Parma più cara d’Italia per le famiglie. E per gli studenti?

UN PO' DI CONTI IN TASCA TRA AFFITTO, LIBRI, TASSE, SPESA, DIVERTIMENTO E SPOSTAMENTI

soluzioni studioI dati parlano chiaro: Parma è la città più cara d’Italia. A fare i conti è l’Unione Nazionale Consumatori che ha recentemente stilato una classifica del carovita nelle città italiane, basandosi su dati Istat: a Parma una famiglia composta da quattro persone spende per gli stessi consumi, in un anno, 240 euro in più che nel resto d’Italia, con un’inflazione dello 0,5%. La lista nera prosegue poi con Aosta (+224 euro) e Trento (+186 euro). In positivo, invece, Verona, a cui va la palma del risparmio con un abbassamento dei prezzi dello 0,9% e un risparmio di 403 euro su base annua; al secondo posto Bari, poi Potenza, Perugia e Roma.

CASA DOLCE (?) CASA- Come combatte il carovita uno studente universitario proveniente da un altro angolo d’Italia? Le spese da affrontare sono molteplici, per cui è importante fare i conti con il proprio portafogli tra affitto, utenze, trasporti e beni di prima necessità. Da non sottovalutare anche l’aspetto del divertimento, che si aggiunge al budget per la sopravvivenza di chi, tra un momento di studio e l’altro, vuole anche dedicarsi alla vita sociale e sperimentare la movida parmigiana. Le tasche si svuotano molto facilmente e nella lista dei costi da sostenere al primo posto c’è l’affitto: smanettando un po’ sui vari siti di annunci per appartamenti e posti letto, si evince che in città il prezzo medio si aggira attorno a 260€ per una singola e 200€ per una doppia in zona centrale, senza considerare le spese di energia, riscaldamento, condominio e internet (mediamente 40€ mensili per le utenze). È decisamente la spesa più corposa, ma non l’unica.

borse-di-studio-universita-soldiIN BICI O IN BUS – La città, per fortuna, non è immensa, quindi è facile muoversi anche a piedi o in bici senza bisogno di ricorrere ai mezzi pubblici: nel caso di spostamenti più lunghi però, il mezzo è il bus: 1,20€ per il biglietto da una corsa valido per 60 minuti oppure 8€ per 8 corse, e 2,50€ per un Prontobus, il servizio notturno a chiamata. Senza contare gli abbonamenti mensili e annuali, per i quali si possono avere anche degli sconti da studente: per l’annuale, per esempio, il prezzo per studenti è pari a 185€ a fronte di 270€ per l’abbonamento impersonale e 250€ per quello personale (la Tep, per altro, offre anche un servizio di rateizzazione dell’importo, con un surplus di 10€ di spese amministrative).

Per quelli più sportivi che preferiscono la bici, ma intendono risparmiare sull’acquisto, è disponibile il servizio di Bike Sharing ‘Io mi muovo’: iscriversi è semplicissimo, basta andare sul sito e acquistare un abbonamento – quello annuale costa 25€ più 5€ per la card, mentre quello giornaliero 5€ – e aspettare che venga recapitato a casa in busta chiusa. Una volta arrivata la card abbonamento, che è ricaricabile, è sufficiente cercare una delle 22 stazioni bici della città e prendere a noleggio la bicicletta. Un altro servizio interessante per muoversi risparmiando è quello del Car Sharing ‘Io Guido’: specie per i fuorisede, che ovviamente non possono portarsi la macchina da casa, questa è un’ottima soluzione per coprire in modo economico le lunghe distanze. L’abbonamento annuale costa 120,00€ e il servizio è disponibile 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, con il solo requisito di avere una patente valida da sei mesi: l’auto si può prenotare dal sito internet, dal call center o dall’applicazione fino ad un quarto d’ora prima dell’utilizzo. Le spese di gestione – come bollo, carburante, manutenzione, assicurazione – restano al gestore e l’utente paga solo le ore di utilizzo e i chilometri percorsi.

E poi c’è la Younger Card che dà diritto a sconti e convenzioni. Nel servizio del bike sharing, ad esempio, c’è uno sconto del 20% sull’abbonamento annuale; mentre nel car sharing lo sconto per i possessori della Younger Card è del 40%. Oltre a questi servizi, la card porta con sé convenzioni con molti locali, alcuni cinema, librerie universitarie e non, parrucchieri, ristoranti e bar

FUORISEDE, PENDOLARI E ALTRE MALEDIZIONI – Ma è per i lunghi viaggi che la situazione si complica. Il sito di Trenitalia o Ryanair sale nella lista dei preferiti e diventa a portata di mano, ogni giorno, per scovare l’offerta migliore e fare un salto a casa.

Gli studenti fuorisede siciliani possono dirsi (abbastanza) fortunati, perchè, prenotando in anticipo anche di un mese, possono trovare biglietti low cost per volare a Trapani direttamente da Parma a 10/20€, sempre che Trapani sia vicina alla loro destinazione, altrimenti ci sarebbe da considerare un aggravio di spesa per l’ulteriore spostamento. Se ci si pensa tardi, invece, il prezzo standard è molto più alto: prenotando all’interno della stessa settimana il prezzo si aggira tra 50 e 100€.
Lo stesso discorso vale per chi si sposta in treno anche di 600-700 Km e deve fare i conti con tariffe altissime. Si può risparmiare prenotando in largo anticipo e rimediare per esempio una Freccia a 39€ per la tratta Parma-Bari o, per le partenze più affrettate, affidarsi al più economico viaggio in pullman. Le compagnie sono tantissime e, ultimamente, offrono anche servizi low cost: è il caso di Flixbus, che vende viaggi a partire da 1€ e collega moltissime città, con prenotazione dei biglietti gratuita sia sul sito che tramite App. Da Parma si può viaggiare con Flixbus fino a Bari, Matera, Napoli, Potenza, oltre che in tutta Europa a prezzi bassissimi.
I pendolari che studiano a Parma viaggiano in macchina o con i treni regionali, spendendo mediamente 7€ al giorno in un raggio di 25-30 Km, aggiungendo anche i costi del parcheggio se si è in auto. Per alcuni una buona soluzione di risparmio si riscontra con BlaBlaCar, che permette di abbattere tempi e costi, purchè si chiacchieri tanto e dorma poco! Ad esempio gli studenti provenienti da Trento pagherebbero 10-15€ prenotando solo qualche giorno prima, a fronte di 30-35€ di treno, con almeno un cambio a Bologna o Brescia.

Mano al portafogli , facciamo un confronto: quanto si spende per la tratta Parma-Bari volendo fare un salto in occasione del 2 giugno? Trenitalia propone varie alternative, tra cui una Frecciabianca a partire da 39,50€ con Cartafreccia o 49€ nella tariffa SuperEconomy e un Intercity a 63,50€. Questa volta Flixbus non sembra offrire la soluzione più economica perchè il viaggio, nella data del 1 giugno costa 34€ e si avvicina molto al prezzo del treno, comunque più veloce. Diverso il caso per gli autobus Marino: la tratta costa solo 19€ (con un cambio) con partenza alle ore 8.30 e arrivo alle 19.55. Volendo scegliere il viaggio in aereo, Parma non ha il diretto per Bari, quindi bisogna valutare la tratta da Bologna, considerando la spesa del volo più il treno da Parma più la navetta per raggiungere l’aeroporto: per il 1 giugno il volo costa 174,24€ (più economico il giorno precedente, a 48,33€), al quale bisogna aggiungere il treno Parma-Bologna a 7,10€ e la navetta per l’aeroporto a 6€. Una cifra esagerata. Ultima soluzione con BlaBlaCar, che offre il viaggio a 50€ o anche a 37-40 da Bologna. Naturalmente si tratta di una valutazione generale, che può cambiare in base ai giorni e alle offerte dell’ultimo minuto. In ogni caso, prima di pianificare un viaggio, conviene sempre considerare tutte le prospettive e perdere un po’ di tempo nella ricerca su internet.

spesa“IL PACCO DA GIU'” – Anche se spesso i genitori pensano alle scorte di cibo da mandare ai propri figli, tra sughi pronti e carne congelata che salvano in momenti di desolazione da frigo vuoto, la spesa si fa. E costa. La caccia all’offerta e al supermercato più economico rischia di far impazzire lo studente, che comprerà comunque sempre il solito kit di sopravvivenza utile alle energie per lo studio. Eliminando, quindi, piatti pronti, sughi della mamma e carne congelata, si può pensare ad una media di 15/20 € settimanali per la spesa. Senza contare il pranzo fuori casa nel mezzo delle lezioni, che costa comunque minimo i 3,50€ di un kebab.
Le uscite serali prevedono ancora un altro dispendio economico: il classico aperitivo da 5€ con buffet può essere una buona soluzione per mangiare e bere in compagnia senza eccessive spese. Se si pensa invece ad una serata in discoteca, bisogna calcolare almeno 10€ circa per l’ingresso e 5 o 7€ di cocktail: a questo si aggiunge la tessera Arci, senza la quale spesso non si può accedere ad alcune serate, che ha un costo di 10€.
Serata al cinema? Gli studenti hanno diritto a sconti particolari, che permettono di vedere un film a 5€ invece che 12, purchè sia infrasettimanale e non in 3d.

faccia.000.stupitaFOBIA DA PRIMA E DA SECONDA RATA – Non da meno sono le spese dovute al pagamento delle tasse universitarie: mentre la prima rata è fissa – anche se con parziali differenze in base alla facoltà scelta – la seconda rata viene calcolata in base ai criteri Isee e al reddito familiare. In generale comunque le spese annuali in tasse universitarie si aggirano intorno ai 1.000 euro per studente. Nell’ambito agro alimentare, farmaceutico, veterinario, matematico e fisico, dell’architettura e dell’ingegneria si va dai 950,50€ della fascia più bassa ai 1550,50€ della fascia con la maggiorazione più alta per gli studenti in corso, mentre per quelli fuori corso l’importo aumenta di circa 100€. Gli studenti di economia, dell’ambito umanistico e letterario e di giurisprudenza affrontano annualmente costi che variano dagli 834,68€ ai 1434,68€ con la solita maggiorazione qualora si passi fuori corso. Prezzi ben più alti per coloro che scelgono la strada della medicina, con picchi fino a 1666,42€ nella fascia più alta. Collegata all’università, c’è da affrontare anche la questione dei libri, anche qui facendo una distinzione netta tra le facoltà.
Se uno studente di medicina per un libro di anatomia spende circa 300€, uno studente di lettere può spenderne anche 30, o molto meno: puntare sul risparmio in qualche caso si può (ma non si deve) scegliendo la più economica versione fotocopiata dei libri, che prevede anche il 50% del risparmio sul costo netto del libro.

TIRARE LE SOMME- La panoramica è molto generale e non considera caso per caso bisogni e necessità particolari. Ma è giusto, prima di affrontare una scelta universitaria, mettere a punto una sorta di conto economico e valutare non solo in base ai propri interessi, ma anche in base al proprio portafogli. Mediamente uno studente universitario fuorisede a Parma avrebbe bisogno di 500-600€ al mese per far fronte alle spese di affitto, utenze, cibo e divertimento, non considerando in questa media le tasse universitarie, che comunque variano da facoltà a facoltà.

 

di Chiara Corradi e Felicia Vinciguerra

 

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