I tifosi festanti si radunano in massa difronte al Petitot in un fiume umano dalle tinte gialloblu che scivola pian piano verso le vie del centro tra cori, canti, battiti di mani e striscioni. Poi il corteo si sposta per le vie del centro, coi giocatori in pulman e le bandiere crociate che arrivano fino a piazza Garibaldi. La festa è solo all’inizio, con l’augurio di rivedersi, quanto prima, in Serie A.
di Franco Pisano
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