Arrivederci

IL 15 GIUGNO INAUGURA LA NUOVA SEDE DEL CAPAS: DOVE L'ATENEO SI FA GIORNALE, TV, RADIO, CORO, ORCHESTRA

L'attimo_fuggentedi Luigi Allegri, direttore del Capas, e Manuela Vico, coordinatrice delle attività Capas |

Siamo stanchi di diventare giovani seri,
o contenti per forza, o criminali, o nevrotici:
vogliamo ridere, essere innocenti, aspettare
qualcosa dalla vita, chiedere, ignorare.
Non vogliamo essere subito già così sicuri.
Non vogliamo essere subito già così senza sogni. 

Questi versi di Pier Paolo Pasolini, tratti dalla ‘Postilla in versi’ delle ‘Lettere luterane’, potrebbero costituire l’esergo e insieme dare il senso dell’attività di ParmAteneo e del Centro Universitario di cui il giornale fa parte. Perché quella è la filosofia, quella è la spinta che ci ha mossi. Il Capas – Centro per le Attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo è nato proprio con l’intento di offrire agli studenti dell’Ateneo un luogo in cui individuare ed esercitare le proprie passioni artistiche e culturali, un luogo in cui non si chieda loro di diventare giovani seri (non in quel luogo almeno), un luogo in cui si possa e si debba essere liberi di ridere, di essere innocenti, di aspettare qualcosa dalla vita, inseguendo magari i propri sogni.

Nel Capas ci sono un coro e un’orchestra, un giornale online (questo) e una web radio che presto trasmetterà in streaming. Tra poco si costituirà un gruppo di danza contemporanea e, se ci saranno aderenti, un ensemble jazz, una band di musica pop e una compagnia teatrale. Naturalmente non tutti gli studenti che partecipano e parteciperanno a queste attività diventeranno musicisti o giornalisti, attori o danzatori. Anzi, ben pochi probabilmente avranno questa possibilità, perché invece diventeranno ingegneri o medici, insegnanti o avvocati. Ma – ne siamo assolutamente convinti – diventeranno insegnanti o medici migliori, perché avranno avuto l’occasione di liberare la propria creatività, e quella creatività renderà più completa la loro formazione. Perché la formazione che, come ogni struttura educativa, l’università assume come proprio compito principale non può essere solo tecnica e professionale, ma deve tendere ad uno sviluppo armonico della personalità. L’arte, la creatività, l’esercizio della comunicazione servono a questo e il Capas è il luogo in cui questo è possibile dentro l’Ateneo di Parma.

Grazie all’appoggio del rettore, il Capas farà a breve un salto di qualità. Avrà una nuova sede (in vicolo Grossardi, nel palazzo della mensa), amplierà i propri servizi, offrirà agli studenti nuovi spazi di azione. Valga questo articolo come ‘call’: chiunque sia interessato a qualcuna delle attività che abbiamo illustrato, oppure voglia proporne altre, ci contatti all’indirizzo mail capas@unipr.it. Intanto segniamoci la data del 15 giugno, verso sera: apriremo la nuova sede di vicolo Grossardi, faremo musica, ci incontreremo, faremo festa.

ParmAteneo chiude con questo numero la sua seconda stagione. Una stagione di crescita continua, di ampliamento della platea dei lettori e del numero dei collaboratori. Un grazie caloroso a tutti quelli che lo hanno reso possibile. È questo entusiasmo che ci convince ad andare sempre avanti. ParmAteneo riaprirà a settembre, inglobando e ampliando le sperimentazioni di webtv. Sarà una delle colonne portanti del nuovo Capas 2016/17. E sarà bello.

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